Impiegati in manifattura
Una indagine appena pubblicata mette a fuoco il lavoro intellettuale nelle fabbriche e nelle officine
Il lavoro nelle fabbriche e negli uffici che cambia, si evolve, muta d’aspetto e di sostanza, trova nuove forme di espressione. Testimone dell’evoluzione dei tempi e della cultura del produrre. Accade sia per il lavoro manuale che per quello intellettuale: operai e impiegati accomunati da uno stesso destino che è quello dell’impresa. Ed è proprio sui cambiamenti del lavoro impiegatizio che si concentra la ricerca di Emma Garavaglia, Serafino Negrelli e Valentina Pacetti pubblicata recentemente su Sociologia del lavoro.
“Le trasformazioni del lavoro impiegatizio nel manifatturiero avanzato. Una ricerca empirica”, è un’indagine che ha un obiettivo chiaro: descrivere come è cambiato nel tempo il lavoro degli impiegati nelle imprese manifatturiere e come potrebbe cambiare tenendo conto delle sue nuove forme, ad iniziare dal lavoro a distanza.
Gli autori partono dalla constatazione che nonostante la crescente rilevanza delle attività di servizio all’interno delle aziende manifatturiere, gli studi sui cosiddetti colletti bianchi impiegati nelle fabbriche contemporanee sono limitati. L’indagine si è quind focalizzata su questa categoria di lavoratori osservati nelle loro principali aree di attività: impiegati finanziari e commerciali, tecnici di produzione e tecnici di ricerca e sviluppo. Prendendo come base un numero selezionato di stabilimenti italiani, la ricerca descrive così lo “stato dell’arte” del lavoro impiegatizio nelle fabbriche in termini di autonomia, intensità e complessità, ma anche per quanto concerne il rapporto tra dipendenti, lavoro, aziende e sindacati. Tutto fino ad arrivare alle relazioni tra impiegati a lavoro a distanza.
Ricerca empirica, quella di Garavaglia, Negrelli e Pacetti che, forse proprio per questo, conserva una validità che va al di là degli aspetti quantitativi per toccare connotati relazionali e umani che, anche nell’era della digitalizzazione spinta, conservano un loro significato.
Le trasformazioni del lavoro impiegatizio nel manifatturiero avanzato. Una ricerca empirica
Emma Garavaglia, Serafino Negrelli, Valentina Pacetti
Sociologia del lavoro, 2024/168
Una indagine appena pubblicata mette a fuoco il lavoro intellettuale nelle fabbriche e nelle officine
Il lavoro nelle fabbriche e negli uffici che cambia, si evolve, muta d’aspetto e di sostanza, trova nuove forme di espressione. Testimone dell’evoluzione dei tempi e della cultura del produrre. Accade sia per il lavoro manuale che per quello intellettuale: operai e impiegati accomunati da uno stesso destino che è quello dell’impresa. Ed è proprio sui cambiamenti del lavoro impiegatizio che si concentra la ricerca di Emma Garavaglia, Serafino Negrelli e Valentina Pacetti pubblicata recentemente su Sociologia del lavoro.
“Le trasformazioni del lavoro impiegatizio nel manifatturiero avanzato. Una ricerca empirica”, è un’indagine che ha un obiettivo chiaro: descrivere come è cambiato nel tempo il lavoro degli impiegati nelle imprese manifatturiere e come potrebbe cambiare tenendo conto delle sue nuove forme, ad iniziare dal lavoro a distanza.
Gli autori partono dalla constatazione che nonostante la crescente rilevanza delle attività di servizio all’interno delle aziende manifatturiere, gli studi sui cosiddetti colletti bianchi impiegati nelle fabbriche contemporanee sono limitati. L’indagine si è quind focalizzata su questa categoria di lavoratori osservati nelle loro principali aree di attività: impiegati finanziari e commerciali, tecnici di produzione e tecnici di ricerca e sviluppo. Prendendo come base un numero selezionato di stabilimenti italiani, la ricerca descrive così lo “stato dell’arte” del lavoro impiegatizio nelle fabbriche in termini di autonomia, intensità e complessità, ma anche per quanto concerne il rapporto tra dipendenti, lavoro, aziende e sindacati. Tutto fino ad arrivare alle relazioni tra impiegati a lavoro a distanza.
Ricerca empirica, quella di Garavaglia, Negrelli e Pacetti che, forse proprio per questo, conserva una validità che va al di là degli aspetti quantitativi per toccare connotati relazionali e umani che, anche nell’era della digitalizzazione spinta, conservano un loro significato.
Le trasformazioni del lavoro impiegatizio nel manifatturiero avanzato. Una ricerca empirica
Emma Garavaglia, Serafino Negrelli, Valentina Pacetti
Sociologia del lavoro, 2024/168