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Pirelli: un “mondo” di house organ

L’internazionalità di un gruppo industriale si misura anche attraverso le sue parole. Quelle che giorno per giorno rivolge ai propri dipendenti: informazioni di servizio, notizie sull’andamento delle attività, reportage da altre realtà territoriali. Linguaggi e messaggi diversi, nel rispetto delle diversità e delle differenze per i lavoratori dei diversi Paesi. È la logica che ha ispirato la produzione degli house-organ Pirelli per oltre sessant’anni: la volontà di dotare ogni consociata estera del proprio specifico notiziario nasce infatti tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento, nel momento di massima espansione internazionale del Gruppo Pirelli dopo la prima “ondata” che – tra gli anni Dieci e gli anni Trenta – aveva visto nascere le consociate di Spagna, Inghilterra, Argentina, Brasile. Il capostipite degli house organ Pirelli è quello italiano: Fatti e Notizie vede la luce nel 1950: pochi fogli che danno informazioni sulla disponibilità per i dipendenti di cure mediche, di colonie marine per i figli, di sconti sull’acquisto di generi di prima necessità, auguri per le nuove famiglie “pirelliane”. E in mezzo, il “pezzo forte” dedicato di volta in volta a far conoscere a tutti i colleghi italiani varie realtà locali anche poco note ai più: il piccolo stabilimento che tratta prodotti chimici, la torre di raffreddamento cresciuta tra i vulcanizzatori di Bicocca, gli impermeabili prodotti dall’unità Azienda Arona. È un’Italia felice di uscire dalla Guerra quella ritratta dai primi Fatti e Notizie, un paese tutto da ricostruire. L’house organ italiano esiste tutt’ora: ha accompagnato negli anni generazioni e generazioni di dipendenti, seguendo passo passo l’evoluzione del welfare aziendale nell’arco di quasi sette decenni.

Attorno alla metà degli anni Cinquanta nascono l’argentino Pàginas e il brasiliano Noticias: la “criança”, la gioventù, è la protagonista assoluta delle pagine di questi house organ: giovani per cui è giusto costruire scuole, giovani che scoprono “dove lavora papà”, giovani che nello sport – il football, ovvio! – fanno grande la reputazione di Pirelli nel Nuovo Mondo. E anche nel caso di Noticias, bello l’impegno con cui si racconta ai colleghi di San Paolo di come sarà il futuro stabilimento di Campinas, o di come è la vita nelle piantagioni di gomma di Oriboca, o ancora di quanto la Pirelli Brasile si adoperi per “restaurare” il quartiere Pelourinho di Salvador de Bahia.

Nel 1960 sono inaugurate le consociate in Grecia e in Turchia, con i rispettivi house organ: Ta Nea, come l’omonimo quotidiano nazionale greco, è il giornale che di mese in mese fa conoscere ai “nuovi pirelliani” di Patrasso la realtà dei colleghi italiani, tedeschi, brasiliani. È un caso a sé stante quello del turco Pirelli, non un vero e proprio house organ quanto piuttosto un magazine ispirato all’italiana Pirelli, rivista che in quell’inizio anni Sessanta fa scuola tra le pubblicazioni aziendali aperte anche al grande pubblico delle edicole. Il giornale edito dalla Turk Pirelli è un vero e proprio rotocalco che tratta temi sociali, reportage turistici, racconti patinati sulle cantanti e le dive del cinema. Soprattutto italiane. Almeno un articolo è poi dedicato ogni mese alla figura del Padre della Patria Mustafa Kemal Atatürk.

Il tedesco Aktuell è specializzato nel trattare tecnologie e invenzioni innovative: anche le copertine riprendono rigorosi segni grafici che ricordano il disegno battistrada dei pneumatici. Più aperto ai temi della socialità – il pub aziendale, la nuova sede, le feste di Natale tra colleghi – è l’inglese World, che si avvale anche della collaborazione del “mago” del design editoriale Derek Forsyth.

E poi, arriva la globalizzazione dei primi Novanta. E con uno sguardo che abbraccia tutti i diversi mercati Pirelli nel mondo, anche la comunicazione interna assume una voce unica e da tutti condivisa. Con il periodico Pirelli World, nato nel 1993, il concetto di house organ assume una valenza globale e “transnazionale” che riconduce a una realtà produttiva coerente e unitaria: una Pirelli unica per un mondo complesso.

L’internazionalità di un gruppo industriale si misura anche attraverso le sue parole. Quelle che giorno per giorno rivolge ai propri dipendenti: informazioni di servizio, notizie sull’andamento delle attività, reportage da altre realtà territoriali. Linguaggi e messaggi diversi, nel rispetto delle diversità e delle differenze per i lavoratori dei diversi Paesi. È la logica che ha ispirato la produzione degli house-organ Pirelli per oltre sessant’anni: la volontà di dotare ogni consociata estera del proprio specifico notiziario nasce infatti tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento, nel momento di massima espansione internazionale del Gruppo Pirelli dopo la prima “ondata” che – tra gli anni Dieci e gli anni Trenta – aveva visto nascere le consociate di Spagna, Inghilterra, Argentina, Brasile. Il capostipite degli house organ Pirelli è quello italiano: Fatti e Notizie vede la luce nel 1950: pochi fogli che danno informazioni sulla disponibilità per i dipendenti di cure mediche, di colonie marine per i figli, di sconti sull’acquisto di generi di prima necessità, auguri per le nuove famiglie “pirelliane”. E in mezzo, il “pezzo forte” dedicato di volta in volta a far conoscere a tutti i colleghi italiani varie realtà locali anche poco note ai più: il piccolo stabilimento che tratta prodotti chimici, la torre di raffreddamento cresciuta tra i vulcanizzatori di Bicocca, gli impermeabili prodotti dall’unità Azienda Arona. È un’Italia felice di uscire dalla Guerra quella ritratta dai primi Fatti e Notizie, un paese tutto da ricostruire. L’house organ italiano esiste tutt’ora: ha accompagnato negli anni generazioni e generazioni di dipendenti, seguendo passo passo l’evoluzione del welfare aziendale nell’arco di quasi sette decenni.

Attorno alla metà degli anni Cinquanta nascono l’argentino Pàginas e il brasiliano Noticias: la “criança”, la gioventù, è la protagonista assoluta delle pagine di questi house organ: giovani per cui è giusto costruire scuole, giovani che scoprono “dove lavora papà”, giovani che nello sport – il football, ovvio! – fanno grande la reputazione di Pirelli nel Nuovo Mondo. E anche nel caso di Noticias, bello l’impegno con cui si racconta ai colleghi di San Paolo di come sarà il futuro stabilimento di Campinas, o di come è la vita nelle piantagioni di gomma di Oriboca, o ancora di quanto la Pirelli Brasile si adoperi per “restaurare” il quartiere Pelourinho di Salvador de Bahia.

Nel 1960 sono inaugurate le consociate in Grecia e in Turchia, con i rispettivi house organ: Ta Nea, come l’omonimo quotidiano nazionale greco, è il giornale che di mese in mese fa conoscere ai “nuovi pirelliani” di Patrasso la realtà dei colleghi italiani, tedeschi, brasiliani. È un caso a sé stante quello del turco Pirelli, non un vero e proprio house organ quanto piuttosto un magazine ispirato all’italiana Pirelli, rivista che in quell’inizio anni Sessanta fa scuola tra le pubblicazioni aziendali aperte anche al grande pubblico delle edicole. Il giornale edito dalla Turk Pirelli è un vero e proprio rotocalco che tratta temi sociali, reportage turistici, racconti patinati sulle cantanti e le dive del cinema. Soprattutto italiane. Almeno un articolo è poi dedicato ogni mese alla figura del Padre della Patria Mustafa Kemal Atatürk.

Il tedesco Aktuell è specializzato nel trattare tecnologie e invenzioni innovative: anche le copertine riprendono rigorosi segni grafici che ricordano il disegno battistrada dei pneumatici. Più aperto ai temi della socialità – il pub aziendale, la nuova sede, le feste di Natale tra colleghi – è l’inglese World, che si avvale anche della collaborazione del “mago” del design editoriale Derek Forsyth.

E poi, arriva la globalizzazione dei primi Novanta. E con uno sguardo che abbraccia tutti i diversi mercati Pirelli nel mondo, anche la comunicazione interna assume una voce unica e da tutti condivisa. Con il periodico Pirelli World, nato nel 1993, il concetto di house organ assume una valenza globale e “transnazionale” che riconduce a una realtà produttiva coerente e unitaria: una Pirelli unica per un mondo complesso.

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