Dilaga ovunque
Barcellona, un gruppo di writers entra di notte in un deposito dei treni per “fare un pezzo”. Bombolette nello zaino, adrenalina che pompa, sensi che si acuiscono una volta scavalcata la rete con il cartello “Prohibit el pas”. Ma a un certo punto una voce grida: “Atureu-vos! Policia!”. Scappano tutti in un baleno, ma una di loro viene acciuffata dagli agenti, che una volta visti i suoi documenti esclamano “a su edad!”. Il romanzo di Vanni Santoni, pubblicato da Laterza nella collana Solaris, è un dialogo in seconda persona tra la voce narrante e la protagonista, un’artista quarantenne che ha iniziato la sua carriera in gioventù frequentando la scena della street art bolognese, per poi passare al mondo delle gallerie e delle fiere d’arte, da Basilea a Londra. Un monologo interiore, in realtà, dato che si tratta una conversazione dell’artista con sé stessa, in cui la protagonista ripercorre la sua storia personale e la storia del fenomeno dell’arte di strada, sul quale le è stato chiesto di scrivere un libro con il suo punto di vista da outsider. Una definizione che però ferisce, poiché mette in evidenza il suo insuccesso nel mondo della street art. La metanarrazione diventa una digressione, integrata da un ricco apparato fotografico, sulla storia dei graffiti, dalle pareti delle grotte preistoriche, come quelle di Lascaux, fino ai muri americani del Bronx o di Philadelphia negli anni Settanta, un fenomeno che esplode e dilaga, ovunque, e che, pur nascendo nell’illegalità, viene col tempo assorbito dai canali d’arte ufficiali, tanto che nelle gallerie più prestigiose si vendono per milioni di dollari le opere degli artisti più quotati, di cui Banksy è l’esempio più celebre. Una delle molte domande poste dal libro è proprio quella sulla demarcazione tra l’arte “autorizzata” dei murales che “abbelliscono” le città e che piacciono al mercato, e le scritte dei “vandali” sui treni o sui portoni delle abitazioni, che inquietano e indignano lo stesso tipo di pubblico.
Dilaga ovunque
Vanni Santoni
Laterza Solaris, 2023