Smartness, nuovi territori e nuove organizzazioni
In una tesi la sintesi dei concetti e delle applicazioni dell’approccio smart
Smartness. Ovvero un modo di intendere lo sviluppo urbano e dei territori che sia espressione di un equilibrio complesso tra esigenze ambientali, di sostenibilità, resilienza, adattabilità, economicità, produttività e vivibilità. Smart City, quindi, ma oggi anche Smart Land e Smart Community, animate da un dialogo continuo tra istanze differenti, che si integrano, si valorizzano a vicenda, si confrontano per dare vita a qualcosa ogni volta di diverso e migliore. Concetto e realtà sicuramente complessi, quelli legati allo smartness, che devono essere ben compresi per trovare realizzazioni adeguate. Leggere “Smart City e Smart Land: politiche locali per uno sviluppo sostenibile” – ricerca di Matteo Paccagnella discussa presso l’Università degli studi di Padova – aiuta a comprendere qualcosa di più di tutto questo.
Paccagnella parte dalla considerazione che in Europa, attualmente, tre quarti della cittadinanza risiede in aree urbane e si stima che entro il 2050 le città ospiteranno l’85% dell’intera popolazione europea. È da questi numeri che emerge la necessità di ripensare i luoghi in maniera “intelligente” e sostenibile; tenendo anche conto contemporaneamente della necessità di riorganizzare i territori superando “l’architettura amministrativa fatta di confini ormai incapaci di contenere le conseguenze di fenomeni che hanno portata globale”.
Una prospettiva che, secondo Paccagnella, deve riguardare tutti – cittadini, enti locali, imprese, associazioni e centri di ricerca – nei rispettivi ruoli e che implica anche un cambio di passo nella cultura del vivere civile così come in quella d’impresa.
Il lavoro di Matteo Paccagnella cerca di mettere ordine nel patrimonio di conoscenza accumulato fino ad oggi sul tema. Partendo da un concetto: lo smartness è di fatto un “nuovo Rinascimento” fatto di elementi sociali, economici e di governo che devono essere ripensati. La ricerca, dopo aver fissato i concetti di base, si occupa di approfondire il passaggio da Smart City a Smart Land e si chiude con l’analisi di due casi studio: Bologna e Torino.
Smart City e Smart Land: politiche locali per uno sviluppo sostenibile
Matteo Paccagnella
Tesi, Università degli Studi di Padova, Dipartimento di scienze politiche, giuridiche e studi internazionali, Corso di laurea triennale in Scienze Politiche, Relazioni Internazionali e Diritti Umani, 2024
In una tesi la sintesi dei concetti e delle applicazioni dell’approccio smart
Smartness. Ovvero un modo di intendere lo sviluppo urbano e dei territori che sia espressione di un equilibrio complesso tra esigenze ambientali, di sostenibilità, resilienza, adattabilità, economicità, produttività e vivibilità. Smart City, quindi, ma oggi anche Smart Land e Smart Community, animate da un dialogo continuo tra istanze differenti, che si integrano, si valorizzano a vicenda, si confrontano per dare vita a qualcosa ogni volta di diverso e migliore. Concetto e realtà sicuramente complessi, quelli legati allo smartness, che devono essere ben compresi per trovare realizzazioni adeguate. Leggere “Smart City e Smart Land: politiche locali per uno sviluppo sostenibile” – ricerca di Matteo Paccagnella discussa presso l’Università degli studi di Padova – aiuta a comprendere qualcosa di più di tutto questo.
Paccagnella parte dalla considerazione che in Europa, attualmente, tre quarti della cittadinanza risiede in aree urbane e si stima che entro il 2050 le città ospiteranno l’85% dell’intera popolazione europea. È da questi numeri che emerge la necessità di ripensare i luoghi in maniera “intelligente” e sostenibile; tenendo anche conto contemporaneamente della necessità di riorganizzare i territori superando “l’architettura amministrativa fatta di confini ormai incapaci di contenere le conseguenze di fenomeni che hanno portata globale”.
Una prospettiva che, secondo Paccagnella, deve riguardare tutti – cittadini, enti locali, imprese, associazioni e centri di ricerca – nei rispettivi ruoli e che implica anche un cambio di passo nella cultura del vivere civile così come in quella d’impresa.
Il lavoro di Matteo Paccagnella cerca di mettere ordine nel patrimonio di conoscenza accumulato fino ad oggi sul tema. Partendo da un concetto: lo smartness è di fatto un “nuovo Rinascimento” fatto di elementi sociali, economici e di governo che devono essere ripensati. La ricerca, dopo aver fissato i concetti di base, si occupa di approfondire il passaggio da Smart City a Smart Land e si chiude con l’analisi di due casi studio: Bologna e Torino.
Smart City e Smart Land: politiche locali per uno sviluppo sostenibile
Matteo Paccagnella
Tesi, Università degli Studi di Padova, Dipartimento di scienze politiche, giuridiche e studi internazionali, Corso di laurea triennale in Scienze Politiche, Relazioni Internazionali e Diritti Umani, 2024