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Buona energia d’impresa

La nuova edizione di un libro ripropone la forza della condivisione e della “squadra”

 

Il buon imprenditore non lavora ma da solo. E la buona impresa non si costruisce se non è un’avventura che ha nell’uomo il suo fulcro. Ed è dall’insieme di calcolo e di sentimento che nasce quella cultura del produrre che può far grande un’organizzazione della produzione. Che è meccanismo produttivo non fisso ma resiliente, non rigido ma flessibile, non costituito solamente dal freddo calcolo ma anche dal caldo sentimento dell’uomo. Apprendere le storie d’impresa esemplificatrici di tutto questo, fa bene a tutti. Ed è per questo che fa bene leggere la nuova edizione di “Samurai Manager. La montagna inaccessibile” scritto da Pierluigi Tosato sulla base della sua esperienza di manager internazionale passato dalla Zoppas Industries alla Interpump e poi alla Global Garden Products SA, all’Acqua Minerale San Benedetto e adesso alla DeOleo SA, la multinazionale spagnola nel settore dell’olio d’oliva con i marchi Bertolli e Carapelli.

Tosato prende coma paradigma della sua azione manageriale la figura del Samurai inteso come catalizzatore di energie che viene sintetizzata da una circostanza: quando “le menti di tutti coincidono, le energie si armonizzano, e quando le energie si armonizzano, la forza è unica e uniforme”. L’autore  ha cercato di trasferire questo “metodo di lavoro” nelle aziende nelle quali ha lavorato e delle quali racconta la storia nel libro.

Ne è nato il racconto di un’avventura ricca di volti, sfide, traguardi e contemporaneamente di indicazioni gestionali in grado di portare al successo un’impresa.  Il libro quindi passa in rassegna le crisi esistenziali del manager, la necessità della ricerca della perfezione, la constatazione che le aziende in declino sono gestire da “manager negativi”, la bontà della resilienza, la necessità di avere fiducia in se stessi e quella di costruire una “visione condivisa” oltre a quella di “ripartire dall’Uomo”.

Il libro di Tosato è da leggere con attenzione anche se si può leggere in fretta: non è un manuale di gestione aziendale e non è nemmeno un racconto di vita da manager  un po’ sui generis. E’ qualcosa di tutto questo e d’altro ancora. Qualcosa che mischia – con abilità e leggibilità -, concetti ed esperienze cardine della buona gestione d’impresa (con esempi che vanno dalla Toyota alla Coca Cola, dalla Nestlé alla Apple, passando per molte altre aziende), con idee e suggestioni che arrivano dalla filosofia e dalla grande letteratura: nomi come quelli di Kant, Platone, Leonardo, Dostoevskij, Bulgakov, García Márquez, Pessoa, Yourcenar e tanti altri si incontra più frequentemente di quelli dei guru  dell’economia e del management.

Alla fine del testo, così come d’altra parte un po’ ovunque, emerge l’indicazione di fondo contenuta dal libro: il mondo contemporaneo è malato di narcisismo, il concetto stesso di successo viene osservato con le lenti distorte dell’individualismo e del risultato di breve periodo ad ogni costo. Guarire dal narcisismo significa passare dall’io al tutto, dall’alienazione all’autenticità, dall’effimero dominio su cose e persone alla realizzazione di un valore condiviso.

Non si è obbligati ad essere d’accordo con tutto quello che Tosatto scrive, ma certamente si è obbligati a pensarci su.

Samurai Manager. La montagna inaccessibile

Pierluigi Tosato

Guerini Next, Nuova edizione, 2019

La nuova edizione di un libro ripropone la forza della condivisione e della “squadra”

 

Il buon imprenditore non lavora ma da solo. E la buona impresa non si costruisce se non è un’avventura che ha nell’uomo il suo fulcro. Ed è dall’insieme di calcolo e di sentimento che nasce quella cultura del produrre che può far grande un’organizzazione della produzione. Che è meccanismo produttivo non fisso ma resiliente, non rigido ma flessibile, non costituito solamente dal freddo calcolo ma anche dal caldo sentimento dell’uomo. Apprendere le storie d’impresa esemplificatrici di tutto questo, fa bene a tutti. Ed è per questo che fa bene leggere la nuova edizione di “Samurai Manager. La montagna inaccessibile” scritto da Pierluigi Tosato sulla base della sua esperienza di manager internazionale passato dalla Zoppas Industries alla Interpump e poi alla Global Garden Products SA, all’Acqua Minerale San Benedetto e adesso alla DeOleo SA, la multinazionale spagnola nel settore dell’olio d’oliva con i marchi Bertolli e Carapelli.

Tosato prende coma paradigma della sua azione manageriale la figura del Samurai inteso come catalizzatore di energie che viene sintetizzata da una circostanza: quando “le menti di tutti coincidono, le energie si armonizzano, e quando le energie si armonizzano, la forza è unica e uniforme”. L’autore  ha cercato di trasferire questo “metodo di lavoro” nelle aziende nelle quali ha lavorato e delle quali racconta la storia nel libro.

Ne è nato il racconto di un’avventura ricca di volti, sfide, traguardi e contemporaneamente di indicazioni gestionali in grado di portare al successo un’impresa.  Il libro quindi passa in rassegna le crisi esistenziali del manager, la necessità della ricerca della perfezione, la constatazione che le aziende in declino sono gestire da “manager negativi”, la bontà della resilienza, la necessità di avere fiducia in se stessi e quella di costruire una “visione condivisa” oltre a quella di “ripartire dall’Uomo”.

Il libro di Tosato è da leggere con attenzione anche se si può leggere in fretta: non è un manuale di gestione aziendale e non è nemmeno un racconto di vita da manager  un po’ sui generis. E’ qualcosa di tutto questo e d’altro ancora. Qualcosa che mischia – con abilità e leggibilità -, concetti ed esperienze cardine della buona gestione d’impresa (con esempi che vanno dalla Toyota alla Coca Cola, dalla Nestlé alla Apple, passando per molte altre aziende), con idee e suggestioni che arrivano dalla filosofia e dalla grande letteratura: nomi come quelli di Kant, Platone, Leonardo, Dostoevskij, Bulgakov, García Márquez, Pessoa, Yourcenar e tanti altri si incontra più frequentemente di quelli dei guru  dell’economia e del management.

Alla fine del testo, così come d’altra parte un po’ ovunque, emerge l’indicazione di fondo contenuta dal libro: il mondo contemporaneo è malato di narcisismo, il concetto stesso di successo viene osservato con le lenti distorte dell’individualismo e del risultato di breve periodo ad ogni costo. Guarire dal narcisismo significa passare dall’io al tutto, dall’alienazione all’autenticità, dall’effimero dominio su cose e persone alla realizzazione di un valore condiviso.

Non si è obbligati ad essere d’accordo con tutto quello che Tosatto scrive, ma certamente si è obbligati a pensarci su.

Samurai Manager. La montagna inaccessibile

Pierluigi Tosato

Guerini Next, Nuova edizione, 2019

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