

L’Eternauta
Tutto inizia con una nevicata su Buenos Aires. Una strana neve fosforescente cade dal cielo e uccide chiunque tocchi. Si tratta di un’invasione aliena che decimerà la popolazione mondiale, mentre i sopravvissuti vengono rastrellati e confinati nello Stadio del River Plate dai militari che cercano di organizzare una difesa. Inizia un assedio fatto di attacchi da parte di creature insettiformi e di allucinazioni causate da sostanze misteriose. L’Eternauta del titolo è il protagonista, Khruner, che significa il “vagabondo dell’infinito”, un viaggiatore del tempo che racconta questa storia a uno scrittore di fumetti in un lungo flashback, alla fine del quale riesce a salvarsi fuggendo su un’astronave aliena, che lo porta a perdersi nel tempo e in universi paralleli. Al termine del suo racconto una domanda rimane aperta: è successo in un’altra dimensione o si tratta di quello che succederà a breve? “L’Eternauta” di Hector Oesterheld, con i disegni di Francisco Lopez, è ormai entrato nella storia della letteratura a fumetti, anche per la sua complessa storia editoriale. Venne infatti pubblicato per la prima volta tra il 1957 e il 1959, e gli eventi narrati, in particolare il rastrellamento della popolazione negli stadi e gli alieni Krol come metafora per i militari, furono profetici rispetto a quanto accadde circa vent’anni dopo in Argentina sotto la dittatura della giunta militare, ma prim’ancora in Cile con Pinochet e in Uruguay. Oesterheld stesso, insieme alle sue figlie, finì per diventare uno dei tanti desaparecidos di quel periodo, circa 30.000 persone solo in Argentina, di cui si perse ogni traccia. Dopo quasi settant’anni questa storia mantiene intatta la sua forza narrativa ed è diventata un simbolo della resistenza a ogni dittatura. Un fumetto rimasto nell’immaginario collettivo e diventato un classico, recentemente adattato anche da Netflix per una serie TV di prossima uscita. L’Eternauta Hector German Oesterheld, Francisco Solano Lopez; edizione a cura di Antonio Scuzzarella; prefazione di Goffredo Fofi 001 Edizioni, 2017