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Competenze a tutto campo

Un libro curato dalla Fondazione Agnelli fornisce la fotografia aggiornata e dettagliata del significato di una delle componenti fondamentali della cultura del produrre e del buon vivere

 

L’impresa avveduta cura le competenze di chi vi lavora. Questione di bilanci ma anche di ambiente, di efficienza produttiva ma pure di pulizia mentale. Passaggio obbligato verso una gestione efficace dell’organizzazione della produzione, quello delle competenze è però un passaggio tutt’altro che scontato e chiaro. Ad iniziare dalla definizione stessa di competenza, per  andare poi alla sua applicazione e realizzazione negli ambienti di lavoro. ”Le competenze. Una mappa per orientarsi”, il libro da poco pubblicato dalla Fondazione Agnelli aiuta proprio a capire questa parte della gestione e della cultura d’impresa.

La squadra di ricercatori che ha ragionato attorno all’idea di competenza ha iniziato a lavorare partendo dalla constatazione che quello della “competenza” è un concetto ricorrente nel linguaggio comune così come nei dibattiti scientifici, politici, professionali ma finora privo di una codificazione semantica precisa. Il libro – circa duecento pagine – esplora quindi non solo il concetto in se’ ma anche gli usi e i significati del termine in diversi settori disciplinari, nei sistemi scolastici, in campo manageriale e di gestione delle risorse umane.

Il volume – curato da Luciano Benadusi (già professore ordinario di Sociologia presso La Sapienza ) e da Stefano Molina (dirigente di ricerca presso la Fondazione Agnelli di Torino) –, inizia quindi con il dare risposta ad una domanda semplice: “Di cosa parliamo quando parliamo di competenze?”. E prosegue poi con un secondo capitolo che affronta più da vicino le definizioni di competenze per poi passare ad approfondire il concetto prima nelle sue applicazioni legate al mondo del lavoro e, poi, nell’ambito dei sistemi educativi e della formazione. Dalla metà del libro in avanti, invece, lo sguardo passa da livello nazionale a quello internazionale e torna quindi ad un punto preciso: il rapporto fra competenze e scuola in Italia. Proprio l’attenzione – condivisibile –, sui legami fra crescita delle competenze e sistema formativo-scolastico, costituisce poi il nocciolo vero delle conclusioni del libro.

La fatica di ricerca del gruppo di lavoro della Fondazione Agnelli, a tratti non è una lettura agevole ma è certamente una lettura da fare da parte di chi vuole capire di più del destino della persone nelle imprese e nella società. Bello e denso il messaggio che viene dato proprio alla fine del libro: “Il tema delle competenze è destinato ad accompagnarci ancora a lungo. Che si tratti di fornire risposte adeguate alle preoccupazioni di occupabilità a medio-lungo termine espresse da famiglie e da imprese, o di costruire basi solide per una cittadinanza davvero attiva e responsabile, o per uno sviluppo improntato a criteri di sostenibilità, esse continueranno a essere oggetto di una doverosa attenzione da parte dei sistemi educativi. Perché ragionare di competenze significa, in ultima analisi, interrogarsi sulla direzione che vogliamo imprimere al futuro del lavoro e al futuro della democrazia”.

Le competenze. Una mappa per orientarsi

Luciano Benadusi, Stefano Molina (a cura di)

il Mulino, 2018

Un libro curato dalla Fondazione Agnelli fornisce la fotografia aggiornata e dettagliata del significato di una delle componenti fondamentali della cultura del produrre e del buon vivere

 

L’impresa avveduta cura le competenze di chi vi lavora. Questione di bilanci ma anche di ambiente, di efficienza produttiva ma pure di pulizia mentale. Passaggio obbligato verso una gestione efficace dell’organizzazione della produzione, quello delle competenze è però un passaggio tutt’altro che scontato e chiaro. Ad iniziare dalla definizione stessa di competenza, per  andare poi alla sua applicazione e realizzazione negli ambienti di lavoro. ”Le competenze. Una mappa per orientarsi”, il libro da poco pubblicato dalla Fondazione Agnelli aiuta proprio a capire questa parte della gestione e della cultura d’impresa.

La squadra di ricercatori che ha ragionato attorno all’idea di competenza ha iniziato a lavorare partendo dalla constatazione che quello della “competenza” è un concetto ricorrente nel linguaggio comune così come nei dibattiti scientifici, politici, professionali ma finora privo di una codificazione semantica precisa. Il libro – circa duecento pagine – esplora quindi non solo il concetto in se’ ma anche gli usi e i significati del termine in diversi settori disciplinari, nei sistemi scolastici, in campo manageriale e di gestione delle risorse umane.

Il volume – curato da Luciano Benadusi (già professore ordinario di Sociologia presso La Sapienza ) e da Stefano Molina (dirigente di ricerca presso la Fondazione Agnelli di Torino) –, inizia quindi con il dare risposta ad una domanda semplice: “Di cosa parliamo quando parliamo di competenze?”. E prosegue poi con un secondo capitolo che affronta più da vicino le definizioni di competenze per poi passare ad approfondire il concetto prima nelle sue applicazioni legate al mondo del lavoro e, poi, nell’ambito dei sistemi educativi e della formazione. Dalla metà del libro in avanti, invece, lo sguardo passa da livello nazionale a quello internazionale e torna quindi ad un punto preciso: il rapporto fra competenze e scuola in Italia. Proprio l’attenzione – condivisibile –, sui legami fra crescita delle competenze e sistema formativo-scolastico, costituisce poi il nocciolo vero delle conclusioni del libro.

La fatica di ricerca del gruppo di lavoro della Fondazione Agnelli, a tratti non è una lettura agevole ma è certamente una lettura da fare da parte di chi vuole capire di più del destino della persone nelle imprese e nella società. Bello e denso il messaggio che viene dato proprio alla fine del libro: “Il tema delle competenze è destinato ad accompagnarci ancora a lungo. Che si tratti di fornire risposte adeguate alle preoccupazioni di occupabilità a medio-lungo termine espresse da famiglie e da imprese, o di costruire basi solide per una cittadinanza davvero attiva e responsabile, o per uno sviluppo improntato a criteri di sostenibilità, esse continueranno a essere oggetto di una doverosa attenzione da parte dei sistemi educativi. Perché ragionare di competenze significa, in ultima analisi, interrogarsi sulla direzione che vogliamo imprimere al futuro del lavoro e al futuro della democrazia”.

Le competenze. Una mappa per orientarsi

Luciano Benadusi, Stefano Molina (a cura di)

il Mulino, 2018

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