Dall’economia tradizionale all’economia green
Una ricerca di dottorato cerca di verificare la teoria nella pratica di due territori
Si fa presto a dire transizione ecologica. Perché il passaggio dall’attuale condizione della produzione – ancora piuttosto generalizzata – ad una più attenta ai risvolti ambientali della stessa, è certamente un percorso da compiere per tutte le aziende che, tuttavia, viene intrapreso in modi e forme diverse. Capirne gli impatti sociali oltre che economici (e con una particolare attenzione alle politiche di genere) è certamente cosa buona da fare. Ed è quanto si è prefissa Elisa Errico con il suo lavoro di dottorato di ricerca che ha preso forma compiuta nella tesi di dottorato “Le PMI alla prova della green economy: impatti sociali e inclusione di genere”.
La stessa Errico nelle prime pagine della ricerca spiega come l’intento del lavoro sia quello di esplorare “la transizione ecologica delle piccole e medie imprese (PMI) italiane, con un focus specifico sugli impatti distributivi, sociali e di genere generati da questi processi di cambiamento”.
Lo studio adotta quindi come riferimenti teorici la letteratura sui sistemi di innovazione territoriali, settoriali e sullo sviluppo locale, rapportandola a quella internazionale sulla governance delle transizioni e sul rapporto tra queste, sistemi capitalistici e impatti sulle disuguaglianze. La ricerca ha quindi quattro obiettivi principali. Analizzare se, e per quali motivi, la transizione ecologica delle PMI rappresenti un processo di innovazione diverso rispetto a quello delle imprese più strutturate. Considerare come particolari fattori di contesto, che formano la governance della transizione ecologica, influenzino le capacità delle PMI di assorbire le cosiddette “eco-innovazioni”. Valutare se e in che modo a differenti modelli di governance corrispondano impatti distributivi diversi. Elaborare, infine, suggerimenti per la ricerca futura e per le politiche utili ai decisori pubblici e agli operatori di settore per migliorare e rendere più inclusivi i processi di transizione. Errico, inoltre, unisce il ragionamento teorico con una parte di analisi sul campo con due casi, quello della bergamasca Rubber Valley e quello del distretto della gomma di Torino.
Il lavoro di ricerca di Elisa Errico aggiunge una tappa importante nel percorso di comprensione della diffusione della cosiddetta green economy in Italia.
Le PMI alla prova della green economy: impatti sociali e inclusione di genere
Elisa Errico
Tesi di dottorato in Sociologia, XXXVII ciclo, Scuola di Dottorato in Scienze Sociali ed Economiche
Sapienza Università di Roma, 2025
Una ricerca di dottorato cerca di verificare la teoria nella pratica di due territori
Si fa presto a dire transizione ecologica. Perché il passaggio dall’attuale condizione della produzione – ancora piuttosto generalizzata – ad una più attenta ai risvolti ambientali della stessa, è certamente un percorso da compiere per tutte le aziende che, tuttavia, viene intrapreso in modi e forme diverse. Capirne gli impatti sociali oltre che economici (e con una particolare attenzione alle politiche di genere) è certamente cosa buona da fare. Ed è quanto si è prefissa Elisa Errico con il suo lavoro di dottorato di ricerca che ha preso forma compiuta nella tesi di dottorato “Le PMI alla prova della green economy: impatti sociali e inclusione di genere”.
La stessa Errico nelle prime pagine della ricerca spiega come l’intento del lavoro sia quello di esplorare “la transizione ecologica delle piccole e medie imprese (PMI) italiane, con un focus specifico sugli impatti distributivi, sociali e di genere generati da questi processi di cambiamento”.
Lo studio adotta quindi come riferimenti teorici la letteratura sui sistemi di innovazione territoriali, settoriali e sullo sviluppo locale, rapportandola a quella internazionale sulla governance delle transizioni e sul rapporto tra queste, sistemi capitalistici e impatti sulle disuguaglianze. La ricerca ha quindi quattro obiettivi principali. Analizzare se, e per quali motivi, la transizione ecologica delle PMI rappresenti un processo di innovazione diverso rispetto a quello delle imprese più strutturate. Considerare come particolari fattori di contesto, che formano la governance della transizione ecologica, influenzino le capacità delle PMI di assorbire le cosiddette “eco-innovazioni”. Valutare se e in che modo a differenti modelli di governance corrispondano impatti distributivi diversi. Elaborare, infine, suggerimenti per la ricerca futura e per le politiche utili ai decisori pubblici e agli operatori di settore per migliorare e rendere più inclusivi i processi di transizione. Errico, inoltre, unisce il ragionamento teorico con una parte di analisi sul campo con due casi, quello della bergamasca Rubber Valley e quello del distretto della gomma di Torino.
Il lavoro di ricerca di Elisa Errico aggiunge una tappa importante nel percorso di comprensione della diffusione della cosiddetta green economy in Italia.
Le PMI alla prova della green economy: impatti sociali e inclusione di genere
Elisa Errico
Tesi di dottorato in Sociologia, XXXVII ciclo, Scuola di Dottorato in Scienze Sociali ed Economiche
Sapienza Università di Roma, 2025