Storia di un uomo d’impresa
La narrazione della vita di Enrico Loccioni dalla terra all’industria
Vita d’impresa. Nel vero senso della parola: una vita spesa per fare impresa. E un’impresa originale, come d’altra parte sono tutte le imprese che davvero possono dirsi tali. Apprendere vicende di questo genere fa bene a tutti. Anche a chi non pensa di farsi imprenditore. Perché sono storie di vite spese bene, dedite a costruire qualcosa (e non solo di materiale).
Per questo è bello leggere “La terra e le idee”, libro di Mario Bartocci appena dato alle stampe che ha un sottotitolo che è la sintesi di tutto: “Enrico Loccioni e l’impresa come bene comune”. Perché il libro è il racconto di un uomo – Enrico Loccioni, appunto – e della sua cocciutaggine nel pensare prima e realizzare poi un’impresa che fosse bene comune, cioè di tutti.
Racconto, quindi, quasi un romanzo che attraversa la storia personale dell’imprenditore Enrico Loccioni che si intreccia con quella dell’uomo Enrico Loccioni. Quella di Loccioni, nato e cresciuto “sopra una stalla” nell’entroterra marchigiano, è la vita con lo sfondo della storia del paese, dal boom economico alle sfide di oggi. L’infanzia in campagna, in una casa in cui non c’era energia elettrica, né acqua corrente, la scuola rurale, la voglia di riscatto, l’arrivo dell’elettricità. La voglia di libertà, la “tigna” e l’intelligenza. Tutto questo porta il protagonista a sviluppare nel tempo un modello d’impresa basato sulle persone e sulla conoscenza. Un modello che si è dimostrato vincente e che ha attraversato le crisi, i cambiamenti, i passaggi, con lo sguardo fisso ad un futuro che deve essere fatto di “bellezza, benessere e sostenibilità”. Anche se si producono sistemi di misura e controllo” per grandi imprese che realizzano auto, elettrodomestici, energia, farmaci, aerei, treni.
Racconto s’è detto, ma – come viene precisato dall’autore – non tanto su Enrico Loccioni, ma, attraverso di lui, su come si possa costruire un’impresa che funziona per davvero. Dice il protagonista ad un certo punto del libro: “Fin da quando ho cominciato a fare l’imprenditore ho cercato sempre di pensare l’impresa come comunità di persone piuttosto che come società di capitali, di utilizzare la tecnologia con me strumento piuttosto che come fine, di vedere il rapporto con la natura come integrazione piuttosto che contrapposizione; ho inoltre considerato lo sviluppo della conoscenza come punto essenziale dell’esercizio e della affermazione dell’impresa”.
La terra e le idee. Enrico Loccioni e l’impresa come bene comune
Mario Bartocci
Desiderio Editore, 2025


La narrazione della vita di Enrico Loccioni dalla terra all’industria
Vita d’impresa. Nel vero senso della parola: una vita spesa per fare impresa. E un’impresa originale, come d’altra parte sono tutte le imprese che davvero possono dirsi tali. Apprendere vicende di questo genere fa bene a tutti. Anche a chi non pensa di farsi imprenditore. Perché sono storie di vite spese bene, dedite a costruire qualcosa (e non solo di materiale).
Per questo è bello leggere “La terra e le idee”, libro di Mario Bartocci appena dato alle stampe che ha un sottotitolo che è la sintesi di tutto: “Enrico Loccioni e l’impresa come bene comune”. Perché il libro è il racconto di un uomo – Enrico Loccioni, appunto – e della sua cocciutaggine nel pensare prima e realizzare poi un’impresa che fosse bene comune, cioè di tutti.
Racconto, quindi, quasi un romanzo che attraversa la storia personale dell’imprenditore Enrico Loccioni che si intreccia con quella dell’uomo Enrico Loccioni. Quella di Loccioni, nato e cresciuto “sopra una stalla” nell’entroterra marchigiano, è la vita con lo sfondo della storia del paese, dal boom economico alle sfide di oggi. L’infanzia in campagna, in una casa in cui non c’era energia elettrica, né acqua corrente, la scuola rurale, la voglia di riscatto, l’arrivo dell’elettricità. La voglia di libertà, la “tigna” e l’intelligenza. Tutto questo porta il protagonista a sviluppare nel tempo un modello d’impresa basato sulle persone e sulla conoscenza. Un modello che si è dimostrato vincente e che ha attraversato le crisi, i cambiamenti, i passaggi, con lo sguardo fisso ad un futuro che deve essere fatto di “bellezza, benessere e sostenibilità”. Anche se si producono sistemi di misura e controllo” per grandi imprese che realizzano auto, elettrodomestici, energia, farmaci, aerei, treni.
Racconto s’è detto, ma – come viene precisato dall’autore – non tanto su Enrico Loccioni, ma, attraverso di lui, su come si possa costruire un’impresa che funziona per davvero. Dice il protagonista ad un certo punto del libro: “Fin da quando ho cominciato a fare l’imprenditore ho cercato sempre di pensare l’impresa come comunità di persone piuttosto che come società di capitali, di utilizzare la tecnologia con me strumento piuttosto che come fine, di vedere il rapporto con la natura come integrazione piuttosto che contrapposizione; ho inoltre considerato lo sviluppo della conoscenza come punto essenziale dell’esercizio e della affermazione dell’impresa”.
La terra e le idee. Enrico Loccioni e l’impresa come bene comune
Mario Bartocci
Desiderio Editore, 2025