

I gufi dei ghiacci orientali
Jonathan C. Slaght è un biologo, ricercatore e scrittore americano, con una lunga esperienza sul campo nelle regioni dell’Estremo Oriente Russo, ed è proprio lì che ci porta con “I gufi dei ghiacci orientali”, edito da Iperborea. Il libro è un resoconto di quattro anni di ricerca per studiare il gufo pescatore di Blakiston, una specie in via d’estinzione che si trova nel Litorale, una striscia di terra al confine tra Russia, Giappone, Cina e Corea del Nord. Una landa remota e inospitale, con chilometri di foreste di conifere ammantate quasi perennemente da neve e ghiaccio. Non si tratta però di un trattato di ornitologia, ma di un bellissimo romanzo, in cui perdersi come se fosse un’avventura, tra le magnifiche descrizioni naturalistiche e i racconti delle persone che abitano quei luoghi, descritte con fine attenzione antropologica. È così che il lettore scopre questa “massa arruffata, del colore dei trucioli di legno”, un gufo di dimensioni eccezionali, “troppo ingombrante e buffo per essere un vero uccello”, ma anche pescatori che rimangono alla deriva in mare. Il silenzio della foresta in cui vivono cervi, tigri dell’Amur ed enormi salmoni e gli avamposti umani in cui l’autore incontra personaggi che in quelle terre cercano rifugio o avventure: ex agenti del KGB, cacciatori, eremiti, criminali in fuga. Una lettura appassionante, che ci fa riflettere sulla fragilità della natura e sull’impatto degli esseri umani negli ecosistemi.
I gufi dei ghiacci orientali
Jonathan C. Slaght
Iperborea, 2024