Diventare imprenditori, dal dire al fare…
Fare impresa. Decisione importante, complessa, seria. Che richiede impegno e volontà. La propensione verso l’imprenditorialità è un segnale per comprendere un territorio così come un sistema economico e sociale. Pensare di “fare l’imprenditore” implica una cultura del produrre che accetta anche il rischio di produrre. È interessante allora leggere “L’attivazione imprenditoriale in Italia. Rapporto GEM 2024-2025” appena pubblicato (in open access) a cura di Alessandra Micozzi.
L’indagine GEM (Global Entrepreneurship Monitor) – un progetto USA/UK che ha origine nel 1999 e che oggi coinvolge più di 100 Paesi nel mondo – si pone come il principale strumento di studio dell’attività imprenditoriale, e un importante mezzo per orientare le politiche di sostegno e sviluppo all’imprenditoria.
L’indicazione che emerge dalla ricerca per il nostro Paese, è che circa la metà di quanti, in Italia, dichiarano di voler avviare un’attività imprenditoriale alla fine ci rinunciano. E, malgrado la ripresa degli ultimi anni, il nostro rimane fra i Paesi a più bassa propensione imprenditoriale.
Oltre al dato, la ricerca indica i motivi e gli strumenti utili per intervenire. C’è, emerge dal testo, un problema di tipo finanziario che assume crescente rilievo; ma c’è anche la necessità di avere appoggio agli obiettivi di sostenibilità economica, ambientale e sociale che la nuova impresa si deve porre. Il Rapporto GEM, però, va oltre e cerca di approfondire le cause – indicate in fattori soggettivi, fattori di contesto e culturali- che nel nostro Paese contribuiscono a spiegare la discrepanza osservata fra l’intenzione imprenditoriale e la sua effettiva traduzione nell’avvio di nuove imprese.
Viene sottolineato nelle pagine di sintesi dell’indagine come “per rimettere al centro la figura imprenditoriale occorre indagarne le motivazioni personali, gli ostacoli che incontra, le proiezioni di quanti ritengono di cimentarsi al riguardo”. E poi ancora viene rilevato come sia necessario lavorare “sul terreno che intreccia imprenditoria, cultura e territori”.
L’attivazione imprenditoriale in Italia. Rapporto GEM 2024-2025
Alessandra Micozzi (a cura di)
Franco Angeli, 2025


Fare impresa. Decisione importante, complessa, seria. Che richiede impegno e volontà. La propensione verso l’imprenditorialità è un segnale per comprendere un territorio così come un sistema economico e sociale. Pensare di “fare l’imprenditore” implica una cultura del produrre che accetta anche il rischio di produrre. È interessante allora leggere “L’attivazione imprenditoriale in Italia. Rapporto GEM 2024-2025” appena pubblicato (in open access) a cura di Alessandra Micozzi.
L’indagine GEM (Global Entrepreneurship Monitor) – un progetto USA/UK che ha origine nel 1999 e che oggi coinvolge più di 100 Paesi nel mondo – si pone come il principale strumento di studio dell’attività imprenditoriale, e un importante mezzo per orientare le politiche di sostegno e sviluppo all’imprenditoria.
L’indicazione che emerge dalla ricerca per il nostro Paese, è che circa la metà di quanti, in Italia, dichiarano di voler avviare un’attività imprenditoriale alla fine ci rinunciano. E, malgrado la ripresa degli ultimi anni, il nostro rimane fra i Paesi a più bassa propensione imprenditoriale.
Oltre al dato, la ricerca indica i motivi e gli strumenti utili per intervenire. C’è, emerge dal testo, un problema di tipo finanziario che assume crescente rilievo; ma c’è anche la necessità di avere appoggio agli obiettivi di sostenibilità economica, ambientale e sociale che la nuova impresa si deve porre. Il Rapporto GEM, però, va oltre e cerca di approfondire le cause – indicate in fattori soggettivi, fattori di contesto e culturali- che nel nostro Paese contribuiscono a spiegare la discrepanza osservata fra l’intenzione imprenditoriale e la sua effettiva traduzione nell’avvio di nuove imprese.
Viene sottolineato nelle pagine di sintesi dell’indagine come “per rimettere al centro la figura imprenditoriale occorre indagarne le motivazioni personali, gli ostacoli che incontra, le proiezioni di quanti ritengono di cimentarsi al riguardo”. E poi ancora viene rilevato come sia necessario lavorare “sul terreno che intreccia imprenditoria, cultura e territori”.
L’attivazione imprenditoriale in Italia. Rapporto GEM 2024-2025
Alessandra Micozzi (a cura di)
Franco Angeli, 2025