Lavoro e ozio, tra cultura d’impresa e organizzazione sociale
Pubblicato un affresco storico e sociale su due concetti e modalità di vita che permangono da sempre nell’uomo
Lavorare e non oziare. Impegnarsi nella produzione per il benessere materiale prima di tutto, ma prima ancora solo per sopravvivere e poi per vivere dignitosamente. Ozio come attività per pochi eletti e poi per “sfaccendati”. Pressoché da sempre lavoro e ozio hanno rappresentato i due estremi di un atteggiamento mentale prima ancora che pratico. Ed è attorno al lavoro e all’ozio che si dipana una lunga serie di indagini e interventi contenuta nel libro “Idee di lavoro e di ozio per la nostra civiltà” pubblicato da poco a cura di Giovanni Mari, Francesco Ammannati, Stefano Brogi, Tiziana Faitini, Arianna Fermani, Francesco Seghezzi e Annalisa Tonarelli.
Il libro è una raccolta di idee ed analisi che finisce per costituire un lungo viaggio nel passato e nel presente dei concetti di lavoro e di ozio: una sorta di affresco a più colori che rappresenta, di fatto, una porzione importante della vita dell’uomo in ogni tempo e luogo.
Il volume prende avvio da una sintesi generale dell’argomento che cerca di mettere insieme i concetti del lavoro (individuale e sociale) con il significato stesso del lavorare, dando così un senso a tutta l’opera. In un primo tomo, inizia quindi un viaggio lungo la storia: prima il lavoro servile e l’ozio intellettuale dell’età antica, poi lavoro e ozio nella Bibbia, poi il lavoro all’epoca delle arti meccaniche fino al Settecento dell’Enciclopedia, quindi il lavoro nell’età industriale e il delinearsi – solo allora – del concetto e della pratica del tempo libero. In un secondo tomo, l’indagine prosegue con la messa a fuoco del “lavoro fordista” e delle conseguenze della digitalizzazione con il ritorno, come nell’età antica, dell’ozio e della sua ricerca. Il “viaggio” tra questi due concetti, continua poi con un approfondimento dedicato all’Italia.
Il libro curato da Giovanni Mari e dai suoi collaboratori non è solo una importante raccolta di saggi di ricerca, ma davvero un viaggio da percorrere più volte tra due modi e approcci diversi di intendere la vita e la produzione.
Idee di lavoro e di ozio per la nostra civiltà
Giovanni Mari, Francesco Ammannati, Stefano Brogi, Tiziana Faitini, Arianna Fermani, Francesco Seghezzi, Annalisa Tonarelli (a cura di)
Firenze University Press, 2024
Pubblicato un affresco storico e sociale su due concetti e modalità di vita che permangono da sempre nell’uomo
Lavorare e non oziare. Impegnarsi nella produzione per il benessere materiale prima di tutto, ma prima ancora solo per sopravvivere e poi per vivere dignitosamente. Ozio come attività per pochi eletti e poi per “sfaccendati”. Pressoché da sempre lavoro e ozio hanno rappresentato i due estremi di un atteggiamento mentale prima ancora che pratico. Ed è attorno al lavoro e all’ozio che si dipana una lunga serie di indagini e interventi contenuta nel libro “Idee di lavoro e di ozio per la nostra civiltà” pubblicato da poco a cura di Giovanni Mari, Francesco Ammannati, Stefano Brogi, Tiziana Faitini, Arianna Fermani, Francesco Seghezzi e Annalisa Tonarelli.
Il libro è una raccolta di idee ed analisi che finisce per costituire un lungo viaggio nel passato e nel presente dei concetti di lavoro e di ozio: una sorta di affresco a più colori che rappresenta, di fatto, una porzione importante della vita dell’uomo in ogni tempo e luogo.
Il volume prende avvio da una sintesi generale dell’argomento che cerca di mettere insieme i concetti del lavoro (individuale e sociale) con il significato stesso del lavorare, dando così un senso a tutta l’opera. In un primo tomo, inizia quindi un viaggio lungo la storia: prima il lavoro servile e l’ozio intellettuale dell’età antica, poi lavoro e ozio nella Bibbia, poi il lavoro all’epoca delle arti meccaniche fino al Settecento dell’Enciclopedia, quindi il lavoro nell’età industriale e il delinearsi – solo allora – del concetto e della pratica del tempo libero. In un secondo tomo, l’indagine prosegue con la messa a fuoco del “lavoro fordista” e delle conseguenze della digitalizzazione con il ritorno, come nell’età antica, dell’ozio e della sua ricerca. Il “viaggio” tra questi due concetti, continua poi con un approfondimento dedicato all’Italia.
Il libro curato da Giovanni Mari e dai suoi collaboratori non è solo una importante raccolta di saggi di ricerca, ma davvero un viaggio da percorrere più volte tra due modi e approcci diversi di intendere la vita e la produzione.
Idee di lavoro e di ozio per la nostra civiltà
Giovanni Mari, Francesco Ammannati, Stefano Brogi, Tiziana Faitini, Arianna Fermani, Francesco Seghezzi, Annalisa Tonarelli (a cura di)
Firenze University Press, 2024