Italianità d’impresa
Le relazioni tra Italian sounding e gli altri concetti che qualificano le aziende italiane
Italianità. Ovvero – in molti campi d’attività – quell’eccellenza che rende pressoché uniche nel mondo le imprese italiane nel mondo. Concetto – quello dell’italianità – declinato in vario modo: dall’italian sounding al made in Italy. Spesso abusato, comunque molto usato, quello della rilevanza del paese di origine per il successo di mercato è certamente qualcosa che va compresa con attenzione nei suoi risvolti economici ma anche sociali e culturali.
Serve allora leggere “Effetto Country of Origin e Made in Italy” di Pierfelice Rosato – docente di economia e marketing presso l’Università di Bari – che cerca di chiarire con efficacia le relazioni tra origine del prodotto e la sua notorietà ed efficacia sul mercato.
Rosato parte da una constatazione: in un’epoca nella quale la globalizzazione continua a dispiegare i suoi effetti sui modelli di consumo, pur nelle recenti difficoltà associate ad una perenne instabilità degli assetti geopolitici mondiali, la rilevanza del paese di provenienza nei processi di scelta dei prodotti rappresenta elemento di straordinario interesse nella comprensione delle strategie da adottare sui mercati internazionali.
L’autore quindi ragiona sul concetto di country of origin effect, inteso quale l’influenza del paese di provenienza del prodotto sui processi di scelta dei consumatori con riferimento a diversi mercati internazionali, che si è arricchito, negli ultimi anni, di crescenti elementi di complessità che ne hanno reso meno lineare la lettura in termini manageriali.La domanda alla quale cerca di rispondere Rosato è questa: come possono elementi quali il country of origin effect e l’Italian sounding influenzare l’immagine e la competitività del “Brand Italia” e, per questa via, la capacità di affermarsi delle imprese che hanno nel “Made in Italy” elemento significativo delle proprie strategie di crescita sui mercati internazionali?
Il libro quindi cerca di leggere in chiave manageriale questi concetti cercando di coglierne i potenziali benefici e, al contempo, acquisire consapevolezza delle eventuali criticità. E lo fa con un percorso lineare partendo dall’esame generale del “ruolo del Paese di origine nella costruzione del sistema d’offerta”, arrivando quindi al “ruolo della cultura nei processi d’internazionalizzazione”, a quello del “Made in Italy nella competitività delle imprese italiane” e per arrivare all’analisi dell’Italian sounding.
Quanto scritto da Gianfelice Rosato è una buona guida per iniziare a comprendere caratteristiche e peculiarità di concetti che sono ormai di comune dominio ma che non sempre sono così chiaramente compresi.
Effetto Country of Origin e Made in Italy
Pierfelice Rosato
Franco Angeli, 2025


Le relazioni tra Italian sounding e gli altri concetti che qualificano le aziende italiane
Italianità. Ovvero – in molti campi d’attività – quell’eccellenza che rende pressoché uniche nel mondo le imprese italiane nel mondo. Concetto – quello dell’italianità – declinato in vario modo: dall’italian sounding al made in Italy. Spesso abusato, comunque molto usato, quello della rilevanza del paese di origine per il successo di mercato è certamente qualcosa che va compresa con attenzione nei suoi risvolti economici ma anche sociali e culturali.
Serve allora leggere “Effetto Country of Origin e Made in Italy” di Pierfelice Rosato – docente di economia e marketing presso l’Università di Bari – che cerca di chiarire con efficacia le relazioni tra origine del prodotto e la sua notorietà ed efficacia sul mercato.
Rosato parte da una constatazione: in un’epoca nella quale la globalizzazione continua a dispiegare i suoi effetti sui modelli di consumo, pur nelle recenti difficoltà associate ad una perenne instabilità degli assetti geopolitici mondiali, la rilevanza del paese di provenienza nei processi di scelta dei prodotti rappresenta elemento di straordinario interesse nella comprensione delle strategie da adottare sui mercati internazionali.
L’autore quindi ragiona sul concetto di country of origin effect, inteso quale l’influenza del paese di provenienza del prodotto sui processi di scelta dei consumatori con riferimento a diversi mercati internazionali, che si è arricchito, negli ultimi anni, di crescenti elementi di complessità che ne hanno reso meno lineare la lettura in termini manageriali.La domanda alla quale cerca di rispondere Rosato è questa: come possono elementi quali il country of origin effect e l’Italian sounding influenzare l’immagine e la competitività del “Brand Italia” e, per questa via, la capacità di affermarsi delle imprese che hanno nel “Made in Italy” elemento significativo delle proprie strategie di crescita sui mercati internazionali?
Il libro quindi cerca di leggere in chiave manageriale questi concetti cercando di coglierne i potenziali benefici e, al contempo, acquisire consapevolezza delle eventuali criticità. E lo fa con un percorso lineare partendo dall’esame generale del “ruolo del Paese di origine nella costruzione del sistema d’offerta”, arrivando quindi al “ruolo della cultura nei processi d’internazionalizzazione”, a quello del “Made in Italy nella competitività delle imprese italiane” e per arrivare all’analisi dell’Italian sounding.
Quanto scritto da Gianfelice Rosato è una buona guida per iniziare a comprendere caratteristiche e peculiarità di concetti che sono ormai di comune dominio ma che non sempre sono così chiaramente compresi.
Effetto Country of Origin e Made in Italy
Pierfelice Rosato
Franco Angeli, 2025