09 Ottobre 2025
La fila alle poste
Dopo “Chi dice e chi tace” Chiara Valerio ci riporta a Scauri, al confine tra Lazio e Campania, dove si avverte ancora l’eco della vita di Vittoria, scomparsa ...
+
La fila alle poste
Dopo “Chi dice e chi tace” Chiara Valerio ci riporta a Scauri, al confine tra Lazio e Campania, dove si avverte ancora l’eco della vita di Vittoria, scomparsa tre anni prima. È qui, sulle spiagge dalle quali ultimamente scompaiono misteriosamente le vongole, che ritroviamo l’avvocato Lea Russo. Proprio nel giorno del suo quarantatreesimo compleanno, Lea si trova ad affrontare un nuovo caso di omicidio, in apparenza semplice. Una bambina, di nome Agata Palmieri, è stata trovata morta e tutti sono convinti che la colpevole sia la madre, Giovanna. Come per il precedente romanzo, la trama noir è solo un pretesto, si tratta anche qui di un’indagine esistenziale, che scava nelle vite dei personaggi, affrontando temi complessi che scaturiscono dalle vicende narrate. Si parla di maternità, di cura e anche del peso che ci si può portare dentro quando la dedizione a una persona diventa totale e totalizzante, fino a sentirsi sfuggire la propria identità. La ricerca della verità è quindi sempre una ricerca dell’identità dei personaggi, in particolare delle donne che compaiono in questa vicenda: madri, suore, figlie, accusate e investigatrici, rinchiuse in una definizione dagli schemi sociali del piccolo paese di provincia e che sempre sfuggono a queste maglie troppo strette. Il paese, come da tradizione del giallo di provincia italiano, è un piccolo microcosmo che riflette le dinamiche sociali più complesse e la fila in attesa alle poste diventa un momento di confronto generazionale e sociale, nel quale emergono verità taciute e pettegolezzi.
La fila alle poste
Chiara Valerio
Sellerio, 2025