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La “scatole nera” delle imprese

Dov’è il luogo – certamente presente in ogni impresa davvero tale -,  nel quale le decisioni prese diventano realtà e, anzi ancora prima, dove il posto (virtuale) dove l’impresa prende forma, nasce, si sviluppa, agisce e lavora? Certo, prima di tutto ci vuole l’imprenditore che, però, da solo non basta. Perché le aziende che diventano imprese, e che quindi producono occupazione e benessere, sono fatte da uomini che interagiscono fra di loro, che si conoscono, che vivono una determinata comunione d’intenti e che agiscono in base ad un progetto comune. Per capire meglio occorre quindi comprendere dove sia collocato quel punto magico nelle imprese che consente loro di vivere progredire.

E’ quanto ha cercato di fare André van Hoorn dell’Università di Groningen (Facoltà di Economia), con il suo “Trust and management: Explaining cross-national differences in work autonomy”. Si tratta di un’esplorazione (che ha il pregio di essere contenuta in sole 22 pagine), alla ricerca di ciò che l’autore chiama “scatola nera” delle imprese e che ha l’obiettivo di capire “ciò che accade nelle imprese, in termini di gestione delle loro operazioni”. Van Hoorn guarda dentro quel luogo che è il vero nucleo dell’impresa.

L’autore ragiona quindi sul lavoro aziendale e sulla sua autonomia intesa come “aspetto fondamentale dell’organizzazione dell’impresa” stessa. Empiricamente van Hoorn  prova l’ipotesi che la fiducia della società influenza il livello di autonomia che le imprese concedono ai loro dipendenti. L’analisi è condotta attraverso l’indagine in 30 Paesi (dai più economicamente progrediti a quelli in via di sviluppo), e, secondo l’autore, mostra una relazione positiva fra assetto delle relazioni industriali, cultura d’impresa, autonomia del lavoro e risultati.  “Abbiamo cercato di aprire la scatola nera di come le aziende gestiscono le loro operazioni – scrive van Hoorn alla fine del suo lavoro -, mostrando che la fiducia favorisce il livello di autonomia che le imprese concedono ai loro lavoratori”. E’ la prova, se ve ne fosse ancora necessità, che l’impresa non nasce solamente da un calcolo, ma da una passione e da idea condivise.

Trust and management: Explaining cross-national differences in work autonomy  

André van Hoorn 

University of Groningen

Dov’è il luogo – certamente presente in ogni impresa davvero tale -,  nel quale le decisioni prese diventano realtà e, anzi ancora prima, dove il posto (virtuale) dove l’impresa prende forma, nasce, si sviluppa, agisce e lavora? Certo, prima di tutto ci vuole l’imprenditore che, però, da solo non basta. Perché le aziende che diventano imprese, e che quindi producono occupazione e benessere, sono fatte da uomini che interagiscono fra di loro, che si conoscono, che vivono una determinata comunione d’intenti e che agiscono in base ad un progetto comune. Per capire meglio occorre quindi comprendere dove sia collocato quel punto magico nelle imprese che consente loro di vivere progredire.

E’ quanto ha cercato di fare André van Hoorn dell’Università di Groningen (Facoltà di Economia), con il suo “Trust and management: Explaining cross-national differences in work autonomy”. Si tratta di un’esplorazione (che ha il pregio di essere contenuta in sole 22 pagine), alla ricerca di ciò che l’autore chiama “scatola nera” delle imprese e che ha l’obiettivo di capire “ciò che accade nelle imprese, in termini di gestione delle loro operazioni”. Van Hoorn guarda dentro quel luogo che è il vero nucleo dell’impresa.

L’autore ragiona quindi sul lavoro aziendale e sulla sua autonomia intesa come “aspetto fondamentale dell’organizzazione dell’impresa” stessa. Empiricamente van Hoorn  prova l’ipotesi che la fiducia della società influenza il livello di autonomia che le imprese concedono ai loro dipendenti. L’analisi è condotta attraverso l’indagine in 30 Paesi (dai più economicamente progrediti a quelli in via di sviluppo), e, secondo l’autore, mostra una relazione positiva fra assetto delle relazioni industriali, cultura d’impresa, autonomia del lavoro e risultati.  “Abbiamo cercato di aprire la scatola nera di come le aziende gestiscono le loro operazioni – scrive van Hoorn alla fine del suo lavoro -, mostrando che la fiducia favorisce il livello di autonomia che le imprese concedono ai loro lavoratori”. E’ la prova, se ve ne fosse ancora necessità, che l’impresa non nasce solamente da un calcolo, ma da una passione e da idea condivise.

Trust and management: Explaining cross-national differences in work autonomy  

André van Hoorn 

University of Groningen

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