Fare (bene) impresa in un contesto complesso e composito
Il ruolo e la funzione della geopolitica nella gestione delle aziende
Complesso e composito. Può essere definito così il panorama – e soprattutto il sistema di relazioni – entro il quale le imprese oggi devono muoversi. Un contesto davvero nuovo per molti aspetti, che deve essere prima compreso e poi affrontato con grande attenzione. Anche con letture che possano fornire non un manuale d’istruzioni, ma un metodo di interpretazione della realtà funzionale alle migliori scelte da compiere. A questo serve leggere “Geopolitica per le imprese. Ripensare il business nei mercati post-globali” scritto da Marco Valigi (politologo, docente presso ESCP Business School e Università Cattolica).
Il libro prende le mosse da una considerazione: dal 2020 a oggi una serie di eventi internazionali impropriamente definiti di “geopolitica” hanno esercitato un impatto notevole sugli individui, le società e le attività economiche. Di fronte a una globalizzazione che ha assunto un aspetto a macchia di leopardo, nella quale interconnessione e divisioni coesistono, alimentano conflitti commerciali che sempre di più diventano identitari e in molti casi militari, gli “affari” sono diventati un’attività molto più complicata di quanto non lo fosse in passato. Un’attività che, come si diceva all’inizio, deve fare i conti con un panorama complesso e composito.
Si tratta di una condizione alla quale imprenditori e manager devono rispondere senza, in molti casi, avere un adeguato bagaglio di conoscenze. È sempre più richiesta, in altri termini, la capacità di percepire e interpretare segnali estranei al contesto delle imprese, della formazione di chi le guida, della stessa sensibilità di chi è coinvolto.
Da qui l’utilità del libro di Valigi che, prima di tutto, cerca di fare chiarezza sul legame tra business e geopolitica e quindi sull’utilità di tenere conto di quest’ultima nelle attività d’impresa. Il libro inizia con una definizione di cosa sia la geopolitica per passare subito a considerare il contesto internazionale come potenziale ambito di generazione di valore e quindi arrivare a considerare questa materia come elemento delle organizzazioni della produzione. Il libro, poi, passa a considerare alcuni elementi puntuali delle relazioni che devono instaurarsi: la formazione delle persone, la sensibilità al rischio, le dimensioni aziendali, la capacità di riuscire a “guardare oltre l’impresa”.
Scrive l’autore nelle ultime pagine del suo libro: “Pensare al proprio business in una prospettiva effettivamente connotata da un approccio geopolitico (…) e progettare un’organizzazione strutturata in modo adeguato ad agire nel contesto internazionalizzato di oggi, imporrà di andare alla ricerca delle risorse finanziarie per costruirla, del know-how teologico necessario a farla funzionare e, infine, del capitale umano adatto a governarla”.
Geopolitica per le imprese. Ripensare il business nei mercati post-globali
Marco Valigi
Egea, 2025


Il ruolo e la funzione della geopolitica nella gestione delle aziende
Complesso e composito. Può essere definito così il panorama – e soprattutto il sistema di relazioni – entro il quale le imprese oggi devono muoversi. Un contesto davvero nuovo per molti aspetti, che deve essere prima compreso e poi affrontato con grande attenzione. Anche con letture che possano fornire non un manuale d’istruzioni, ma un metodo di interpretazione della realtà funzionale alle migliori scelte da compiere. A questo serve leggere “Geopolitica per le imprese. Ripensare il business nei mercati post-globali” scritto da Marco Valigi (politologo, docente presso ESCP Business School e Università Cattolica).
Il libro prende le mosse da una considerazione: dal 2020 a oggi una serie di eventi internazionali impropriamente definiti di “geopolitica” hanno esercitato un impatto notevole sugli individui, le società e le attività economiche. Di fronte a una globalizzazione che ha assunto un aspetto a macchia di leopardo, nella quale interconnessione e divisioni coesistono, alimentano conflitti commerciali che sempre di più diventano identitari e in molti casi militari, gli “affari” sono diventati un’attività molto più complicata di quanto non lo fosse in passato. Un’attività che, come si diceva all’inizio, deve fare i conti con un panorama complesso e composito.
Si tratta di una condizione alla quale imprenditori e manager devono rispondere senza, in molti casi, avere un adeguato bagaglio di conoscenze. È sempre più richiesta, in altri termini, la capacità di percepire e interpretare segnali estranei al contesto delle imprese, della formazione di chi le guida, della stessa sensibilità di chi è coinvolto.
Da qui l’utilità del libro di Valigi che, prima di tutto, cerca di fare chiarezza sul legame tra business e geopolitica e quindi sull’utilità di tenere conto di quest’ultima nelle attività d’impresa. Il libro inizia con una definizione di cosa sia la geopolitica per passare subito a considerare il contesto internazionale come potenziale ambito di generazione di valore e quindi arrivare a considerare questa materia come elemento delle organizzazioni della produzione. Il libro, poi, passa a considerare alcuni elementi puntuali delle relazioni che devono instaurarsi: la formazione delle persone, la sensibilità al rischio, le dimensioni aziendali, la capacità di riuscire a “guardare oltre l’impresa”.
Scrive l’autore nelle ultime pagine del suo libro: “Pensare al proprio business in una prospettiva effettivamente connotata da un approccio geopolitico (…) e progettare un’organizzazione strutturata in modo adeguato ad agire nel contesto internazionalizzato di oggi, imporrà di andare alla ricerca delle risorse finanziarie per costruirla, del know-how teologico necessario a farla funzionare e, infine, del capitale umano adatto a governarla”.
Geopolitica per le imprese. Ripensare il business nei mercati post-globali
Marco Valigi
Egea, 2025