Accedi all’Archivio online
Esplora l’Archivio online per trovare fonti e materiali. Seleziona la tipologia di supporto documentale che più ti interessa e inserisci le parole chiave della tua ricerca.
    Seleziona una delle seguenti categorie:
  • Documenti
  • Fotografie
  • Disegni e manifesti
  • Audiovisivi
  • Pubblicazioni e riviste
  • Tutti
Assistenza alla consultazione
Per richiedere la consultazione del materiale conservato nell’Archivio Storico e nelle Biblioteche della Fondazione Pirelli al fine di studi e ricerche e conoscere le modalità di utilizzo dei materiali per prestiti e mostre, compila il seguente modulo.
Riceverai una mail di conferma dell'avvenuta ricezione della richiesta e sarai ricontattato.
Percorsi Fondazione Pirelli Educational

Seleziona il grado di istruzione della scuola di appartenenza
Back
Scuola Primaria
Percorsi Fondazione Pirelli Educational
Lasciate i vostri dati per essere ricontattati dallo staff di Fondazione Pirelli Educational e concordare le date del percorso.

Dichiaro di avere preso visione dell’informativa relativa al trattamento dei miei dati personali, e autorizzo la Fondazione Pirelli al trattamento dei miei dati personali per l’invio, anche a mezzo e-mail, di comunicazioni relative ad iniziative/convegni organizzati dalla Fondazione Pirelli..

Back
Scuole secondarie di I grado
Percorsi Fondazione Pirelli Educational
Lasciate i vostri dati per essere ricontattati dallo staff di Fondazione Pirelli Educational e concordare le date del percorso.
Back
Scuole secondarie di II grado
Percorsi Fondazione Pirelli Educational
Lasciate i vostri dati per essere ricontattati dallo staff di Fondazione Pirelli Educational e concordare le date del percorso.
Back
Università
Percorsi Fondazione Pirelli Educational

Vuoi organizzare un percorso personalizzato con i tuoi studenti? Per informazioni e prenotazioni scrivi a universita@fondazionepirelli.org

Visita la Fondazione
Per informazioni sulle attività della Fondazione e l’accessiblità agli spazi
contattare il numero 0264423971 o scrivere a visite@fondazionepirelli.org

La geografia del welfare aziendale in Italia

Un articolo appena pubblicato analizza le forme attraverso le quali si sviluppano gli accordi sul territorio in sostituzione dello stato sociale

L’impresa in soccorso della società. Nessun buonismo, ma solo la realtà dei fatti che passa attraverso quello che ormai si chiama welfare aziendale. Che significa poi oggi il proseguimento di quanto alcune grandi aziende hanno già intrapreso da tempo: assistere chi lavora anche oltre il lavoro. Il passo nuovo compiuto adesso – anche nella contrattazione collettiva nazionale -, sta nella diffusione delle forme di welfare  aziendale che, fino a pochi anni fa, erano ancora isolate le une dalle altre.

A tentare una sistematizzazione dell’argomento ha provato Valentino Santoni (del Centro Studi Einaudi dell’Università di Milano), con il suo “Reti d’impresa e accordi territoriali per il welfare aziendale: i tratti distintivi delle esperienze italiane”, apparso recentemente in Sociologia del lavoro.

L’indagine di Santoni parte da una considerazione: i cambiamenti nella struttura sociale e demografica del nostro Paese, l’emergere di nuovi rischi sociali e le conseguenze connesse alla recente crisi economica, hanno profondamente cambiato il volto del sistema di welfare italiano. I termini della questione, riconosciuti dall’autore, sono due: da un lato il sistema di protezione sociale pubblico è apparso in crescente difficoltà; dall’altro, in risposta a questa difficoltà, la nascita di forme di intervento sociale che, mobilitando risorse economiche non pubbliche, hanno cercato di integrare e sostenere lo stato sociale.

E’ a questo punto che sono nate e si sono sviluppate le svariate attività di welfare aziendale (che adesso appunto sono inserite nei contratti nazionali di lavoro). Santoni esplora quindi i legami fra le reti d’impresa sul territorio e gli accordi territoriali per il welfare cercando di isolarne i tratti che distinguono l’esperienza italiana.

La constatazione di Santoni, infatti, è che la diffusione di tale fenomeno non sembra progredire in maniera uniforme nel territorio del nostro Paese e che una delle forme più efficaci per arrivare alla creazione di azioni di welfare aziendale sia l’aggregazione d’impresa. In particolare, viene spiegato nella ricerca, nell’ultimo periodo sono state molte le esperienze di imprese che – comprendendo le potenzialità del welfare aziendale – hanno costituito reti di aziende e hanno preso parte a network multi-attore formati anche da soggetti del Terzo Settore e da istituzioni pubbliche. L’indagine quindi ha cercato di individuare e approfondire le caratteristiche fondamentali che possono aiutare a descrivere in maniera sintetica le esperienze realizzate in Italia. Ne è nata così una sorta di mappa delle esperienze di welfare aziendale, utile a capire meglio come si stanno evolvendo queste attività nel nostro Paese. Da leggere.

Reti d’impresa e accordi territoriali per il welfare aziendale: i tratti distintivi delle esperienze italiane

Valentino Santoni (Centro Studi Einaudi, Università di Milano)

Sociologia del lavoro, 2019, Fascicolo: 153

Un articolo appena pubblicato analizza le forme attraverso le quali si sviluppano gli accordi sul territorio in sostituzione dello stato sociale

L’impresa in soccorso della società. Nessun buonismo, ma solo la realtà dei fatti che passa attraverso quello che ormai si chiama welfare aziendale. Che significa poi oggi il proseguimento di quanto alcune grandi aziende hanno già intrapreso da tempo: assistere chi lavora anche oltre il lavoro. Il passo nuovo compiuto adesso – anche nella contrattazione collettiva nazionale -, sta nella diffusione delle forme di welfare  aziendale che, fino a pochi anni fa, erano ancora isolate le une dalle altre.

A tentare una sistematizzazione dell’argomento ha provato Valentino Santoni (del Centro Studi Einaudi dell’Università di Milano), con il suo “Reti d’impresa e accordi territoriali per il welfare aziendale: i tratti distintivi delle esperienze italiane”, apparso recentemente in Sociologia del lavoro.

L’indagine di Santoni parte da una considerazione: i cambiamenti nella struttura sociale e demografica del nostro Paese, l’emergere di nuovi rischi sociali e le conseguenze connesse alla recente crisi economica, hanno profondamente cambiato il volto del sistema di welfare italiano. I termini della questione, riconosciuti dall’autore, sono due: da un lato il sistema di protezione sociale pubblico è apparso in crescente difficoltà; dall’altro, in risposta a questa difficoltà, la nascita di forme di intervento sociale che, mobilitando risorse economiche non pubbliche, hanno cercato di integrare e sostenere lo stato sociale.

E’ a questo punto che sono nate e si sono sviluppate le svariate attività di welfare aziendale (che adesso appunto sono inserite nei contratti nazionali di lavoro). Santoni esplora quindi i legami fra le reti d’impresa sul territorio e gli accordi territoriali per il welfare cercando di isolarne i tratti che distinguono l’esperienza italiana.

La constatazione di Santoni, infatti, è che la diffusione di tale fenomeno non sembra progredire in maniera uniforme nel territorio del nostro Paese e che una delle forme più efficaci per arrivare alla creazione di azioni di welfare aziendale sia l’aggregazione d’impresa. In particolare, viene spiegato nella ricerca, nell’ultimo periodo sono state molte le esperienze di imprese che – comprendendo le potenzialità del welfare aziendale – hanno costituito reti di aziende e hanno preso parte a network multi-attore formati anche da soggetti del Terzo Settore e da istituzioni pubbliche. L’indagine quindi ha cercato di individuare e approfondire le caratteristiche fondamentali che possono aiutare a descrivere in maniera sintetica le esperienze realizzate in Italia. Ne è nata così una sorta di mappa delle esperienze di welfare aziendale, utile a capire meglio come si stanno evolvendo queste attività nel nostro Paese. Da leggere.

Reti d’impresa e accordi territoriali per il welfare aziendale: i tratti distintivi delle esperienze italiane

Valentino Santoni (Centro Studi Einaudi, Università di Milano)

Sociologia del lavoro, 2019, Fascicolo: 153

CIAO, COME POSSO AIUTARTI?