

Alfonsina e la strada
Il Giro d’Italia è sempre stata una competizione prettamente maschile, ma nella sua storia si conta un’unica straordinaria eccezione: alla dodicesima edizione del 1924 partecipò una donna: Alfonsina Morini, meglio conosciuta con il cognome da sposata, Strada. Appassionata di ciclismo già in giovane età, la ciclista si presentò nel 1917 presso la redazione della “Gazzetta dello Sport” per iscriversi al Giro di Lombardia, competizione organizzata dal quotidiano sportivo. Nonostante la richiesta fosse inusuale, venne accettata e Alfonsina riuscì a completare i 204 chilometri del percorso. La sua determinazione la portò a partecipare a successive edizioni del Giro e anche ad altre competizioni, prima di arrivare a coronare il suo sogno: essere la prima (e a oggi l’unica) donna a partecipare alla più importante delle gare ciclistiche del nostro Paese, sovvertendo regole e stereotipi e sfidando critiche e maldicenze. Il romanzo di Simona Baldelli immagina la “Regina della pedivella”, ormai settantenne, che nel 1959 parte per un giro con la sua Moto Guzzi e ricorda diversi momenti della sua vita, in un racconto che si muove avanti e indietro nel tempo. I ricordi di Alfonsina ripercorrono la sua difficile infanzia, la passione per la bicicletta, la fatica e la perseveranza che la portavano a superare sempre di più i suoi limiti e a guadagnarsi la stima e gli apprezzamenti di grandi campioni quali Girardengo, Binda e Coppi.
Alfonsina e la strada
Simona Baldelli
Sellerio, 2021