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Da Maria Teresa a Tamara: le donne pilota Pirelli

Alla partenza – alle 14.00 ora locale del 22 marzo 2018 – del 53° Rally delle Azzorre c’è anche Tamara Molinaro con la sua Ford Fiesta R5 n°19. Ventunenne di Como, già vincitrice della Ladies Cup l’anno scorso, Tamara è solo l’ultima in ordine di tempo delle tante donne pilota che hanno corso negli anni sotto i colori Pirelli.

La prima è stata Maria Teresa de Filippis, classe 1926, contessa napoletana. In una foto conservata nel nostro Archivio Storico la vediamo, splendida, mentre si infila il caschetto preparandosi al via della corsa Stella Alpina 1949: la macchina è una rara Taraschi Urania Sport, motorizzata BMW e gommata Pirelli Stella Bianca. Altri tempi.

E’ sorridente come sempre Lella Lombardi nell’immagine che la ritrae prima della partenza della 24 Ore di Le Mans, nel 1980, Campionato Mondiale Marche. Lei è al volante della Osella PA8 Gruppo 6 della scuderia Torino Corse equipaggiata Pirelli P7: suo compagno di corsa è Mark Thatcher, figlio della celebre Margaret, allora Primo Ministro del Regno Unito. La gara in sé non va benissimo: Mark ha un incidente. Ma la grinta di Lella Lombardi resta intatta. A trentanove anni ha una lista infinita di gare alle spalle, e tante sono ancora quelle da disputare. D’altra parte, lei resta la prima e unica donna ad aver raccolto punti nel Mondiale di Formula 1, nell’ormai lontano 1975, Gran Premio di Spagna, al volante di una March 751. Restiamo al 1980, passando dalla pista ai rally: loghi Pirelli e Fiat in primo piano per Michèle Mouton e Annie Arrii, equipaggio francese della Fiat 131 Abarth/Pirelli che con il n° 12 è al via del 48° Rally di Montecarlo. Per Michèle, quella con i due grandi marchi italiani è una collaborazione fondamentale: non ancora trentenne, la rallysta di Grasse è ormai lanciatissima verso una carriera folgorante che continuerà anche dopo il ritiro dalle corse, avvenuto nel 1986, ricoprendo vari incarichi al vertice della Federazione Internazionale dell’Automobile.

E’ una bionda ventisettenne milanese invece Anna Cambiaghi che, in tuta Alfa Romeo, campeggia in foto nell’articolo “Lella e Anna corrono con il P7” che l’house organ “Fatti e Notizie” dedica alle donne-pilota del mondo Pirelli nel gennaio del 1978. In realtà la foto pubblicata è di qualche anno prima, risale alla Targa Florio del 1975, in coppia con Serena Pittoni su un’Alfa 2000 GTV, ma lei è sempre indubbiamente una delle regine del volante, dai rally alla velocità fino addirittura ai camion. E pensare che “avrebbe dovuto fare l’interprete o la fotografa”, ma i motori sono la passione di famiglia, la stessa del fratello Bobo. In quegli anni comincia a splendere un’altra stella del rallysmo internazionale: è la torinese Fabrizia Pons, navigatrice tra il 1981 e il 1985 a fianco della “première dame” Michèle Mouton sull’Audi Quattro. E’ un successo immediato e destinato a riaccendersi una decina d’anni dopo, a partire dal 1996, quando Fabrizia corre in coppia con Piero Liatti sulla Subaru Impreza 555 che con gomme Pirelli P Zero domina le piste di tutto il mondo. Nel 1997 l’equipaggio delle “seconde guide” Liatti-Pons vince il Rally di Montecarlo e la “prima squadra” Subaru delle stelle McRae-Grist è costretta al ritiro.

Solo due lettere del cognome dividono la coppia di rallisti per eccellenza, insieme in auto e nella vita: Anna Andreussi e il compagno Paolo Andreucci. Toscano lui, friulana lei, i quasi omonimi sono una forza della natura: vincono per dieci volte il Campionato Italiano Rally, l’ultimo nel 2017 a bordo della Peugeot 208 T16 Pirelli. Poco più che cinquantenne Paolo, di qualche anno più giovane Anna.

Alla partenza – alle 14.00 ora locale del 22 marzo 2018 – del 53° Rally delle Azzorre c’è anche Tamara Molinaro con la sua Ford Fiesta R5 n°19. Ventunenne di Como, già vincitrice della Ladies Cup l’anno scorso, Tamara è solo l’ultima in ordine di tempo delle tante donne pilota che hanno corso negli anni sotto i colori Pirelli.

La prima è stata Maria Teresa de Filippis, classe 1926, contessa napoletana. In una foto conservata nel nostro Archivio Storico la vediamo, splendida, mentre si infila il caschetto preparandosi al via della corsa Stella Alpina 1949: la macchina è una rara Taraschi Urania Sport, motorizzata BMW e gommata Pirelli Stella Bianca. Altri tempi.

E’ sorridente come sempre Lella Lombardi nell’immagine che la ritrae prima della partenza della 24 Ore di Le Mans, nel 1980, Campionato Mondiale Marche. Lei è al volante della Osella PA8 Gruppo 6 della scuderia Torino Corse equipaggiata Pirelli P7: suo compagno di corsa è Mark Thatcher, figlio della celebre Margaret, allora Primo Ministro del Regno Unito. La gara in sé non va benissimo: Mark ha un incidente. Ma la grinta di Lella Lombardi resta intatta. A trentanove anni ha una lista infinita di gare alle spalle, e tante sono ancora quelle da disputare. D’altra parte, lei resta la prima e unica donna ad aver raccolto punti nel Mondiale di Formula 1, nell’ormai lontano 1975, Gran Premio di Spagna, al volante di una March 751. Restiamo al 1980, passando dalla pista ai rally: loghi Pirelli e Fiat in primo piano per Michèle Mouton e Annie Arrii, equipaggio francese della Fiat 131 Abarth/Pirelli che con il n° 12 è al via del 48° Rally di Montecarlo. Per Michèle, quella con i due grandi marchi italiani è una collaborazione fondamentale: non ancora trentenne, la rallysta di Grasse è ormai lanciatissima verso una carriera folgorante che continuerà anche dopo il ritiro dalle corse, avvenuto nel 1986, ricoprendo vari incarichi al vertice della Federazione Internazionale dell’Automobile.

E’ una bionda ventisettenne milanese invece Anna Cambiaghi che, in tuta Alfa Romeo, campeggia in foto nell’articolo “Lella e Anna corrono con il P7” che l’house organ “Fatti e Notizie” dedica alle donne-pilota del mondo Pirelli nel gennaio del 1978. In realtà la foto pubblicata è di qualche anno prima, risale alla Targa Florio del 1975, in coppia con Serena Pittoni su un’Alfa 2000 GTV, ma lei è sempre indubbiamente una delle regine del volante, dai rally alla velocità fino addirittura ai camion. E pensare che “avrebbe dovuto fare l’interprete o la fotografa”, ma i motori sono la passione di famiglia, la stessa del fratello Bobo. In quegli anni comincia a splendere un’altra stella del rallysmo internazionale: è la torinese Fabrizia Pons, navigatrice tra il 1981 e il 1985 a fianco della “première dame” Michèle Mouton sull’Audi Quattro. E’ un successo immediato e destinato a riaccendersi una decina d’anni dopo, a partire dal 1996, quando Fabrizia corre in coppia con Piero Liatti sulla Subaru Impreza 555 che con gomme Pirelli P Zero domina le piste di tutto il mondo. Nel 1997 l’equipaggio delle “seconde guide” Liatti-Pons vince il Rally di Montecarlo e la “prima squadra” Subaru delle stelle McRae-Grist è costretta al ritiro.

Solo due lettere del cognome dividono la coppia di rallisti per eccellenza, insieme in auto e nella vita: Anna Andreussi e il compagno Paolo Andreucci. Toscano lui, friulana lei, i quasi omonimi sono una forza della natura: vincono per dieci volte il Campionato Italiano Rally, l’ultimo nel 2017 a bordo della Peugeot 208 T16 Pirelli. Poco più che cinquantenne Paolo, di qualche anno più giovane Anna.

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