Diversity Management come buona cultura del produrre
Una tesi discussa all’Università di Genova pone in rilievo i passi avanti compiuti ma anche il cammino ancora da fare
Valorizzare e rispettare chi lavora nelle imprese. Assunto importante e fondamentale, quasi scontato, che, in realtà, non sempre viene applicato come dovrebbe. Questione di cultura prima che di gestione. Questione ormai imprescindibile per ogni organizzazione della produzione, tanto da aver fatto nascere un particolare approccio. Il Diversity Management è ormai bagaglio obbligatorio per ogni buona cultura del produrre, ma è ancora un bagaglio che non tutti si portano dietro.
Erica Rovina, con la sua tesi discussa presso la Scuola di Scienze Sociali dell’Università di Genova, affronta il tema guardandolo da più punti di vista. “Diversity Management nelle imprese: una visione strategica” – questo il titolo della ricerca – ha l’obiettivo di analizzare quelle che sono le cause, le sfide e le opportunità del Diversity Management, come viene spiegato nelle prima pagine del lavoro, andandosi a concentrare su alcune forme di discriminazione, tra cui quelle razziali, di genere e culturali.
Erica Rovina mette a fuoco prima i tratti fondamentali del Diversity Management inteso come strategia essenziale per le organizzazioni, che ha l’obiettivo di valorizzare le differenze individuali oltre che promuovere ambienti di lavoro inclusivi e competitivi. Per questo motivo, nella tesi viene esplorato anche l’insieme delle attuali regole che normano queste pratiche non solo in Italia e in Europa ma anche negli USA. Successivamente la ricerca cerca di mettere in luce il livello di applicazione reale delle regole nelle diverse imprese e quindi le difficoltà ancora da risolvere. La teoria viene poi confrontata con la pratica attraverso un caso studio, quello di Cirfood, azienda che si occupa della ristorazione collettiva e commerciale.
Il quadro che emerge è complesso e variegato. La reale applicazione delle indicazioni del Diversity Management passa infatti dal semplice rispetto delle regole di legge ad iniziative di marketing a vere azioni di strategia per il coinvolgimento e la valorizzazione di chi lavora in azienda. Ed è un lungo cammino quello che appare ancora da compiere.
Diversity Management nelle imprese: una visione strategica
Erica Rovina
Tesi, Università degli Studi di Genova, Scuola di Scienze Sociali, Dipartimento di Economia Corso di Laurea Magistrale in Management, 2025
Una tesi discussa all’Università di Genova pone in rilievo i passi avanti compiuti ma anche il cammino ancora da fare
Valorizzare e rispettare chi lavora nelle imprese. Assunto importante e fondamentale, quasi scontato, che, in realtà, non sempre viene applicato come dovrebbe. Questione di cultura prima che di gestione. Questione ormai imprescindibile per ogni organizzazione della produzione, tanto da aver fatto nascere un particolare approccio. Il Diversity Management è ormai bagaglio obbligatorio per ogni buona cultura del produrre, ma è ancora un bagaglio che non tutti si portano dietro.
Erica Rovina, con la sua tesi discussa presso la Scuola di Scienze Sociali dell’Università di Genova, affronta il tema guardandolo da più punti di vista. “Diversity Management nelle imprese: una visione strategica” – questo il titolo della ricerca – ha l’obiettivo di analizzare quelle che sono le cause, le sfide e le opportunità del Diversity Management, come viene spiegato nelle prima pagine del lavoro, andandosi a concentrare su alcune forme di discriminazione, tra cui quelle razziali, di genere e culturali.
Erica Rovina mette a fuoco prima i tratti fondamentali del Diversity Management inteso come strategia essenziale per le organizzazioni, che ha l’obiettivo di valorizzare le differenze individuali oltre che promuovere ambienti di lavoro inclusivi e competitivi. Per questo motivo, nella tesi viene esplorato anche l’insieme delle attuali regole che normano queste pratiche non solo in Italia e in Europa ma anche negli USA. Successivamente la ricerca cerca di mettere in luce il livello di applicazione reale delle regole nelle diverse imprese e quindi le difficoltà ancora da risolvere. La teoria viene poi confrontata con la pratica attraverso un caso studio, quello di Cirfood, azienda che si occupa della ristorazione collettiva e commerciale.
Il quadro che emerge è complesso e variegato. La reale applicazione delle indicazioni del Diversity Management passa infatti dal semplice rispetto delle regole di legge ad iniziative di marketing a vere azioni di strategia per il coinvolgimento e la valorizzazione di chi lavora in azienda. Ed è un lungo cammino quello che appare ancora da compiere.
Diversity Management nelle imprese: una visione strategica
Erica Rovina
Tesi, Università degli Studi di Genova, Scuola di Scienze Sociali, Dipartimento di Economia Corso di Laurea Magistrale in Management, 2025