La grande trasformazione del lavoro e dell’impresa
Una ricerca appena pubblicata ragiona dal punto di vista pedagogico sulla necessità di cambiare modelli e stili di organizzazione e comando
Cambio di priorità. Mutamento dei paradigmi di riferimento. E nuove prospettive di vita e di lavoro. Il cambiamento vasto e vario che la società e l’economia stanno attraversando da tempo, passa anche da queste circostanze. Che si riflettono pure sulle modalità di lavoro e sulle scelte di chi lavora. Cambiamenti che, a ben vedere, si riflettono pure sui modelli di comando e di organizzazione. E’ attorno a questo nodo di problemi che ragiona Caterina Braga (Università Cattolica del Sacro Cuore) con la sua ricerca “Leadership empatiche e comunità di pratica per un lavoro dignitoso e di qualità” pubblicata da poco.
L’analisi esposta nell’articolo prende spunto dalla serie di sconvolgimenti politico/sociali in atto e dalla pandemia da poco superata: accadimenti che, secondo Braga, hanno modificato il modo in cui le persone vivono e lavorano, accelerando le tendenze che già stavano emergendo in ambito lavorativo.
A perdere di Caterina Braga, quella che da molti è chiamata “the great resignation”, può essere definita invece “the great reflection”. Una grande riflessione sulla base della quale i lavoratori hanno rivalutato le proprie priorità, decidendo, in un numero rilevante di casi, di lasciare la propria occupazione per trovare un lavoro più “sano” e soddisfacente. Tutto questo per Braga rappresenta una sfida anche per la pedagogia chiamata a ripensare e riprogettare modelli organizzativi volti al pieno compimento umano e allo sviluppo integrale della persona. Un traguardo che si può raggiungere anche nel mondo del lavoro e dell’organizzazione della produzione. La ricerca condotta da Braga, quindi, avanza l’ipotesi che sia necessario un nuovo stile di leadership “supportiva”, che sappia abbracciare l’empatia e la compassione coniugandole all’azione e permetta di attivare comunità di pratica per sviluppare solidarietà organizzativa, condividendo scopi, saperi pratici, significati e linguaggi. Un modello a tutto tondo anche dell’impresa e della sua organizzazione che si inserisce nell’ambito del cambiamento di una coltura del produrre più completa ma certamente a che più complessa, che vede il raggiungimento del profitto non come traguardo esclusivo ma come parte di un insieme di traguardi da conquistare insieme.
Leadership empatiche e comunità di pratica per un lavoro dignitoso e di qualità
Caterina Braga (Università Cattolica del Sacro Cuore)
MeTis. Mondi educativi. Temi, indagini, suggestioni 14(1) 2024, 123-139
Una ricerca appena pubblicata ragiona dal punto di vista pedagogico sulla necessità di cambiare modelli e stili di organizzazione e comando
Cambio di priorità. Mutamento dei paradigmi di riferimento. E nuove prospettive di vita e di lavoro. Il cambiamento vasto e vario che la società e l’economia stanno attraversando da tempo, passa anche da queste circostanze. Che si riflettono pure sulle modalità di lavoro e sulle scelte di chi lavora. Cambiamenti che, a ben vedere, si riflettono pure sui modelli di comando e di organizzazione. E’ attorno a questo nodo di problemi che ragiona Caterina Braga (Università Cattolica del Sacro Cuore) con la sua ricerca “Leadership empatiche e comunità di pratica per un lavoro dignitoso e di qualità” pubblicata da poco.
L’analisi esposta nell’articolo prende spunto dalla serie di sconvolgimenti politico/sociali in atto e dalla pandemia da poco superata: accadimenti che, secondo Braga, hanno modificato il modo in cui le persone vivono e lavorano, accelerando le tendenze che già stavano emergendo in ambito lavorativo.
A perdere di Caterina Braga, quella che da molti è chiamata “the great resignation”, può essere definita invece “the great reflection”. Una grande riflessione sulla base della quale i lavoratori hanno rivalutato le proprie priorità, decidendo, in un numero rilevante di casi, di lasciare la propria occupazione per trovare un lavoro più “sano” e soddisfacente. Tutto questo per Braga rappresenta una sfida anche per la pedagogia chiamata a ripensare e riprogettare modelli organizzativi volti al pieno compimento umano e allo sviluppo integrale della persona. Un traguardo che si può raggiungere anche nel mondo del lavoro e dell’organizzazione della produzione. La ricerca condotta da Braga, quindi, avanza l’ipotesi che sia necessario un nuovo stile di leadership “supportiva”, che sappia abbracciare l’empatia e la compassione coniugandole all’azione e permetta di attivare comunità di pratica per sviluppare solidarietà organizzativa, condividendo scopi, saperi pratici, significati e linguaggi. Un modello a tutto tondo anche dell’impresa e della sua organizzazione che si inserisce nell’ambito del cambiamento di una coltura del produrre più completa ma certamente a che più complessa, che vede il raggiungimento del profitto non come traguardo esclusivo ma come parte di un insieme di traguardi da conquistare insieme.
Leadership empatiche e comunità di pratica per un lavoro dignitoso e di qualità
Caterina Braga (Università Cattolica del Sacro Cuore)
MeTis. Mondi educativi. Temi, indagini, suggestioni 14(1) 2024, 123-139