

Ufo 78
Il 1978 ci fa subito pensare al rapimento Moro, all’avvicendarsi del Quarto governo Andreotti, agli “Anni di piombo”, con il terrorismo di destra e di sinistra, alle lotte per il diritto all’autodeterminazione delle donne, ai tre papi che si succedono al soglio pontificio, alle comuni, al problema della droga che dilaga. Tutto questo c’è nel libro di Wu Ming, ma viene affrontato con una prospettiva inusuale, il ’78 fu infatti anche l’anno in cui si registrò il maggior numero di avvistamenti di UFO in Italia. Un racconto corale affidato a una compagine di personaggi, molti dei quali ruotano proprio attorno al mondo dell’ufologia: c’è Martin Zanka, uno scrittore comunista che scrive libri sulla “paleocosmonautica”, c’è suo figlio Vincenzo, ex eroinomane che vive in una comune della Lunigiana, c’è Milena Cravero, una giovane antropologa che fa ricerca di campo sugli ufologi e poi Jimmy Fruzzetti, Gheppio, Pardo e molti altri. I diversi piani narrativi del libro si intrecciano in più punti e ruotano attorno a un mistero che si svolge nella cornice di una montagna misteriosa, anzi “misteriogena”: il Quarzerone, luogo di fantasia nel quale convergono per diversi motivi le vite e le ricerche dei protagonisti. Gli autori giocano elegantemente con fatti reali e inventati, creando un giallo atipico e appassionante, che scava nel cuore oscuro del passato italiano e rilegge la storia di quegli anni con prospettive complesse, mai scontate o stereotipate. E poi c’è una bellissima colonna sonora - fatta di brani dei Popol Vuh, Franco Battiato, i Deep Purple, gli Area - tutta da ascoltare per accompagnare la lettura.
Ufo 78
Wu Ming
Einaudi, 2022