Non solo profitto contabile
La natura e il ruolo delle società benefit viste come nuove organizzazione della produzione
Dal profitto ad altri obiettivi, più ampi e complessi. È la parabola di molte imprese e, a ben vedere, di buona parte del sistema industriale ed economico di molte aree produttive. È lungo questa parabola che si pongono le società benefit, esempi di una cultura del produrre che si colloca in una posizione originale rispetto ai canoni classici dell’economia, ma che non trascura i “buoni conti” come elementi da mettere sempre tra gli obiettivi d’impresa.
“Le società benefit: un fenomeno nuovo dalle origini antiche un’analisi empirica nel contesto italiano”, contributo di Arcangelo Marrone apparso recentemente nella collana di studi e ricerche dell’Università LUM, può essere una buona lettura per comprendere di più e meglio le caratteristiche di queste forme d’impresa. In particolare l’autore lavora nell’ambito dello studio di quei modelli organizzativi che, nel più ampio processo di convergenza dei soggetti for profit verso la sfera non profit si sono affermati negli ultimi decenni, sia nel panorama italiano che in quello internazionale; modelli che hanno dato vita alle cosiddette “imprese ibride”. Ed è tra queste che si collocano le società benefit che, introdotte nel 2016 nell’ordinamento giuridico italiano sulla scia delle Benefit Corporation americane, hanno ormai un ruolo importante anche in Italia. Aziende che davvero danno concretezza ad un modello di cultura d’impresa particolare capace – fa notare Marrone – di coniugare la produzione del profitto economico con una o più finalità di beneficio comune, affiancando, quindi, ai tradizionali obiettivi economici la generazione, nel medio-lungo periodo, di valore condiviso con gli stakeholder, nei cui confronti queste aziende devono operare in modo responsabile, sostenibile e trasparente.
La ricerca di Arcangelo Marrone descrive quindi queste nuove organizzazioni produttive collocandole nel contesto economico e sociale attuale e dando loro una prospettiva di sviluppo.
Arcangelo Marrone
Università LUM, 2024
La natura e il ruolo delle società benefit viste come nuove organizzazione della produzione
Dal profitto ad altri obiettivi, più ampi e complessi. È la parabola di molte imprese e, a ben vedere, di buona parte del sistema industriale ed economico di molte aree produttive. È lungo questa parabola che si pongono le società benefit, esempi di una cultura del produrre che si colloca in una posizione originale rispetto ai canoni classici dell’economia, ma che non trascura i “buoni conti” come elementi da mettere sempre tra gli obiettivi d’impresa.
“Le società benefit: un fenomeno nuovo dalle origini antiche un’analisi empirica nel contesto italiano”, contributo di Arcangelo Marrone apparso recentemente nella collana di studi e ricerche dell’Università LUM, può essere una buona lettura per comprendere di più e meglio le caratteristiche di queste forme d’impresa. In particolare l’autore lavora nell’ambito dello studio di quei modelli organizzativi che, nel più ampio processo di convergenza dei soggetti for profit verso la sfera non profit si sono affermati negli ultimi decenni, sia nel panorama italiano che in quello internazionale; modelli che hanno dato vita alle cosiddette “imprese ibride”. Ed è tra queste che si collocano le società benefit che, introdotte nel 2016 nell’ordinamento giuridico italiano sulla scia delle Benefit Corporation americane, hanno ormai un ruolo importante anche in Italia. Aziende che davvero danno concretezza ad un modello di cultura d’impresa particolare capace – fa notare Marrone – di coniugare la produzione del profitto economico con una o più finalità di beneficio comune, affiancando, quindi, ai tradizionali obiettivi economici la generazione, nel medio-lungo periodo, di valore condiviso con gli stakeholder, nei cui confronti queste aziende devono operare in modo responsabile, sostenibile e trasparente.
La ricerca di Arcangelo Marrone descrive quindi queste nuove organizzazioni produttive collocandole nel contesto economico e sociale attuale e dando loro una prospettiva di sviluppo.
Arcangelo Marrone
Università LUM, 2024