Nuova cultura del territorio fra impresa, ambiente e società
Una ricerca pubblicata da EWT. Eco Web Town fornisce un esempio interessante di lettura “globale” di un’area complessa
Impresa e territorio sono una cosa sola. Luoghi della produzione e luoghi del consumo, di fatto, sono componenti di un tutt’uno che non può essere scisso nelle sue parti senza incorrere in approssimazioni spesso fuorvianti.
Per questo i tentativi di leggere la realtà vista nella sua interezza sono sempre importanti e utili. E’ il caso di “Scenari di recupero e manutenzione per il paesaggio produttivo” studio scritto a più mani che cerca di coniugare l’urbanistica con la pianificazione territoriale e la conservazione del paesaggio in un’area complessa come quella di Torre Annunziata nella quale convivono elementi di grande criticità sociale e paesaggistica con altri di forte insediamento produttivo come l’industria della pasta.
L’indagine deriva dall’esperienza di ricerca del Laboratorio Riuso Riqualificazione e Manutenzione (LRRM) nell’ambito del progetto “La difesa del paesaggio tra conservazione e trasformazione. Economia e bellezza per uno sviluppo sostenibile” ed è stata condotta Paolo F. Biancamano, Donatella Diano e Maria R. Pinto del Dipartimento di Architettura dell’Università di Napoli “Federico II”. Il tema è di quelli classici: il riequilibrio delle relazioni tra spazio fisico, comunità insediata ed economie.
La ricerca quindi prende in considerazione prima gli aspetti teorici del tema territorio-paesaggio, per poi passare alla comprensione del caso specifico di Torre Annunziata del quale vengono studiati gli aspetti ambientali, quelli relativi all’innovazione tecnologica, quelli concernenti la popolazione e le pressioni sociali derivanti, i temi dell’economia e della produzione. Tutto per arrivare ad una analisi complessiva della “vulnerabilità” dell’area di Torre Annunziata.
Scrivono alla fine gli autori: “La sfida prioritaria affrontata dalla ricerca è stata quella di delineare scenari di recupero e manutenzione per antichi contesti produttivi che superino l’orizzonte dello sviluppo legato alla sola crescita economica. L’obiettivo è promuovere un riequilibrio dei sistemi insediativi, basato sulla consapevolezza di valorizzare risorse che, nel passato, hanno coniugato utilità e bellezza”. Cultura del territorio rinnovata, dunque, accanto al recupero di una cultura d’impresa e della tecnologia che possono aiutarsi a vicenda, puntando anche ad una rinascita sociale che sia d’esempio per altre aree.
Il lavoro di Biancamano,Diano e Pinto non è sempre facile da leggere (anche se contiene schemi e immagini molto utili alla comprensione del testo), ma è certamente un buon strumento di comprensione di una particolare realtà.
Scenari di recupero e manutenzione per il paesaggio produttivo
Paolo Franco Biancamano, Donatella Diano, Maria Rita Pinto
EWT. Eco Web Town
Edizioni SUT – Sustainable Urban Transformation, Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara
13, 2017
Una ricerca pubblicata da EWT. Eco Web Town fornisce un esempio interessante di lettura “globale” di un’area complessa
Impresa e territorio sono una cosa sola. Luoghi della produzione e luoghi del consumo, di fatto, sono componenti di un tutt’uno che non può essere scisso nelle sue parti senza incorrere in approssimazioni spesso fuorvianti.
Per questo i tentativi di leggere la realtà vista nella sua interezza sono sempre importanti e utili. E’ il caso di “Scenari di recupero e manutenzione per il paesaggio produttivo” studio scritto a più mani che cerca di coniugare l’urbanistica con la pianificazione territoriale e la conservazione del paesaggio in un’area complessa come quella di Torre Annunziata nella quale convivono elementi di grande criticità sociale e paesaggistica con altri di forte insediamento produttivo come l’industria della pasta.
L’indagine deriva dall’esperienza di ricerca del Laboratorio Riuso Riqualificazione e Manutenzione (LRRM) nell’ambito del progetto “La difesa del paesaggio tra conservazione e trasformazione. Economia e bellezza per uno sviluppo sostenibile” ed è stata condotta Paolo F. Biancamano, Donatella Diano e Maria R. Pinto del Dipartimento di Architettura dell’Università di Napoli “Federico II”. Il tema è di quelli classici: il riequilibrio delle relazioni tra spazio fisico, comunità insediata ed economie.
La ricerca quindi prende in considerazione prima gli aspetti teorici del tema territorio-paesaggio, per poi passare alla comprensione del caso specifico di Torre Annunziata del quale vengono studiati gli aspetti ambientali, quelli relativi all’innovazione tecnologica, quelli concernenti la popolazione e le pressioni sociali derivanti, i temi dell’economia e della produzione. Tutto per arrivare ad una analisi complessiva della “vulnerabilità” dell’area di Torre Annunziata.
Scrivono alla fine gli autori: “La sfida prioritaria affrontata dalla ricerca è stata quella di delineare scenari di recupero e manutenzione per antichi contesti produttivi che superino l’orizzonte dello sviluppo legato alla sola crescita economica. L’obiettivo è promuovere un riequilibrio dei sistemi insediativi, basato sulla consapevolezza di valorizzare risorse che, nel passato, hanno coniugato utilità e bellezza”. Cultura del territorio rinnovata, dunque, accanto al recupero di una cultura d’impresa e della tecnologia che possono aiutarsi a vicenda, puntando anche ad una rinascita sociale che sia d’esempio per altre aree.
Il lavoro di Biancamano,Diano e Pinto non è sempre facile da leggere (anche se contiene schemi e immagini molto utili alla comprensione del testo), ma è certamente un buon strumento di comprensione di una particolare realtà.
Scenari di recupero e manutenzione per il paesaggio produttivo
Paolo Franco Biancamano, Donatella Diano, Maria Rita Pinto
EWT. Eco Web Town
Edizioni SUT – Sustainable Urban Transformation, Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara
13, 2017