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Nuove forme di comunicazione e linguaggio: uno stile senza tempo

Negli anni Novanta e nel primo decennio degli anni Duemila la strategia pubblicitaria della Pirelli è caratterizzata da campagne globali con grandi testimonial del cinema e dello sport come Sharon Stone, Carl Lewis, Marie-José Pérec, realizzate dalle grandi agenzie internazionali come Young & Rubicam e Armando Testa.
La fotografia di Lewis in tacchi a spillo scattata da Annie Leibovitz nel 1994 è un’immagine indelebile nella storia della comunicazione visiva e l’headline “Power is Nothing without Control” è una pietra miliare della pubblicità internazionale, ancora oggi slogan distintivo della "P maiuscola".

Young & Rubicam, pubblicità dei pneumatici Pirelli, 1994, foto di Annie Leibovitz

Nel 1995 Pirelli e F.C. Internazionale siglano una partnership che porta il marchio della P lunga sulle maglie della squadra di calcio milanese. Nel 1997 arriva all’Inter un attaccante brasiliano di nome Luís Nazário de Lima: Ronaldo, scelto come testimonial della campagna pneumatici 1998. Ideata da Young & Rubicam e realizzata dal fotografo Ken Griffiths, l’immagine del calciatore nella posizione della statua del Cristo Redentore di Rio de Janeiro diventa immediatamente un’icona virale.
Accompagnata da “Power is nothing without control”, la campagna stampa nasce attorno alla figura forte del testimonial per poi abbinarsi al nuovo pneumatico “universale” Pirelli P3000, oltre che a P6000 e Winter.

Young & Rubicam, pubblicità dei pneumatici Pirelli, 1998, foto di Ken Griffiths

Fondata nel 1994, la rivista World è una pubblicazione semestrale che incarna lo spirito di Pirelli, occupandosi di idee riguardanti l’arte, la cultura, la tecnologia, gli affari e la vita. Oltre a star come Frances McDormand e Natalie Portman, le edizioni più recenti hanno incluso interviste a figure chiave come il CEO del New York Times Mark Thompson, il CEO di Netflix Reed Hastings e i designer Jasper Morrison e Yves Béhar.
Le sue pagine hanno ospitato chef, viaggi, sport e articoli su argomenti d’attualità come il test del DNA e l’intelligenza artificiale, oltre al “dietro le quinte” delle ultime mostre organizzate alla galleria Pirelli HangarBicocca di Milano.

Cassandre Montoriol, copertina di World, Issue 1/2021

Pirelli ha spesso parlato di pneumatici e del loro mondo, concentrandosi non solo sulla loro funzione, ma anche estrapolandoli dal loro contesto, creando storie e immagini in grado di evocare altri mondi, valori, aspirazioni e sogni. È così che, nel corso del tempo, un oggetto apparentemente rotondo e nero si è evoluto in una vera “anima di gomma”. Portando avanti una tradizione di storytelling “laterale”, dal 2010 a oggi anche le Relazioni annuali di Pirelli hanno attraversato una trasformazione: da “semplice” bilancio d’esercizio sono di fatto diventate strumenti di comunicazione in senso lato, in grado di illustrare un anno di storia della società, avvalendosi del contributo di personalità del mondo dell’arte e della cultura a livello internazionale.
Nell’ultimo decennio, i dati di bilancio sono pertanto entrati a far parte di una storia più ampia volta a cogliere lo spirito e i valori di Pirelli, combinando i tipici contenuti della rendicontazione economica-finanziaria con espressioni artistiche – da fotografie a disegni, da quadri a graffiti – e testi coperti da diritto d’autore, tutti creati ad hoc per raccontare la parte più intangibile della società.

Copertina del Bilancio Pirelli, Edizione Spinning the Wheel, 2013

Pirelli ha spesso parlato di pneumatici e del loro mondo, concentrandosi non solo sulla loro funzione, ma anche estrapolandoli dal loro contesto, creando storie e immagini in grado di evocare altri mondi, valori, aspirazioni e sogni. È così che, nel corso del tempo, un oggetto apparentemente rotondo e nero si è evoluto in una vera “anima di gomma”. Portando avanti una tradizione di storytelling “laterale”, dal 2010 a oggi anche le Relazioni annuali di Pirelli hanno attraversato una trasformazione: da “semplice” bilancio d’esercizio sono di fatto diventate strumenti di comunicazione in senso lato, in grado di illustrare un anno di storia della società, avvalendosi del contributo di personalità del mondo dell’arte e della cultura a livello internazionale.
Nell’ultimo decennio, i dati di bilancio sono pertanto entrati a far parte di una storia più ampia volta a cogliere lo spirito e i valori di Pirelli, combinando i tipici contenuti della rendicontazione economica-finanziaria con espressioni artistiche – da fotografie a disegni, da quadri a graffiti – e testi coperti da diritto d’autore, tutti creati ad hoc per raccontare la parte più intangibile della società.

Stefan Glerum, illustrazione “Values”, Pirelli Annual Report, Edizione ABC, 2012

Pirelli ha spesso parlato di pneumatici e del loro mondo, concentrandosi non solo sulla loro funzione, ma anche estrapolandoli dal loro contesto, creando storie e immagini in grado di evocare altri mondi, valori, aspirazioni e sogni. È così che, nel corso del tempo, un oggetto apparentemente rotondo e nero si è evoluto in una vera “anima di gomma”. Portando avanti una tradizione di storytelling “laterale”, dal 2010 a oggi anche le Relazioni annuali di Pirelli hanno attraversato una trasformazione: da “semplice” bilancio d’esercizio sono di fatto diventate strumenti di comunicazione in senso lato, in grado di illustrare un anno di storia della società, avvalendosi del contributo di personalità del mondo dell’arte e della cultura a livello internazionale.
Nell’ultimo decennio, i dati di bilancio sono pertanto entrati a far parte di una storia più ampia volta a cogliere lo spirito e i valori di Pirelli, combinando i tipici contenuti della rendicontazione economica-finanziaria con espressioni artistiche – da fotografie a disegni, da quadri a graffiti – e testi coperti da diritto d’autore, tutti creati ad hoc per raccontare la parte più intangibile della società.

Javier Cercas, manoscritto “Lo nuevo y lo mejor”, Pirelli Annual Report, Edizione ABC, 2012