Accedi all’Archivio online
Esplora l’Archivio online per trovare fonti e materiali. Seleziona la tipologia di supporto documentale che più ti interessa e inserisci le parole chiave della tua ricerca.
    Seleziona una delle seguenti categorie:
  • Documenti
  • Fotografie
  • Disegni e manifesti
  • Audiovisivi
  • Pubblicazioni e riviste
  • Tutti
Assistenza alla consultazione
Per richiedere la consultazione del materiale conservato nell’Archivio Storico e nelle Biblioteche della Fondazione Pirelli al fine di studi e ricerche e conoscere le modalità di utilizzo dei materiali per prestiti e mostre, compila il seguente modulo.
Riceverai una mail di conferma dell'avvenuta ricezione della richiesta e sarai ricontattato.
Percorsi Fondazione Pirelli Educational

Seleziona il grado di istruzione della scuola di appartenenza
Back
Scuola Primaria
Percorsi Fondazione Pirelli Educational
Lasciate i vostri dati per essere ricontattati dallo staff di Fondazione Pirelli Educational e concordare le date del percorso.

Dichiaro di avere preso visione dell’informativa relativa al trattamento dei miei dati personali, e autorizzo la Fondazione Pirelli al trattamento dei miei dati personali per l’invio, anche a mezzo e-mail, di comunicazioni relative ad iniziative/convegni organizzati dalla Fondazione Pirelli..

Back
Scuole secondarie di I grado
Percorsi Fondazione Pirelli Educational
Lasciate i vostri dati per essere ricontattati dallo staff di Fondazione Pirelli Educational e concordare le date del percorso.
Back
Scuole secondarie di II grado
Percorsi Fondazione Pirelli Educational
Lasciate i vostri dati per essere ricontattati dallo staff di Fondazione Pirelli Educational e concordare le date del percorso.
Back
Università
Percorsi Fondazione Pirelli Educational

Vuoi organizzare un percorso personalizzato con i tuoi studenti? Per informazioni e prenotazioni scrivi a universita@fondazionepirelli.org

Visita la Fondazione
Per informazioni sulle attività della Fondazione e l’accessiblità agli spazi
contattare il numero 0264423971 o scrivere a visite@fondazionepirelli.org

L’economia di tutti

Sintetizzati in un libro scritto a più mani i tratti di un nuovo approccio alla produzione e al profitto

Il sistema sociale come un tutt’uno, fatto di donne e uomini e di macchine, organizzazioni della produzione e per il welfare, di aspirazioni per il futuro e problemi dell’oggi da risolvere. Un sistema nel quale le imprese e chi ci vive e lavora, hanno un ruolo fondamentale ma non assoluto; e nel quale profitto e benessere vanno di pari passo, con tutti i vincoli del caso.

Traguardo non utopistico eppure difficile da raggiungere, quello di una società che sia al contempo efficace ed efficiente e per tutti davvero, è  quanto descritto da “Economia fondamentale. L’infrastruttura della vita quotidiana”, scritto da un gruppo di osservatori della realtà (economisti, sociologici e altro ancora), che si sono posti l’obiettivo di delineare – partendo dall’analisi del presente -, un futuro possibile.

Nucleo del ragionamento è l’idea stessa di economia fondamentale indicata come la base materiale del benessere e della coesione sociale. E cioè quello che ogni giorno dovremmo poter dare per scontato: acqua potabile sicura, energia elettrica non razionata, servizi sanitari evoluti e accessibili, istruzione avanzata gratuita, infrastrutture e trasporti pubblici efficienti, servizi di cura per bambini e anziani, mercati alimentari orientati al benessere dei consumatori e dei produttori di cibo. “Cose normali”, detto in altri termini, che, tuttavia, spesso non sono tali.

Il libro quindi inizia dall’analisi della condizione dell’oggi e dalla constatazione che  da molti anni i Paesi europei seguono una strada diversa: l’economia fondamentale è messa al servizio del business, esasperando competitività e orientamento al profitto. Il prezzo che paghiamo è l’inasprimento delle disuguaglianze, la dissoluzione dei legami sociali, la deriva populista e nazionalista.

Da tutto questo, l’esigenza di riprendere le fila di quelle “cose normali” che costituiscono appunto l’economia fondamentale. Compito non semplice e non facile, che richiede quello che gli autori indicano come un “un enorme sforzo di immaginazione istituzionale”.

Il libro ha una struttura semplice ed efficace. Prima viene descritta l’economia fondamentale così come si è evoluto e così come dovrebbe essere, poi ne vengono raccontati la sua “distruzione” e i tratti essenziali di un percorso di ricostituzione e rinnovo. Tutto si chiude con l’indicazione di quattro presupposti: il maggiore coinvolgimento dei cittadini, il  rafforzamento del legame fra società e imprese, la reinvenzione del sistema della tassazione, la creazione di “alleanze ibride” attraverso la creazione di istituzioni intermedia in grado di interpretare meglio le esigenze dei cittadini.

“Economia fondamentale” delinea probabilmente i tratti di qualcosa che è (forse) in gran parte utopistico, ma tocca anche aspetti sui quali occorre ragionare con attenzione e nei quali le imprese (e chi le governa) hanno certamente un ruolo. Un libro da leggere con attenzione (e non solo per ritrovarsi su posizione opposte), che può alimentare anche la crescita della buona cultura d’impresa.

Economia fondamentale. L’infrastruttura della vita quotidiana

Collettivo per l’economia fondamentale

Einaudi, 2019

Sintetizzati in un libro scritto a più mani i tratti di un nuovo approccio alla produzione e al profitto

Il sistema sociale come un tutt’uno, fatto di donne e uomini e di macchine, organizzazioni della produzione e per il welfare, di aspirazioni per il futuro e problemi dell’oggi da risolvere. Un sistema nel quale le imprese e chi ci vive e lavora, hanno un ruolo fondamentale ma non assoluto; e nel quale profitto e benessere vanno di pari passo, con tutti i vincoli del caso.

Traguardo non utopistico eppure difficile da raggiungere, quello di una società che sia al contempo efficace ed efficiente e per tutti davvero, è  quanto descritto da “Economia fondamentale. L’infrastruttura della vita quotidiana”, scritto da un gruppo di osservatori della realtà (economisti, sociologici e altro ancora), che si sono posti l’obiettivo di delineare – partendo dall’analisi del presente -, un futuro possibile.

Nucleo del ragionamento è l’idea stessa di economia fondamentale indicata come la base materiale del benessere e della coesione sociale. E cioè quello che ogni giorno dovremmo poter dare per scontato: acqua potabile sicura, energia elettrica non razionata, servizi sanitari evoluti e accessibili, istruzione avanzata gratuita, infrastrutture e trasporti pubblici efficienti, servizi di cura per bambini e anziani, mercati alimentari orientati al benessere dei consumatori e dei produttori di cibo. “Cose normali”, detto in altri termini, che, tuttavia, spesso non sono tali.

Il libro quindi inizia dall’analisi della condizione dell’oggi e dalla constatazione che  da molti anni i Paesi europei seguono una strada diversa: l’economia fondamentale è messa al servizio del business, esasperando competitività e orientamento al profitto. Il prezzo che paghiamo è l’inasprimento delle disuguaglianze, la dissoluzione dei legami sociali, la deriva populista e nazionalista.

Da tutto questo, l’esigenza di riprendere le fila di quelle “cose normali” che costituiscono appunto l’economia fondamentale. Compito non semplice e non facile, che richiede quello che gli autori indicano come un “un enorme sforzo di immaginazione istituzionale”.

Il libro ha una struttura semplice ed efficace. Prima viene descritta l’economia fondamentale così come si è evoluto e così come dovrebbe essere, poi ne vengono raccontati la sua “distruzione” e i tratti essenziali di un percorso di ricostituzione e rinnovo. Tutto si chiude con l’indicazione di quattro presupposti: il maggiore coinvolgimento dei cittadini, il  rafforzamento del legame fra società e imprese, la reinvenzione del sistema della tassazione, la creazione di “alleanze ibride” attraverso la creazione di istituzioni intermedia in grado di interpretare meglio le esigenze dei cittadini.

“Economia fondamentale” delinea probabilmente i tratti di qualcosa che è (forse) in gran parte utopistico, ma tocca anche aspetti sui quali occorre ragionare con attenzione e nei quali le imprese (e chi le governa) hanno certamente un ruolo. Un libro da leggere con attenzione (e non solo per ritrovarsi su posizione opposte), che può alimentare anche la crescita della buona cultura d’impresa.

Economia fondamentale. L’infrastruttura della vita quotidiana

Collettivo per l’economia fondamentale

Einaudi, 2019

CIAO, COME POSSO AIUTARTI?