

Carlo Levi
Carlo Levi muore a Roma cinquant’anni fa, il 4 gennaio 1975. Scrittore, pittore e saggista di origini torinesi, Levi viene mandato al confino ad Aliano nel 1935, per le sue posizioni antifasciste. Questa esperienza ispirerà il suo romanzo più noto, “Cristo si è fermato ad Eboli”, pubblicato da Einaudi nel 1945. Negli anni Cinquanta aderisce al movimento neorealista e continua la sua attività politica e artistica, divenendo Senatore della Repubblica per due legislature con il Partito Comunista. Sulla Rivista Pirelli ha pubblicato un articolo dedicato alla città di Roma, “Roma a mezz’aria”, apparso sul numero 4 del 1956.