“Il nostro rivenditore deve essere con noi”: l’avventura editoriale di “P vendere”, dagli anni del boom all’Archivio Storico online
“Una sigla nuova per conoscerci meglio”. Così l’editoriale del primo numero, nel settembre 1958, annuncia la nascita di “P vendere”, rivista del Gruppo Pirelli dedicata ai rivenditori di pneumatici. Il momento non è casuale: sono gli anni della motorizzazione di massa in Italia, il mercato è in espansione e la concorrenza per spartirselo si accende. Coltivare il rapporto con il rivenditore, punto terminale dell’organizzazione di vendita, a diretto contatto con la clientela, diventa cruciale nella strategia commerciale della Pirelli. “Il nostro rivenditore deve essere con noi” affermava Arrigo Castellani, direttore della Propaganda. Ecco quindi nascere una nuova testata, dopo la generalista “Pirelli. Rivista d’informazione e di tecnica”, questa volta ideata per un pubblico specialistico e con un particolare obiettivo: supportare l’attività di vendita dei gommisti e promuovere un meccanismo di identificazione con la casa fornitrice. Da oggi P vendere si aggiunge alle riviste disponibili nell’Archivio Storico online, con la possibilità di sfogliare tutti i numeri e di ricerca “full text” all’interno degli articoli. Al centro della pubblicazione sono naturalmente i prodotti di casa Pirelli e le strategie per venderli: informazioni di tipo tecnico, su caratteristiche, montaggio, utilizzo e manutenzione, si alternano a resoconti sulle campagne pubblicitarie per la loro promozione, anche con numeri monografici in occasione di lanci importanti, come il BS3 nel 1959, o l’imponente campagna pubblicitaria per il Cinturato nel 1965. Nel campo della pubblicità sono periodicamente presentati i mezzi messi a disposizione dall’azienda: dagli espositori per la merce ai bozzetti dei migliori grafici del tempo, dai gadget alle diapositive o diavive per il cinema, alle insegne luminose,tutto personalizzabile con il nome del rivenditore.
Ampio spazio è dedicato ai rivenditori stessi, alle loro storie personali e a quelle delle loro attività commerciali. Dalla iniziale rubrica Voi, nostri amici, nella quale sono pubblicate foto inviate direttamente dai lettori, si passa nel 1961, e per l’intera durata della rivista, a Protagonisti della vendita, veri e propri “servizi” corredati da fotografie, redatti da inviati del giornale. Alcuni di loro sono ancora oggi importanti dealer Pirelli, come Frigerio a Milano.
Presenti anche notizie sull’attività dell’azienda più in generale, con articoli sugli stabilimenti Pirelli e sulla sua attività nel mondo. Tra gli altri, si segnalano: Il capo dello Stato a Bicocca (1967); Fatti col cervello (1967) e Gli elettroni per lo studio dei pneumatici (1969) sull’utilizzo dei calcolatori elettronici per la progettazione degli pneumatici; Un magazzino per 600.000 (1968), sulla nuova gigantesca area per lo stoccaggio degli pneumatici a Bicocca; Un laboratorio all’aperto (1969) sulla pista di prova di Vizzola. Diretta da Mario Giretti e, dal 1968 al 1970 – anno dell’ultimo numero – da Giampiero Zanni, susseguitisi a capo della Direzione Vendite Pneumatici, su P vendere è evidente l’influenza di Arrigo Castellani: ne sono indizio la veste grafica curata (l’impaginazione e l’art direction, come per la rivista “Pirelli” è affidata a Ezio Bonini, cui seguiranno Giancarlo Guerrini, Heinz Ochsner, Ottorino Monestier, Fulvio Carcano, Peter Vogt e Ursula Noerbel), la partecipazione di illustratori come Riccardo Manzi – autore di una vignetta in esclusiva sui numeri del 1962 – e fotografi Ugo Mulas e la comparsa, per un breve periodo, di articoli di argomento vario come televisione, tempo libero, sport, firmati, tra gli altri, da Alfredo Binda e Giuseppe Meazza.
Protagonisti del mondo dello sport, dell’arte, del design, accomunati da un’avventura editoriale sotto il segno della P lunga.
“Una sigla nuova per conoscerci meglio”. Così l’editoriale del primo numero, nel settembre 1958, annuncia la nascita di “P vendere”, rivista del Gruppo Pirelli dedicata ai rivenditori di pneumatici. Il momento non è casuale: sono gli anni della motorizzazione di massa in Italia, il mercato è in espansione e la concorrenza per spartirselo si accende. Coltivare il rapporto con il rivenditore, punto terminale dell’organizzazione di vendita, a diretto contatto con la clientela, diventa cruciale nella strategia commerciale della Pirelli. “Il nostro rivenditore deve essere con noi” affermava Arrigo Castellani, direttore della Propaganda. Ecco quindi nascere una nuova testata, dopo la generalista “Pirelli. Rivista d’informazione e di tecnica”, questa volta ideata per un pubblico specialistico e con un particolare obiettivo: supportare l’attività di vendita dei gommisti e promuovere un meccanismo di identificazione con la casa fornitrice. Da oggi P vendere si aggiunge alle riviste disponibili nell’Archivio Storico online, con la possibilità di sfogliare tutti i numeri e di ricerca “full text” all’interno degli articoli. Al centro della pubblicazione sono naturalmente i prodotti di casa Pirelli e le strategie per venderli: informazioni di tipo tecnico, su caratteristiche, montaggio, utilizzo e manutenzione, si alternano a resoconti sulle campagne pubblicitarie per la loro promozione, anche con numeri monografici in occasione di lanci importanti, come il BS3 nel 1959, o l’imponente campagna pubblicitaria per il Cinturato nel 1965. Nel campo della pubblicità sono periodicamente presentati i mezzi messi a disposizione dall’azienda: dagli espositori per la merce ai bozzetti dei migliori grafici del tempo, dai gadget alle diapositive o diavive per il cinema, alle insegne luminose,tutto personalizzabile con il nome del rivenditore.
Ampio spazio è dedicato ai rivenditori stessi, alle loro storie personali e a quelle delle loro attività commerciali. Dalla iniziale rubrica Voi, nostri amici, nella quale sono pubblicate foto inviate direttamente dai lettori, si passa nel 1961, e per l’intera durata della rivista, a Protagonisti della vendita, veri e propri “servizi” corredati da fotografie, redatti da inviati del giornale. Alcuni di loro sono ancora oggi importanti dealer Pirelli, come Frigerio a Milano.
Presenti anche notizie sull’attività dell’azienda più in generale, con articoli sugli stabilimenti Pirelli e sulla sua attività nel mondo. Tra gli altri, si segnalano: Il capo dello Stato a Bicocca (1967); Fatti col cervello (1967) e Gli elettroni per lo studio dei pneumatici (1969) sull’utilizzo dei calcolatori elettronici per la progettazione degli pneumatici; Un magazzino per 600.000 (1968), sulla nuova gigantesca area per lo stoccaggio degli pneumatici a Bicocca; Un laboratorio all’aperto (1969) sulla pista di prova di Vizzola. Diretta da Mario Giretti e, dal 1968 al 1970 – anno dell’ultimo numero – da Giampiero Zanni, susseguitisi a capo della Direzione Vendite Pneumatici, su P vendere è evidente l’influenza di Arrigo Castellani: ne sono indizio la veste grafica curata (l’impaginazione e l’art direction, come per la rivista “Pirelli” è affidata a Ezio Bonini, cui seguiranno Giancarlo Guerrini, Heinz Ochsner, Ottorino Monestier, Fulvio Carcano, Peter Vogt e Ursula Noerbel), la partecipazione di illustratori come Riccardo Manzi – autore di una vignetta in esclusiva sui numeri del 1962 – e fotografi Ugo Mulas e la comparsa, per un breve periodo, di articoli di argomento vario come televisione, tempo libero, sport, firmati, tra gli altri, da Alfredo Binda e Giuseppe Meazza.
Protagonisti del mondo dello sport, dell’arte, del design, accomunati da un’avventura editoriale sotto il segno della P lunga.