Il fuoco che ti porti dentro
Angela è una donna dal carattere impossibile. Secondo suo figlio, incarna tutti gli orrori di un’Italia illividita: «il qualunquismo, il razzismo, il classismo, l'egoismo, l'opportunismo, il trasformismo, la mezza cultura peggiore dell'ignoranza, il rancore...»
Quale motivo, semplice o complesso, si nasconde al di là della furia di Angela? La guerra, che l’ha segnata da bambina? Un padre morto troppo presto o una madre morta troppo tardi? Un complesso d'inferiorità legato all’essere originaria di un paesino del Sud Italia? Ripercorrendone la vita di madre, indagandone le passioni e gli odi di donna, alla ricerca di una spiegazione possibile a simili comportamenti incoerenti e irrazionali, il figlio si rende conto che forse si tratta solo di un fuoco interiore che viene lasciato libero di divorarla, privo di ogni argine.
Il fuoco che ti porti dentro s’inserisce nel solco dei memoir famigliari in cui il rapporto critico tra madre e figlio rappresenta il punto focale intorno al quale viene costruita la narrazione. Non si tratta, tuttavia, di uno sfogo post-mortem del primo contro la seconda o di un’esigenza di elaborazione del lutto. È piuttosto un “esercizio di stile” nella creazione stessa dei personaggi. Franchini dichiara di aver voluto “mettere in pagina” chi fosse realmente Angela. O meglio, il personaggio che, nel corso della vita, lei stessa si è creata per sé e che ha portato avanti, in una continua e puntale recita quotidiana, fino alla fine dei suoi giorni. Solo invecchiando, in alcune rare occasioni, sembra prendere consapevolezza del male fatto e ricevuto, perdendo brevemente d’occhio “il copione”. Ma dura solo pochi istanti. Il fuoco che si porta dentro non le lascia tregua e torna subito a consumarla, a renderle la vita impossibile e immutabile.
Quasi come in un gioco di specchi, la figura aspra di Angela trova espressione nella scrittura ruvida (al limite del respingente) dell’autore. In una sorta di contrappasso, all’essere “popolare” della madre risponde il figlio, scrittore, con uno stile alto e ricercato in cui ogni parola sembra essere stata selezionata con cura per creare un effetto emotivo, potente, capace allinearsi ai personaggi vividi e a situazioni straordinarie nella loro ordinarietà. Uno stile, il suo, che si mette a servizio non di un romanzo intimistico o di un diario, quanto piuttosto di un romanzo il cui intento è quello di indagare i meccanismi dietro la creazione e il racconto di un personaggio, prima ancora che di una storia.
Il fuoco che ti porti dentro
di Antonio Franchini
Marsilio, 2024