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Biblioteca in fabbrica: l’esperienza di Settimo Torinese e le idee degli editori

I libri. In fabbrica. Cultura e lavoro. Ma anche cultura del lavoro. E quell’insieme di passioni e competenze che fanno, d’una impresa industriale, d’una fabbrica appunto, molto più d’un luogo in cui si combinano produzioni, tecnologie, capitali di vario tipo (a cominciare dal capitale umano e dal capitale sociale). Una comunità, piuttosto. Anche conflittuale, per certi aspetti. Un posto vivo, comunque, in cui convergono saperi, diritti e doveri, inclusione, cittadinanza. Questioni di cui parlano i libri. E che i buoni libri aiutano a capire meglio.

E’ dunque una buona notizia quella dell’inaugurazione, martedì 22, della biblioteca aziendale al Polo Industriale Pirelli di Settimo Torinese, in collaborazione con il Comune, nell’ambito del progetto “Archimede fuori di sé” e con il circolo aziendale dello stabilimento.

Una biblioteca aziendale esisteva già, in una grande stanza comune della “spina”, la struttura di servizi e laboratori progettata da Renzo Piano, come raccordo tra i due stabilimenti produttivi: un migliaio di volumi, gestione da parte di volontari tra i dipendenti, una buona frequentazione, un servizi di stimolo alla lettura e di condivisione di buoni libri.

Adesso l’iniziativa si allarga. E i dipendenti Pirelli potranno avere a disposizione i 110mila volumi, 220 riviste, 14 quotidiani, 4500 film e documentari in Dvd, 4mila Cd musicali e 400 audiolibri, insomma tutto il ricco patrimonio della biblioteca comunale Archimede, che si aggiunge all’ancor più ampio patrimonio dello Sbam, il “sistema bibliotecario dell’area metropolitana torinese” (11milioni di libri, rintracciabili e prenotabili in base al catalogo ErasmoNet).

Molto da leggere, insomma. E facilmente. Il servizio della biblioteca aziendale consente agli iscritti al Cral Pirelli (il circolo aziendale, appunto) di ritirare e restituire libri, Cd e Dvd nella biblioteca più comoda, compresa quella della fabbrica. Sostiene il vicesindaco di Settimo Torinese Elena Piastra: “Il progetto Archimede fuori di sé si arricchisce così di un nuovo importante tassello. Dopo le piccole biblioteche aperte negli anni scorsi all’ospedale Civico e presso lo stabilimento de L’Oréal, ecco la nuova biblioteca nel polo industriale di Settimo, la prima biblioteca privata inserita nello Sbam. E ringraziamo lo stabilimento Pirelli per aver reso possibile questa novità assoluta e altamente innovativa”.

Settimo con Pirelli e L’Oréal come battistrada di una maggiore e diffusione del libro, insomma. E fabbriche concepite come comunità in cui appunto la lettura fa da canale di comunicazione, confronto, relazioni positive che partono dal lavorare insieme e vanno oltre. Esperienze da fare crescere.

Una carta da giocare, probabilmente, anche in occasione dell’iniziativa “Io leggo perché” in programma per il prossimo novembre e organizzata dall’Aie, l’Associazione degli editori. L’idea, di cui sta discutendo anche il Gruppo Cultura di Confindustria, per la “Settimana della cultura d’impresa”, è quella di creare una relazione positiva tra biblioteche comunali, biblioteche aziendali e biblioteche scolastiche, un circuito virtuoso attivo di lettura e partecipazione. Biblioteca come “servizio pubblico”. E fabbriche considerate luoghi speciali in cui si fa cultura, la si produce, la si vive insieme. Come i buoni libri raccontano.

I libri. In fabbrica. Cultura e lavoro. Ma anche cultura del lavoro. E quell’insieme di passioni e competenze che fanno, d’una impresa industriale, d’una fabbrica appunto, molto più d’un luogo in cui si combinano produzioni, tecnologie, capitali di vario tipo (a cominciare dal capitale umano e dal capitale sociale). Una comunità, piuttosto. Anche conflittuale, per certi aspetti. Un posto vivo, comunque, in cui convergono saperi, diritti e doveri, inclusione, cittadinanza. Questioni di cui parlano i libri. E che i buoni libri aiutano a capire meglio.

E’ dunque una buona notizia quella dell’inaugurazione, martedì 22, della biblioteca aziendale al Polo Industriale Pirelli di Settimo Torinese, in collaborazione con il Comune, nell’ambito del progetto “Archimede fuori di sé” e con il circolo aziendale dello stabilimento.

Una biblioteca aziendale esisteva già, in una grande stanza comune della “spina”, la struttura di servizi e laboratori progettata da Renzo Piano, come raccordo tra i due stabilimenti produttivi: un migliaio di volumi, gestione da parte di volontari tra i dipendenti, una buona frequentazione, un servizi di stimolo alla lettura e di condivisione di buoni libri.

Adesso l’iniziativa si allarga. E i dipendenti Pirelli potranno avere a disposizione i 110mila volumi, 220 riviste, 14 quotidiani, 4500 film e documentari in Dvd, 4mila Cd musicali e 400 audiolibri, insomma tutto il ricco patrimonio della biblioteca comunale Archimede, che si aggiunge all’ancor più ampio patrimonio dello Sbam, il “sistema bibliotecario dell’area metropolitana torinese” (11milioni di libri, rintracciabili e prenotabili in base al catalogo ErasmoNet).

Molto da leggere, insomma. E facilmente. Il servizio della biblioteca aziendale consente agli iscritti al Cral Pirelli (il circolo aziendale, appunto) di ritirare e restituire libri, Cd e Dvd nella biblioteca più comoda, compresa quella della fabbrica. Sostiene il vicesindaco di Settimo Torinese Elena Piastra: “Il progetto Archimede fuori di sé si arricchisce così di un nuovo importante tassello. Dopo le piccole biblioteche aperte negli anni scorsi all’ospedale Civico e presso lo stabilimento de L’Oréal, ecco la nuova biblioteca nel polo industriale di Settimo, la prima biblioteca privata inserita nello Sbam. E ringraziamo lo stabilimento Pirelli per aver reso possibile questa novità assoluta e altamente innovativa”.

Settimo con Pirelli e L’Oréal come battistrada di una maggiore e diffusione del libro, insomma. E fabbriche concepite come comunità in cui appunto la lettura fa da canale di comunicazione, confronto, relazioni positive che partono dal lavorare insieme e vanno oltre. Esperienze da fare crescere.

Una carta da giocare, probabilmente, anche in occasione dell’iniziativa “Io leggo perché” in programma per il prossimo novembre e organizzata dall’Aie, l’Associazione degli editori. L’idea, di cui sta discutendo anche il Gruppo Cultura di Confindustria, per la “Settimana della cultura d’impresa”, è quella di creare una relazione positiva tra biblioteche comunali, biblioteche aziendali e biblioteche scolastiche, un circuito virtuoso attivo di lettura e partecipazione. Biblioteca come “servizio pubblico”. E fabbriche considerate luoghi speciali in cui si fa cultura, la si produce, la si vive insieme. Come i buoni libri raccontano.

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