La cultura d’impresa olivettiana
Un saggio ripercorre l’esperienza di Ivrea guardando ai “nativi digitali”
Olivetti oltre Olivetti. E cioè il messaggio e l’eredità lasciati da Adriano Olivetti che, oggi, vengono rilanciati dagli strumenti digitali e dal web. Un modo inconsueto di guardare a quella particolare espressione della cultura d’impresa costituita dall’azienda di Ivrea e dal modo con il quale è stata gestita da Adriano Olivetti nel corso della sua vita di uomo e di imprenditore.
“La cultura olivettiana negli anni della grande digitalizzazione”, saggio di Galileo Dallolio contenuto nel libro “Olivetti: una complessità virtuosa” a cura di Lorenzo Capineri, cerca di mettere in fila i tratti più significativi dei testi e degli interventi dell’industriale che possono essere ritrovati nel web. Un modo per costruire una sorta di “scaletta-promemoria” utile per favorire un dialogo con i “nativi digitali”. Ritrovare, in altri termini, Olivetti nel web per far conoscere esperienza e messaggio di Adriano ai giovani.
Nelle pagine della ricerca di Dallolio sono così alcuni dei passi più significativi del percorso olivettiano: gli inizi negli anni Trenta, il Movimento di Comunità tra gli anni Quaranta e gli anni Sessanta, le numerose attività culturali che hanno fatto da cornice alla produzione di fabbrica.
L’autore individua quattro ipotesi per “ridurre” la complessità olivettiana ad qualcosa di accessibile per i giovani. Prima di tutto l’individuazione di “temi olivettiani” da analizzare approfondire attraverso il web, poi i focus su personalità e strutture olivettiane che possano funzionare da paradigmi significativi della cultura d’impresa presente ad Ivrea, successivamente l’esperienza di ricerca digitale di temi legati alla Olivetti (dalla pianificazione urbanistica alle tecnologie informatiche) e, infine, il ricorso a “liste” di argomenti che nel web possono essere reperiti sempre su Olivetti e le sue fabbriche (proprio sfruttando questa tecnica, l’indagine di Dallolio presenta una lista temporale che sintetizza bene i passi di tutta l’esperienza industriale eporediese).
L’indagine di Galileo Dallolio è davvero un modo diverso dal solito di riproporre i capisaldi del modo di fare impresa di Adriano Olivetti.
La cultura olivettiana negli anni della grande digitalizzazione
Galileo Dallolio
In Lorenzo Capineri (edited by), “Olivetti: una complessità virtuosa”,
- 43-79, Firenze University Press, 2024.
Un saggio ripercorre l’esperienza di Ivrea guardando ai “nativi digitali”
Olivetti oltre Olivetti. E cioè il messaggio e l’eredità lasciati da Adriano Olivetti che, oggi, vengono rilanciati dagli strumenti digitali e dal web. Un modo inconsueto di guardare a quella particolare espressione della cultura d’impresa costituita dall’azienda di Ivrea e dal modo con il quale è stata gestita da Adriano Olivetti nel corso della sua vita di uomo e di imprenditore.
“La cultura olivettiana negli anni della grande digitalizzazione”, saggio di Galileo Dallolio contenuto nel libro “Olivetti: una complessità virtuosa” a cura di Lorenzo Capineri, cerca di mettere in fila i tratti più significativi dei testi e degli interventi dell’industriale che possono essere ritrovati nel web. Un modo per costruire una sorta di “scaletta-promemoria” utile per favorire un dialogo con i “nativi digitali”. Ritrovare, in altri termini, Olivetti nel web per far conoscere esperienza e messaggio di Adriano ai giovani.
Nelle pagine della ricerca di Dallolio sono così alcuni dei passi più significativi del percorso olivettiano: gli inizi negli anni Trenta, il Movimento di Comunità tra gli anni Quaranta e gli anni Sessanta, le numerose attività culturali che hanno fatto da cornice alla produzione di fabbrica.
L’autore individua quattro ipotesi per “ridurre” la complessità olivettiana ad qualcosa di accessibile per i giovani. Prima di tutto l’individuazione di “temi olivettiani” da analizzare approfondire attraverso il web, poi i focus su personalità e strutture olivettiane che possano funzionare da paradigmi significativi della cultura d’impresa presente ad Ivrea, successivamente l’esperienza di ricerca digitale di temi legati alla Olivetti (dalla pianificazione urbanistica alle tecnologie informatiche) e, infine, il ricorso a “liste” di argomenti che nel web possono essere reperiti sempre su Olivetti e le sue fabbriche (proprio sfruttando questa tecnica, l’indagine di Dallolio presenta una lista temporale che sintetizza bene i passi di tutta l’esperienza industriale eporediese).
L’indagine di Galileo Dallolio è davvero un modo diverso dal solito di riproporre i capisaldi del modo di fare impresa di Adriano Olivetti.
La cultura olivettiana negli anni della grande digitalizzazione
Galileo Dallolio
In Lorenzo Capineri (edited by), “Olivetti: una complessità virtuosa”,
- 43-79, Firenze University Press, 2024.