Reti per lo sviluppo, di tutti
Una pubblicazione curata da Fondazione Feltrinelli fa il punto sull’accesso alle reti digitali e ne delinea i problemi ancora aperti
Essere connessi per non rimanere esclusi. Vale per gli individui, vale per le organizzazioni, per le imprese. Connessioni che passano dalle reti digitali, oltre che da quelle sociali ed economiche. E’ attorno a tutto questo che ragionano i saggi raccolti in “Dentro e fuori la rete Lavoro, cittadini e welfare alla prova della transizione digitale”, volume scritto a più mani e curato dalla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.
Il punto di partenza del libro è una constatazione: l’accesso alla rete è da intendersi come fattore di sviluppo democratico. E’ da lì, che lo si voglia o no, che passano i diritti e, soprattutto, la possibilità di fruirne, così come le occasioni di sviluppo e crescita, quelle di dialogo e confronto. Il volume e quindi organizzato in quattro sezioni per altrettanti temi generali. La rete è via d’accesso ed essa stessa diritto di tutti; la rete è strumento di e per lavorare, la rete è piattaforma di servizi per il cittadino e le imprese , la rete – infine – è veicolo di sviluppo economico soprattutto per particolari situazioni come quelle delle aree interne. Reti digitali, in altri termini, come strumenti e infrastrutture inclusive, ormai ineludibili ma alle quali non tutti ancora accesso.
Il libro tocca tutti questi aspetti, ne approfondisce i particolari, ne indica le possibili evoluzioni e le soluzioni alle difficoltà che oggi sussistono. Ed è proprio qui che nasce, oltre che dalle analisi sui singoli aspetti, uno dei punti di interesse più notevoli della raccolta. “L’accesso equo alla rete – viene spiegato nelle conclusioni – è stato identificato come un diritto fondamentale e una leva per l’inclusione sociale, economica e culturale. Tuttavia, rimangono sfide significative, quali la necessità di garantire una infrastruttura adeguata con banda ultra-larga e la riduzione delle disuguaglianze legate all’accesso oltre all’accrescere le competenze digitali”. E poi ancora: “La trasformazione digitale delle imprese e dei territori offre opportunità di crescita economica e di rigenerazione territoriale, ma è cruciale assicurare che tali processi siano sostenibili e rispettosi degli obiettivi sociali e ambientali”. In altri termini, le possibilità offerte dalla rete devono davvero fare ancora molta strada per essere per tutti. E’ una questione di democrazia e, prima ancora, di cultura.
Dentro e fuori la rete Lavoro, cittadini e welfare alla prova della transizione digitale
AA.VV.
Scenari, 62, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, marzo 2024


Una pubblicazione curata da Fondazione Feltrinelli fa il punto sull’accesso alle reti digitali e ne delinea i problemi ancora aperti
Essere connessi per non rimanere esclusi. Vale per gli individui, vale per le organizzazioni, per le imprese. Connessioni che passano dalle reti digitali, oltre che da quelle sociali ed economiche. E’ attorno a tutto questo che ragionano i saggi raccolti in “Dentro e fuori la rete Lavoro, cittadini e welfare alla prova della transizione digitale”, volume scritto a più mani e curato dalla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.
Il punto di partenza del libro è una constatazione: l’accesso alla rete è da intendersi come fattore di sviluppo democratico. E’ da lì, che lo si voglia o no, che passano i diritti e, soprattutto, la possibilità di fruirne, così come le occasioni di sviluppo e crescita, quelle di dialogo e confronto. Il volume e quindi organizzato in quattro sezioni per altrettanti temi generali. La rete è via d’accesso ed essa stessa diritto di tutti; la rete è strumento di e per lavorare, la rete è piattaforma di servizi per il cittadino e le imprese , la rete – infine – è veicolo di sviluppo economico soprattutto per particolari situazioni come quelle delle aree interne. Reti digitali, in altri termini, come strumenti e infrastrutture inclusive, ormai ineludibili ma alle quali non tutti ancora accesso.
Il libro tocca tutti questi aspetti, ne approfondisce i particolari, ne indica le possibili evoluzioni e le soluzioni alle difficoltà che oggi sussistono. Ed è proprio qui che nasce, oltre che dalle analisi sui singoli aspetti, uno dei punti di interesse più notevoli della raccolta. “L’accesso equo alla rete – viene spiegato nelle conclusioni – è stato identificato come un diritto fondamentale e una leva per l’inclusione sociale, economica e culturale. Tuttavia, rimangono sfide significative, quali la necessità di garantire una infrastruttura adeguata con banda ultra-larga e la riduzione delle disuguaglianze legate all’accesso oltre all’accrescere le competenze digitali”. E poi ancora: “La trasformazione digitale delle imprese e dei territori offre opportunità di crescita economica e di rigenerazione territoriale, ma è cruciale assicurare che tali processi siano sostenibili e rispettosi degli obiettivi sociali e ambientali”. In altri termini, le possibilità offerte dalla rete devono davvero fare ancora molta strada per essere per tutti. E’ una questione di democrazia e, prima ancora, di cultura.
Dentro e fuori la rete Lavoro, cittadini e welfare alla prova della transizione digitale
AA.VV.
Scenari, 62, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, marzo 2024