Imprenditoriale sociale e cooperativa
Un orizzonte diverso delineato da una serie di indagini e ricerche
Cooperare per produrre meglio e con maggiore efficacia ed equità. Con attenzione agli altri. E al territorio. L’imprenditoria cooperativa e sociale ha molto da dire all’economia e alla cultura d’impresa. E’ necessario però conoscerne i tratti peculiari con obiettività, le caratteristiche con chiarezza e le possibilità con precisione. Per questo serve leggere “Radici nel futuro. Economia sociale e cooperazione”, raccolta di ricerche attorno al tema coordinata da Eleonora Vanni e Maria Felicia Gemelli.
Le diverse indagini prendono le mosse dalla constatazione delle caratteristiche del periodo che economia e società stanno passando. “Viviamo – viene precisato nelle prime pagine che fanno da introduzione – un momento di profondi cambiamenti caratterizzato da elementi di forte discontinuità: fratture sociali ed economiche che si sono allargate, trasformazione digitale che ha subito un’accelerazione legata anche agli esiti del periodo pandemico, trasformazioni del lavoro sia per quanto riguarda le forme organizzative, soprattutto in relazione allo Smart working, che per un approccio al lavoro che sembra evolversi oltre la sola dimensione salariale”. Da qui la constatazione della necessità “di un nuovo e diverso modello di sviluppo orientato alla sostenibilità nella dimensione economica, sociale ed ambientale riproposto in maniera molto significativa dal dibattito sul ruolo dell’Economia Sociale come driver di sviluppo”.
L’insieme delle ricerche, quindi, delinea prima i processi di cambiamento e poi approfondisce gli strumenti a disposizione per lo sviluppo dell’imprenditoria sociale. Successivamente, altre indagini mettono a fuoco le relazioni che vi possono essere per creare ed animare modalità diverse di partecipazione. Una serie di casi studio rende quindi più vivace la raccolta che indica, alla fine, il modello della cooperativa sociale come uno degli strumenti per intraprendere una strada diversa di sviluppo. Un modello – viene anticipato all’inizio della raccolta – “che superi la dicotomia stato-mercato verso una maggiore democrazia economica e la partecipazione al mercato di una pluralità di soggetti maggiormente articolata e con finalità diversificate pur nell’agire imprenditoriale. Finalità che l’economia sociale, nella visione europea, indica prioritariamente nel perseguimento di un migliore equilibrio nella distribuzione del valore prodotto tra le persone (membri) e i territori (comunità), in un minor impatto delle produzioni sull’ambiente, nel governo democratico e partecipativo”.
“Radici nel futuro” contiene una serie di indagini che certamente non troveranno tutti d’accordo nelle loro conclusioni, ma rappresenta una valida “cassetta degli attrezzi” per conoscere meglio una realtà che non può essere trascurata.
Radici nel futuro. Economia sociale e cooperazione
Eleonora Vanni, Maria Felicia Gemelli (a cura di)
Trasformazioni, Fondazione Barberini. Memoria e immaginazione, 2023
Un orizzonte diverso delineato da una serie di indagini e ricerche
Cooperare per produrre meglio e con maggiore efficacia ed equità. Con attenzione agli altri. E al territorio. L’imprenditoria cooperativa e sociale ha molto da dire all’economia e alla cultura d’impresa. E’ necessario però conoscerne i tratti peculiari con obiettività, le caratteristiche con chiarezza e le possibilità con precisione. Per questo serve leggere “Radici nel futuro. Economia sociale e cooperazione”, raccolta di ricerche attorno al tema coordinata da Eleonora Vanni e Maria Felicia Gemelli.
Le diverse indagini prendono le mosse dalla constatazione delle caratteristiche del periodo che economia e società stanno passando. “Viviamo – viene precisato nelle prime pagine che fanno da introduzione – un momento di profondi cambiamenti caratterizzato da elementi di forte discontinuità: fratture sociali ed economiche che si sono allargate, trasformazione digitale che ha subito un’accelerazione legata anche agli esiti del periodo pandemico, trasformazioni del lavoro sia per quanto riguarda le forme organizzative, soprattutto in relazione allo Smart working, che per un approccio al lavoro che sembra evolversi oltre la sola dimensione salariale”. Da qui la constatazione della necessità “di un nuovo e diverso modello di sviluppo orientato alla sostenibilità nella dimensione economica, sociale ed ambientale riproposto in maniera molto significativa dal dibattito sul ruolo dell’Economia Sociale come driver di sviluppo”.
L’insieme delle ricerche, quindi, delinea prima i processi di cambiamento e poi approfondisce gli strumenti a disposizione per lo sviluppo dell’imprenditoria sociale. Successivamente, altre indagini mettono a fuoco le relazioni che vi possono essere per creare ed animare modalità diverse di partecipazione. Una serie di casi studio rende quindi più vivace la raccolta che indica, alla fine, il modello della cooperativa sociale come uno degli strumenti per intraprendere una strada diversa di sviluppo. Un modello – viene anticipato all’inizio della raccolta – “che superi la dicotomia stato-mercato verso una maggiore democrazia economica e la partecipazione al mercato di una pluralità di soggetti maggiormente articolata e con finalità diversificate pur nell’agire imprenditoriale. Finalità che l’economia sociale, nella visione europea, indica prioritariamente nel perseguimento di un migliore equilibrio nella distribuzione del valore prodotto tra le persone (membri) e i territori (comunità), in un minor impatto delle produzioni sull’ambiente, nel governo democratico e partecipativo”.
“Radici nel futuro” contiene una serie di indagini che certamente non troveranno tutti d’accordo nelle loro conclusioni, ma rappresenta una valida “cassetta degli attrezzi” per conoscere meglio una realtà che non può essere trascurata.
Radici nel futuro. Economia sociale e cooperazione
Eleonora Vanni, Maria Felicia Gemelli (a cura di)
Trasformazioni, Fondazione Barberini. Memoria e immaginazione, 2023