Diplomazia d’impresa
In una Lectio magistralis la sintesi della capacità delle aziende di essere attori positivi dell’economia e della società
Le imprese possono essere soggetti importanti anche dal punto di vista delle relazioni politiche e del bene comune. Non solo conti a posto e qualità del prodotto, dunque, ma qualcosa di diverso e di più: un ruolo importante nell’ambito delle relazioni sociali, dei territori e più in generale politiche. Il tema è di grande importanza e necessita di essere ben compreso. Un passo verso questa direzione lo si può compiere leggendo la Lectio magistralis di Simone Bemporad tenuta lo scorso maggio presso l’Università di Trieste.
Bemporad lucidamente ha affrontato il tema dell’”impatto delle aziende sulle relazioni politiche e sul bene comune” partendo dalla sua esperienza di vita – giornalista e uomo d’azienda – che lo ha condotto negli anni a lavorare, come lui stesso dice, “in istituzioni e in imprese importanti, aziende che hanno sempre dimostrato una vocazione per l’innovazione e il futuro”. Obiettivo della Lectio è la dimostrazione di tre punti fermi nella visione di Bemporad del mondo, dell’economia e delle relazioni sociali e politiche. Prima di tutto il fatto che “considerare separate le traiettorie dell’interesse dell’impresa privata da quelle dell’interesse pubblico è una visione già superata dalla realtà e provare a dividerle non aiuterà a raggiungere né l’una né l’altra”. In secondo luogo che “il business svolge un ruolo di ponte tra luoghi lontanissimi tra di loro, con forze e mezzi di cui quasi nessun governo può disporre, e che la collaborazione dei governi e in particolare di una rete diplomatica altamente competente con le imprese sono determinanti per gestire i rapporti tra Paesi”. Infine, che “la comunicazione aziendale e l’advocacy sono elementi essenziali per le moderne economie interconnesse e anzi, parafrasando quanto scrisse Keynes a proposito delle teorie economiche, sono più potenti di ciò che comunemente si creda”.
Bemporad affronta l’argomento con grande chiarezza e porta chi ascolta (oppure legge) alla comprensione di realtà di rapporti che spesso non appaiono ai più e che invece possono essere determinanti per il futuro di interi sistemi sociale ed economici. E lo fa mettendo a frutto l’esperienza del giornalista che sa scrivere e quella del grande uomo d’impresa. “Le aziende – scrive in uno dei passaggi cruciali Bemporad – possono contribuire a rendere più informate le decisioni della diplomazia e della politica condividendo la grande conoscenza generata dalla propria attività, dando quindi un punto di vista originale e innovativo”.
Simone Bemporad
Lectio Magistralis, Università degli Studi di Trieste, 30 maggio 2025, in occasione del conferimento della Laurea Honoris Causa
In una Lectio magistralis la sintesi della capacità delle aziende di essere attori positivi dell’economia e della società
Le imprese possono essere soggetti importanti anche dal punto di vista delle relazioni politiche e del bene comune. Non solo conti a posto e qualità del prodotto, dunque, ma qualcosa di diverso e di più: un ruolo importante nell’ambito delle relazioni sociali, dei territori e più in generale politiche. Il tema è di grande importanza e necessita di essere ben compreso. Un passo verso questa direzione lo si può compiere leggendo la Lectio magistralis di Simone Bemporad tenuta lo scorso maggio presso l’Università di Trieste.
Bemporad lucidamente ha affrontato il tema dell’”impatto delle aziende sulle relazioni politiche e sul bene comune” partendo dalla sua esperienza di vita – giornalista e uomo d’azienda – che lo ha condotto negli anni a lavorare, come lui stesso dice, “in istituzioni e in imprese importanti, aziende che hanno sempre dimostrato una vocazione per l’innovazione e il futuro”. Obiettivo della Lectio è la dimostrazione di tre punti fermi nella visione di Bemporad del mondo, dell’economia e delle relazioni sociali e politiche. Prima di tutto il fatto che “considerare separate le traiettorie dell’interesse dell’impresa privata da quelle dell’interesse pubblico è una visione già superata dalla realtà e provare a dividerle non aiuterà a raggiungere né l’una né l’altra”. In secondo luogo che “il business svolge un ruolo di ponte tra luoghi lontanissimi tra di loro, con forze e mezzi di cui quasi nessun governo può disporre, e che la collaborazione dei governi e in particolare di una rete diplomatica altamente competente con le imprese sono determinanti per gestire i rapporti tra Paesi”. Infine, che “la comunicazione aziendale e l’advocacy sono elementi essenziali per le moderne economie interconnesse e anzi, parafrasando quanto scrisse Keynes a proposito delle teorie economiche, sono più potenti di ciò che comunemente si creda”.
Bemporad affronta l’argomento con grande chiarezza e porta chi ascolta (oppure legge) alla comprensione di realtà di rapporti che spesso non appaiono ai più e che invece possono essere determinanti per il futuro di interi sistemi sociale ed economici. E lo fa mettendo a frutto l’esperienza del giornalista che sa scrivere e quella del grande uomo d’impresa. “Le aziende – scrive in uno dei passaggi cruciali Bemporad – possono contribuire a rendere più informate le decisioni della diplomazia e della politica condividendo la grande conoscenza generata dalla propria attività, dando quindi un punto di vista originale e innovativo”.
Simone Bemporad
Lectio Magistralis, Università degli Studi di Trieste, 30 maggio 2025, in occasione del conferimento della Laurea Honoris Causa