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La storia delle Industrie Pirelli degli anni Quaranta: un patrimonio d’impresa da oggi consultabile anche online

Da oggi nuovi documenti dell’Archivio Storico Pirelli sono disponibili online. Si estende infatti agli anni Quaranta la pubblicazione dei Documenti per la storia delle Industrie Pirelli, raccolta documentaria che ripercorre la storia dell’azienda dalla sua fondazione agli anni Ottanta del Novecento. Sui circa 580 documenti resi disponibili, oltre ai consueti listini, cataloghi di prodotto e brevetti,  spiccano quelli sul difficile periodo della Seconda Guerra Mondiale, dell’occupazione tedesca del Nord Italia, della ricostruzione dopo la Liberazione. Le fotografie degli stabilimenti di Milano in via Ponte Seveso e Milano Bicocca prima e dopo i bombardamenti dell’agosto del 1943 firmate da Emilio Calcagni, Mario Crimella, Giulio Galimberti mostrano, sullo sfondo della Stazione Centrale, inediti scorci della fabbrica Pirelli e la distruzione seguita alle incursioni aeree, che porterà alla decisione, nel Dopoguerra, di concentrare la produzione in Bicocca e di realizzare il Grattacielo Pirelli sulle macerie dello stabilimento accanto alla stazione.

Diversi documenti ripercorrono i mesi dell’occupazione nazifascista seguita all’8 settembre 1943. Il fascicolo n. 2194 dal titolo “Documenti risalenti al periodo dell’occupazione germanica in Italia riguardanti l’azione di Resistenza della nostra società nei riguardi delle truppe germaniche di occupazione” contiene lettere e relazioni sulla resistenza attuata dall’azienda e dai lavoratori nei confronti dei tentativi dei nazisti di sfruttare lo stabilimento per i propri fini bellici e di trasferire in fabbriche tedesche parte della forza lavoro. In evidenza anche il contributo dato alla lotta di Liberazione, non solo con un sostegno economico ma anche con la partecipazione alle proteste e agli scioperi del 1943-1944, che costarono a molti lavoratori l’arresto e la deportazione nei campi di concentramento nazisti.

Pirelli fu “uno dei più importanti centri della riscossa”, come ricordano le parole di Cesare Merzagora – direttore centrale  dal 1938 e dirigente de Clnai dal 1944, poi commissario della società dal maggio 1945 fino al rientro in carica di Piero e Alberto Pirelli nel maggio 1946 – ai soci riuniti in Assemblea l’11 dicembre 1945 e riportate in un fascicolo a stampa archiviato al n. 2214.

La raccolta documenta anche le difficoltà per la ripresa della produzione dopo la guerra, dovute alla mancanza di materie prime, e il loro superamento grazie agli aiuti degli Alleati americani e inglesi. Come racconta la rassegna stampa conservata al n. 2225.  il 25 gennaio 1946 vengono presentati i primi pneumatici prodotti, dopo l’interruzione di oltre un anno, grazie alla gomma sintetica di provenienza americana e alla gomma naturale di provenienza inglese.

Lasciatasi alle spalle le difficoltà del periodo bellico, la Pirelli può dedicarsi alla celebrazione di un importante traguardo: i 75 anni di vita dell’impresa. Numerose le iniziative, dalla inaugurazione della colonia marina di Pietra Ligure, alle manifestazioni sportive, alla realizzazione di una cartolina celebrativa, di francobolli e portachiavi, di cui si conservano i bozzetti. L’azienda è ora pronta a rinascere, in un clima di ritrovato ottimismo: nel 1948 nascono la Rivista Pirelli, il Centro Culturale, e viene lanciato un concorso per le nuove campagne pubblicitarie del pneumatico Stella Bianca e della gommapiuma.  L’inizio di una nuova era.

Da oggi nuovi documenti dell’Archivio Storico Pirelli sono disponibili online. Si estende infatti agli anni Quaranta la pubblicazione dei Documenti per la storia delle Industrie Pirelli, raccolta documentaria che ripercorre la storia dell’azienda dalla sua fondazione agli anni Ottanta del Novecento. Sui circa 580 documenti resi disponibili, oltre ai consueti listini, cataloghi di prodotto e brevetti,  spiccano quelli sul difficile periodo della Seconda Guerra Mondiale, dell’occupazione tedesca del Nord Italia, della ricostruzione dopo la Liberazione. Le fotografie degli stabilimenti di Milano in via Ponte Seveso e Milano Bicocca prima e dopo i bombardamenti dell’agosto del 1943 firmate da Emilio Calcagni, Mario Crimella, Giulio Galimberti mostrano, sullo sfondo della Stazione Centrale, inediti scorci della fabbrica Pirelli e la distruzione seguita alle incursioni aeree, che porterà alla decisione, nel Dopoguerra, di concentrare la produzione in Bicocca e di realizzare il Grattacielo Pirelli sulle macerie dello stabilimento accanto alla stazione.

Diversi documenti ripercorrono i mesi dell’occupazione nazifascista seguita all’8 settembre 1943. Il fascicolo n. 2194 dal titolo “Documenti risalenti al periodo dell’occupazione germanica in Italia riguardanti l’azione di Resistenza della nostra società nei riguardi delle truppe germaniche di occupazione” contiene lettere e relazioni sulla resistenza attuata dall’azienda e dai lavoratori nei confronti dei tentativi dei nazisti di sfruttare lo stabilimento per i propri fini bellici e di trasferire in fabbriche tedesche parte della forza lavoro. In evidenza anche il contributo dato alla lotta di Liberazione, non solo con un sostegno economico ma anche con la partecipazione alle proteste e agli scioperi del 1943-1944, che costarono a molti lavoratori l’arresto e la deportazione nei campi di concentramento nazisti.

Pirelli fu “uno dei più importanti centri della riscossa”, come ricordano le parole di Cesare Merzagora – direttore centrale  dal 1938 e dirigente de Clnai dal 1944, poi commissario della società dal maggio 1945 fino al rientro in carica di Piero e Alberto Pirelli nel maggio 1946 – ai soci riuniti in Assemblea l’11 dicembre 1945 e riportate in un fascicolo a stampa archiviato al n. 2214.

La raccolta documenta anche le difficoltà per la ripresa della produzione dopo la guerra, dovute alla mancanza di materie prime, e il loro superamento grazie agli aiuti degli Alleati americani e inglesi. Come racconta la rassegna stampa conservata al n. 2225.  il 25 gennaio 1946 vengono presentati i primi pneumatici prodotti, dopo l’interruzione di oltre un anno, grazie alla gomma sintetica di provenienza americana e alla gomma naturale di provenienza inglese.

Lasciatasi alle spalle le difficoltà del periodo bellico, la Pirelli può dedicarsi alla celebrazione di un importante traguardo: i 75 anni di vita dell’impresa. Numerose le iniziative, dalla inaugurazione della colonia marina di Pietra Ligure, alle manifestazioni sportive, alla realizzazione di una cartolina celebrativa, di francobolli e portachiavi, di cui si conservano i bozzetti. L’azienda è ora pronta a rinascere, in un clima di ritrovato ottimismo: nel 1948 nascono la Rivista Pirelli, il Centro Culturale, e viene lanciato un concorso per le nuove campagne pubblicitarie del pneumatico Stella Bianca e della gommapiuma.  L’inizio di una nuova era.

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