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Tecnica o letteratura?

Apparso su Argomenti un intenso saggio di che ragiona intorno ai metodi per analizzare la questione dello sviluppo sostenibile

Approccio tecnico contro approccio umanistico. Coppia di contrasti pressoché “eterna” in ogni tentativo di analisi della realtà. E coppia resa ancora più attuale in una situazione come quella che produzione e società moderne stanno vivendo, strette fra esigenze di mercato, spinte sociali, rischi ambientali. La domanda è alla fine sempre la stessa. Per dirigersi davvero verso uno sviluppo sostenibile è opportuno seguire la tecnologia oppure l’umanesimo? Questione complessa, dalla risposta non univoca. Leggere “Approssimandosi ai limiti: dai Planetary Boundaries alle Ecological Minds. Argomentando intorno alle Culture della Sostenibilità”, saggio di Gianfranco Franz (del Dipartimento di Economia e Management, Università degli Studi di Ferrara), apparso recentemente su Argomenti – Rivista di economia, cultura e ricerca sociale, è un buon modo per sistemare efficacemente alcune idee sul tema.

L’autore spiega che il saggio indaga il “sostanziale fallimento di teorie e pratiche della sostenibilità, ricostruendo lo sviluppo della nozione stessa fino a sostenere la necessità di un approccio umanistico allo sviluppo sostenibile”. E’ opinione di Franz che “cultura umanistica, discipline sociali, educazione e ricerca” debbano “contribuire alla trasformazione dei correnti modelli sociali ed economici per vincere la battaglia per la sostenibilità e costruire un nuovo pensiero ecologico”. Non solo tecnica, dunque, per arrivare ad un assetto migliore della produzione e del vivere in comunità. Per dimostrare questo principio, Franz ripercorre prima quella che viene definita come “cronologia della sostenibilità” per arrivare poi al tema dell’incomunicabilità fra discipline tecniche e discipline umanistiche di fronte alla questione dello sviluppo sostenibile ed equilibrato (ma non solo). Poi Franz si concentra su quella che chiama “la retorica del what should we do?”, e cioè delle ricette su cosa si dovrebbe fare per “salvare il mondo”, per arrivare quindi a ragionare sul rapporto (anch’esso contrastato) fra cultura e misura e cioè fra qualità e quantità. E’ da questo punto che l’autore inizia ad analizzare il contributo delle discipline umanistiche ma anche del nuovo concetto di limite maturato nel dibattito sulla sostenibilità e sullo sviluppo che ha dato origine ai metodi legati allo studio delle “impronte” (ecologica e culturale prima di tutto) che ogni società può lasciare.

La ricerca di Gianfranco Franz ha un grande merito: aiuta a capire la complessità del tema della sostenibilità, di fronte alla quale ogni tentativo di semplificazione risulta essere vano e dannoso. Franz, quindi, non fornisce soluzioni e ricette definitive, ma aiuta a pensare guardando davvero a tutto il complesso degli studi su un tema che è culturale e tecnico allo stesso tempo: e lo fa accostando contributi di grande livello scientifico così come letterario (uno per tutti: Giacomo Leopardi).

Lettura non facile quella del testo proposto da Franz, ma certamente da provare.

Approssimandosi ai limiti: dai Planetary Boundaries alle Ecological Minds. Argomentando intorno alle Culture della Sostenibilità
Gianfranco Franz (Dipartimento di Economia e Management, Università degli Studi di Ferrara)
Argomenti – Rivista di economia, cultura e ricerca sociale, 13, 2019

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Apparso su Argomenti un intenso saggio di che ragiona intorno ai metodi per analizzare la questione dello sviluppo sostenibile

Approccio tecnico contro approccio umanistico. Coppia di contrasti pressoché “eterna” in ogni tentativo di analisi della realtà. E coppia resa ancora più attuale in una situazione come quella che produzione e società moderne stanno vivendo, strette fra esigenze di mercato, spinte sociali, rischi ambientali. La domanda è alla fine sempre la stessa. Per dirigersi davvero verso uno sviluppo sostenibile è opportuno seguire la tecnologia oppure l’umanesimo? Questione complessa, dalla risposta non univoca. Leggere “Approssimandosi ai limiti: dai Planetary Boundaries alle Ecological Minds. Argomentando intorno alle Culture della Sostenibilità”, saggio di Gianfranco Franz (del Dipartimento di Economia e Management, Università degli Studi di Ferrara), apparso recentemente su Argomenti – Rivista di economia, cultura e ricerca sociale, è un buon modo per sistemare efficacemente alcune idee sul tema.

L’autore spiega che il saggio indaga il “sostanziale fallimento di teorie e pratiche della sostenibilità, ricostruendo lo sviluppo della nozione stessa fino a sostenere la necessità di un approccio umanistico allo sviluppo sostenibile”. E’ opinione di Franz che “cultura umanistica, discipline sociali, educazione e ricerca” debbano “contribuire alla trasformazione dei correnti modelli sociali ed economici per vincere la battaglia per la sostenibilità e costruire un nuovo pensiero ecologico”. Non solo tecnica, dunque, per arrivare ad un assetto migliore della produzione e del vivere in comunità. Per dimostrare questo principio, Franz ripercorre prima quella che viene definita come “cronologia della sostenibilità” per arrivare poi al tema dell’incomunicabilità fra discipline tecniche e discipline umanistiche di fronte alla questione dello sviluppo sostenibile ed equilibrato (ma non solo). Poi Franz si concentra su quella che chiama “la retorica del what should we do?”, e cioè delle ricette su cosa si dovrebbe fare per “salvare il mondo”, per arrivare quindi a ragionare sul rapporto (anch’esso contrastato) fra cultura e misura e cioè fra qualità e quantità. E’ da questo punto che l’autore inizia ad analizzare il contributo delle discipline umanistiche ma anche del nuovo concetto di limite maturato nel dibattito sulla sostenibilità e sullo sviluppo che ha dato origine ai metodi legati allo studio delle “impronte” (ecologica e culturale prima di tutto) che ogni società può lasciare.

La ricerca di Gianfranco Franz ha un grande merito: aiuta a capire la complessità del tema della sostenibilità, di fronte alla quale ogni tentativo di semplificazione risulta essere vano e dannoso. Franz, quindi, non fornisce soluzioni e ricette definitive, ma aiuta a pensare guardando davvero a tutto il complesso degli studi su un tema che è culturale e tecnico allo stesso tempo: e lo fa accostando contributi di grande livello scientifico così come letterario (uno per tutti: Giacomo Leopardi).

Lettura non facile quella del testo proposto da Franz, ma certamente da provare.

Approssimandosi ai limiti: dai Planetary Boundaries alle Ecological Minds. Argomentando intorno alle Culture della Sostenibilità
Gianfranco Franz (Dipartimento di Economia e Management, Università degli Studi di Ferrara)
Argomenti – Rivista di economia, cultura e ricerca sociale, 13, 2019

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