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Delicate collaborazioni

Una ricerca condotta in Europa e in Usa, indicano l’importanza della cooperazione fra imprese ma anche la necessità degli equilibri fra rischi e vantaggi delle reti

La creazione di reti collaborative è certamente uno degli elementi di successo per le imprese. Insieme si lavora meglio, si raggiungono mercati più lontani, si crea più efficienza, si è più efficaci. Occorre però saperlo fare.

“Collaboration and collaboration risk in small and middle-size technological enterprises”, ricerca scritta a più mani e recentemente apparsa su LogForum – Scientific Journal of Logistics, è una lettura utile per capire di più dell’alchimia che serve per far scattare collaborazioni proficue fra piccole e medie imprese nel settore delle tecnologie.

Condotta da Karol Marek Klimczak (della University of Navarra di Pamplona), Wojciech Machowiak (della Poznan School of Logistics di Poznan), Iwona Staniec (della Lodz University of Technology di Lodz), e da Yochanan Shachmurove (del City College of The City University of New York) la ricerca ragiona sull’importanza della collaborazione e della cooperazione fra PMI che agiscono nel vasto comparto delle tecnologie. La capacità di collaborare, è l’idea che sostiene l’indagine, rappresenta un particolare aspetto della cultura di queste imprese. Dopo una revisione della letteratura sull’argomento, il lavoro cerca di identificare le aree di rischio nelle attività di collaborazione. Cooperare significa infatti mettere in comune capacità e conoscenze, mettersi in gioco ma anche aprire l’azienda ad altri (che possono essere o diventare concorrenti). Senza contare i rischi collegati alla condotta stessa delle attività cooperative.

Successivmente, la ricerca passa ad esaminare i risultati del lavoro svolto nel 2016 su oltre 300 piccole e medie imprese tecnologiche (SMTEs). In questo caso, spiegano gli autori, “l’obiettivo è stato quello di analizzare l’ambiente di collaborazione delle PMI, il loro  approccio alla collaborazione e la percezione della collaborazione, dei problemi e dei rischi”. Il tema della cooperazione tecnologica è così approfondito e analizzato non solo dal punto di vista dei rapporti fra PMI ma anche fra queste e le grandi aziende.

I risultati del lavoro – scritto fra l’altro attraverso una interessante collaborazione fra enti di ricerca collocati in più Paesi: Polonia, Spagna, USA -, confermano la bontà della strategia che spinge le imprese a cooperare per raggiungere risultati migliori, ma accentuano l’attenzione che deve essere posta nella valutazione deir ischi e nella capacità di porre le proprie competenze al servizio della rete. .

Collaboration and collaboration risk in small and middle-size technological enterprises

Karol Marek Klimczak, Wojciech Machowiak, Iwona Staniec, Yochanan Shachmurove

LogForum – Scientific Journal of Logistics, 2017, 13 (2)

Una ricerca condotta in Europa e in Usa, indicano l’importanza della cooperazione fra imprese ma anche la necessità degli equilibri fra rischi e vantaggi delle reti

La creazione di reti collaborative è certamente uno degli elementi di successo per le imprese. Insieme si lavora meglio, si raggiungono mercati più lontani, si crea più efficienza, si è più efficaci. Occorre però saperlo fare.

“Collaboration and collaboration risk in small and middle-size technological enterprises”, ricerca scritta a più mani e recentemente apparsa su LogForum – Scientific Journal of Logistics, è una lettura utile per capire di più dell’alchimia che serve per far scattare collaborazioni proficue fra piccole e medie imprese nel settore delle tecnologie.

Condotta da Karol Marek Klimczak (della University of Navarra di Pamplona), Wojciech Machowiak (della Poznan School of Logistics di Poznan), Iwona Staniec (della Lodz University of Technology di Lodz), e da Yochanan Shachmurove (del City College of The City University of New York) la ricerca ragiona sull’importanza della collaborazione e della cooperazione fra PMI che agiscono nel vasto comparto delle tecnologie. La capacità di collaborare, è l’idea che sostiene l’indagine, rappresenta un particolare aspetto della cultura di queste imprese. Dopo una revisione della letteratura sull’argomento, il lavoro cerca di identificare le aree di rischio nelle attività di collaborazione. Cooperare significa infatti mettere in comune capacità e conoscenze, mettersi in gioco ma anche aprire l’azienda ad altri (che possono essere o diventare concorrenti). Senza contare i rischi collegati alla condotta stessa delle attività cooperative.

Successivmente, la ricerca passa ad esaminare i risultati del lavoro svolto nel 2016 su oltre 300 piccole e medie imprese tecnologiche (SMTEs). In questo caso, spiegano gli autori, “l’obiettivo è stato quello di analizzare l’ambiente di collaborazione delle PMI, il loro  approccio alla collaborazione e la percezione della collaborazione, dei problemi e dei rischi”. Il tema della cooperazione tecnologica è così approfondito e analizzato non solo dal punto di vista dei rapporti fra PMI ma anche fra queste e le grandi aziende.

I risultati del lavoro – scritto fra l’altro attraverso una interessante collaborazione fra enti di ricerca collocati in più Paesi: Polonia, Spagna, USA -, confermano la bontà della strategia che spinge le imprese a cooperare per raggiungere risultati migliori, ma accentuano l’attenzione che deve essere posta nella valutazione deir ischi e nella capacità di porre le proprie competenze al servizio della rete. .

Collaboration and collaboration risk in small and middle-size technological enterprises

Karol Marek Klimczak, Wojciech Machowiak, Iwona Staniec, Yochanan Shachmurove

LogForum – Scientific Journal of Logistics, 2017, 13 (2)

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