Reputazione d’impresa
Pubblicato un manuale sull’ingegneria reputazione vista come strumento per comprendere prima e applicare poi una particolare qualità delle organizzazioni della produzione (e non solo)
Reputazione d’impresa. Ma anche reputazione dei manager e degli imprenditori che fanno l’impresa. Tema complesso e delicato, difficile da gestire, importante da affrontare. Tema, tra l’altro, che ormai ha assunto profili quantitativi oltre che qualitativi. Tanto da dare vita ad una “ingegneria reputazionale” che vale essere esplorata. Leggere “Ingegneria reputazionale. Comprendere, misurare e costruire la Reputazione” di Andrea Barchiesi serve proprio a questo scopo: farsi strada in un tema d’impresa che sta tra la cultura del produrre, la comunicazione, il marketing, la gestione delle risorse umane e più in generale la responsabilità sociale.
Reputazione, dunque. Argomento fino ad oggi complesso ma astratto e, oggi, invece misurabile plasmabile. A questo serve l’ingegneria reputazionale che Barchiesi spiega con dovizia di particolari iniziando da “15 principi su cui costruire una nuova comunicazione”, perché, pare di capire, la reputazione passa dalla comunicazione (e non potrebbe che essere così). Per capire meglio cosa occorre fare, Barchiesi affronta subito la definizione di reputazione per passare poi alla comunicazione. Il passaggio successivo del libro concerna la “massa reputazionale” e quindi la forma della reputazione stessa per arrivare al tema centrale dell’ingegneria reputazionale: la misurazione della reputazione e la costruzione della reputazione. Quanto scritto da Andrea Barchiesi, tuttavia, non termina qui. Altrettanto importante è, infatti, il tema delle crisi di reputazione e delle cosiddette guerre di reputazione.
Il libro di Andrea Barchiesi è fondato su un’idea: la reputazione è un asset primario che riguarda tutti e tutto, può creare e distruggere fortune. Che, detto in altro modo, significa anche che la reputazione è una sorta di licenza ad operare senza la quale la società civile semplicemente spegne l’organizzazione priva di questa qualità. Un rischio che, tra l’altro, viene amplificato dalla rete e dalle nuove regole che questa ha imposto ma anche dall’accelerazione dei fatti e dalla possibilità di reperire ingenti masse di dati.
L’ingegneria reputazionale – è il messaggio dell’autore – crea gli strumenti per comprendere questa massa di dati e ordinarla secondo criteri strategici e valoriali; ma non solo, perché sempre l’ingegneria reputazionale trasforma la reputazione in una traiettoria positiva per l’impresa e per le organizzazioni ingenerale. Da leggere il libro di Andrea Barchiesi. E da applicare.
Ingegneria reputazionale. Comprendere, misurare e costruire la Reputazione
Andrea Barchiesi
Franco Angeli 2024
Pubblicato un manuale sull’ingegneria reputazione vista come strumento per comprendere prima e applicare poi una particolare qualità delle organizzazioni della produzione (e non solo)
Reputazione d’impresa. Ma anche reputazione dei manager e degli imprenditori che fanno l’impresa. Tema complesso e delicato, difficile da gestire, importante da affrontare. Tema, tra l’altro, che ormai ha assunto profili quantitativi oltre che qualitativi. Tanto da dare vita ad una “ingegneria reputazionale” che vale essere esplorata. Leggere “Ingegneria reputazionale. Comprendere, misurare e costruire la Reputazione” di Andrea Barchiesi serve proprio a questo scopo: farsi strada in un tema d’impresa che sta tra la cultura del produrre, la comunicazione, il marketing, la gestione delle risorse umane e più in generale la responsabilità sociale.
Reputazione, dunque. Argomento fino ad oggi complesso ma astratto e, oggi, invece misurabile plasmabile. A questo serve l’ingegneria reputazionale che Barchiesi spiega con dovizia di particolari iniziando da “15 principi su cui costruire una nuova comunicazione”, perché, pare di capire, la reputazione passa dalla comunicazione (e non potrebbe che essere così). Per capire meglio cosa occorre fare, Barchiesi affronta subito la definizione di reputazione per passare poi alla comunicazione. Il passaggio successivo del libro concerna la “massa reputazionale” e quindi la forma della reputazione stessa per arrivare al tema centrale dell’ingegneria reputazionale: la misurazione della reputazione e la costruzione della reputazione. Quanto scritto da Andrea Barchiesi, tuttavia, non termina qui. Altrettanto importante è, infatti, il tema delle crisi di reputazione e delle cosiddette guerre di reputazione.
Il libro di Andrea Barchiesi è fondato su un’idea: la reputazione è un asset primario che riguarda tutti e tutto, può creare e distruggere fortune. Che, detto in altro modo, significa anche che la reputazione è una sorta di licenza ad operare senza la quale la società civile semplicemente spegne l’organizzazione priva di questa qualità. Un rischio che, tra l’altro, viene amplificato dalla rete e dalle nuove regole che questa ha imposto ma anche dall’accelerazione dei fatti e dalla possibilità di reperire ingenti masse di dati.
L’ingegneria reputazionale – è il messaggio dell’autore – crea gli strumenti per comprendere questa massa di dati e ordinarla secondo criteri strategici e valoriali; ma non solo, perché sempre l’ingegneria reputazionale trasforma la reputazione in una traiettoria positiva per l’impresa e per le organizzazioni ingenerale. Da leggere il libro di Andrea Barchiesi. E da applicare.
Ingegneria reputazionale. Comprendere, misurare e costruire la Reputazione
Andrea Barchiesi
Franco Angeli 2024