Per lo sviluppo non bastano le politiche, servono le persone
L’analisi degli interventi per favorire la crescita delle imprese, dice quanto siano importanti le relazioni umane
Strumenti giusti per far nascere e far crescere le imprese nel territorio. Obiettivo naturalmente condivisibile, ma non sempre così facilmente raggiungibile. Questione di strumenti, appunto, ma anche di modalità di comportamento, cultura dell’intraprendere, relazioni sociali prima ancora che economiche.
Domenico Barricelli e Alessandra Pedone con il loro “Politiche di sostegno alla creazione di impresa in Italia. Attori, sfide e prospettive per l’occupazione e la crescita economica” affrontano uno dei passaggi cruciali del tema: quali politiche di sostegno avviare. E come.
L’articolo esamina quindi il panorama delle politiche e degli attori chiave a supporto della creazione d’impresa in Italia, con attenzione particolare alle start-up innovative e alle piccole e medie imprese (PMI). Le prime pensate come “futuro” della struttura industriale di particolari comparti; le seconde interpretate storicamente come struttura portante di tutta l’economia nazionale.
Barricelli e Pedone forniscono una panoramica delle principali normative e misure a livello nazionale e regionale, e analizzano il ruolo cruciale delle politiche attive del mercato del lavoro nel promuovere l’imprenditorialità come strumento di inclusione sociale ed economica.
Politiche, dunque, ma anche persone come si diceva. Per questo, lo studio si sofferma pure sull’analisi delle dinamiche di interazione tra attori pubblici e privati, evidenziando le sfide legate a burocrazia, finanziamenti e competenze e le opportunità offerte dalle politiche di innovazione e coesione territoriale.
I risultati mostrano l’importanza della cooperazione tra istituzioni, imprese e associazioni, università e ricerca per promuovere un ecosistema imprenditoriale dinamico con effetti positivi sullo sviluppo economico e sull’occupazione, in particolare per i giovani, le donne e i migranti. In altri termini, Barricelli e Pedone dimostrano ancora una volta quanto lo sviluppo e la crescita economica di un territorio siano fondati su quel di più umano e culturale che risulta essere imprescindibile.
Domenico Barricelli, Alessandra Pedone
Quaderni di ricerca sull’artigianato, Fascicolo 3/2024, settembre-dicembre
L’analisi degli interventi per favorire la crescita delle imprese, dice quanto siano importanti le relazioni umane
Strumenti giusti per far nascere e far crescere le imprese nel territorio. Obiettivo naturalmente condivisibile, ma non sempre così facilmente raggiungibile. Questione di strumenti, appunto, ma anche di modalità di comportamento, cultura dell’intraprendere, relazioni sociali prima ancora che economiche.
Domenico Barricelli e Alessandra Pedone con il loro “Politiche di sostegno alla creazione di impresa in Italia. Attori, sfide e prospettive per l’occupazione e la crescita economica” affrontano uno dei passaggi cruciali del tema: quali politiche di sostegno avviare. E come.
L’articolo esamina quindi il panorama delle politiche e degli attori chiave a supporto della creazione d’impresa in Italia, con attenzione particolare alle start-up innovative e alle piccole e medie imprese (PMI). Le prime pensate come “futuro” della struttura industriale di particolari comparti; le seconde interpretate storicamente come struttura portante di tutta l’economia nazionale.
Barricelli e Pedone forniscono una panoramica delle principali normative e misure a livello nazionale e regionale, e analizzano il ruolo cruciale delle politiche attive del mercato del lavoro nel promuovere l’imprenditorialità come strumento di inclusione sociale ed economica.
Politiche, dunque, ma anche persone come si diceva. Per questo, lo studio si sofferma pure sull’analisi delle dinamiche di interazione tra attori pubblici e privati, evidenziando le sfide legate a burocrazia, finanziamenti e competenze e le opportunità offerte dalle politiche di innovazione e coesione territoriale.
I risultati mostrano l’importanza della cooperazione tra istituzioni, imprese e associazioni, università e ricerca per promuovere un ecosistema imprenditoriale dinamico con effetti positivi sullo sviluppo economico e sull’occupazione, in particolare per i giovani, le donne e i migranti. In altri termini, Barricelli e Pedone dimostrano ancora una volta quanto lo sviluppo e la crescita economica di un territorio siano fondati su quel di più umano e culturale che risulta essere imprescindibile.
Domenico Barricelli, Alessandra Pedone
Quaderni di ricerca sull’artigianato, Fascicolo 3/2024, settembre-dicembre