Bambino
Mattia Gregori, conosciuto a Trieste come “Bambino”, è un ex fascista, la più spietata camicia nera della città, che ha lasciato innumerevoli morti lungo il suo cammino. Mattia è il protagonista dell’ultimo romanzo di Marco Balzano, insieme alla città di Trieste, luogo liminale, dall’identità fluida, che in pochi anni passa attraverso periodi di grande violenza, dal fascismo al nazismo, fino a una breve parentesi comunista. “Bambino” nasce nel 1900 e la sua infanzia è attraversata da diversi abbandoni: il fratello parte per l’America, il suo migliore amico lo lascia e scopre anche che la donna che lo ha cresciuto non è la sua vera madre. La rabbia monta dentro di lui, una ferocia difficile da sedare. Poi l’ingresso nelle camicie nere e un turbinio di eventi che sfociano nella Seconda Guerra Mondiale, nell’occupazione nazista e poi in quella jugoslava, per arrivare alle foibe. Dopo “Resto Qui”, Balzano torna a cimentarsi con il romanzo storico, interrogandosi sui confini dell’animo, sulla Storia e su come questa venga vissuta dagli individui, con le loro scelte personali. E per farlo delinea un personaggio duro e feroce, che lascia il segno nel lettore.
Bambino
Marco Balzano
Einaudi, 2024