Pirelli, la cultura sostenibile
Allestita presso la Fondazione Pirelli nel corso del 2016, la mostra “Pirelli, la cultura sostenibile” ha voluto raccontare – in un’ampia prospettiva storica – l’approccio culturale che il Gruppo Pirelli ha sempre avuto nei confronti della sostenibilità ambientale e sociale.
Dai primi studi sulla gomma naturale proveniente dalle piantagioni giavanesi alle sperimentazioni di Giulio Natta sulla gomma sintetica a fine anni Trenta, dal formarsi di una coscienza ecologica negli anni Settanta alle soluzioni altamente ecocompatibili di oggi, sia dal punto di vista dei processi sia per quanto riguarda il prodotto-pneumatico.
Pirelli: Cultura Sostenibile. Aprile 2016 - Settembre 2017
Una “cultura sostenibile”: questo il titolo della mostra ospitata nel 2016 presso la Fondazione Pirelli.
Argomento complesso e di stretta attualità che il percorso espositivo ha voluto rappresentare attraverso diversi piani di lettura: dall’approccio storico dell’azienda verso la ricerca sui materiali innovativi allo sforzo teso a progettare fabbriche a basso impatto ambientale, dallo sviluppo di pneumatici ecosostenibili ai temi globali dell’etica e della sostenibilità sociale.
Diversi racconti uno dentro l’altro: la gomma naturale e le materie prime alternative, i target energetici raggiunti dagli impianti Pirelli nel mondo e il progetto di Renzo Piano – ispirato al concetto della “fabbrica bella” – per il Polo Industriale di Settimo Torinese, il Cinturato P7 Blue a bassa resistenza al rotolamento e le soluzioni avveniristiche per permettere una mobilità globale e sostenibile.
Traguardi di oggi raggiunti grazie ad una vera e propria “cultura della sostenibilità”, venutasi a formare nel corso del secolo e mezzo di vita dell’azienda: un sapere che l’Archivio Storico custodisce come colonna portante dell’impresa.
