“Intelligenza spirituale” per far crescere la cultura d’impresa
Guardare ai conti e all’etica come strumenti per affrontare il presente complesso e volatile
Etica e gestione d’impresa. “Antico” – ormai – binomio che non cessa certo di essere d’interesse e della necessità di essere studiato e messo in pratica. Etica che, è necessario ricordarlo sempre, non deve essere confusa con un buonismo d’impresa dannoso per tutti. Etica che, comunque, passa per le persone che dell’impresa sono il vero motore. Per questo può essere interessante leggere “Ethical Leadership and Spiritual Intelligence in Corporate Communication: A Strategic Imperative for Sustainable Business Culture” di Odunayo Kolawole Kayode (Department of Information Technology Services, Gateway ICT Polytechnic, Nigeria) appena pubblicato.
La ricerca prende le mosse da una constatazione: esiste ormai un ambiente aziendale complesso, caratterizzato da rapidi progressi tecnologici, globalizzazione, instabilità socio-politica e una rinnovata enfasi sull’etica e sui valori umani. Volatilità, appare essere sempre di più la “parola d’ordine” di quest’epoca. Un contesto nel quale la comunicazione aziendale può svolgere un ruolo cruciale nel plasmare, ma prima ancora raccontare, l’identità organizzativa, la fiducia degli stakeholder e le pratiche aziendali sostenibili. Questione però, come si diceva, di persone al comando.
L’indagine si propone quindi di esplorare l’intersezione tra leadership etica e quella che viene indicata come “intelligenza spirituale” come strumenti fondamentali per migliorare la comunicazione aziendale nell’affrontare queste sfide contemporanee. Ma cos’è la leadership etica? Per Odunayo Kolawole Kayode è quell’approccio alla gestione d’impresa fondato sui principi di integrità, equità e responsabilità, capace di promuovere una cultura organizzativa trasparente che dà priorità al comportamento etico e al coinvolgimento. La ricerca arriva quindi a delineare una sorta di “intelligenza spirituale” che non ha nulla di trascendentale, ma consiste nella capacità di navigare in scenari morali complessi, dimostrare empatia e allineare le pratiche aziendali a valori umani più profondi. Oltre alla teoria, vengono quindi messi a fuoco tre casi aziendali – Microsoft, The Body Shop e Unilever – attraverso l’approfondimento dei comportamenti di altrettanti manager.
I risultati, viene spiegato nelle conclusioni, evidenziano come i leader che incarnano sia qualità etiche che spirituali siano meglio attrezzati per promuovere una comunicazione aperta, risolvere i conflitti, gestire la diversità e guidare un processo decisionale etico. È una preziosa e quasi impalpabile sinergia tra leadership etica e “intelligenza spirituale”, quella che contribuisce alla creazione di un sistema virtuoso tra organizzazione aziendale, comunicazione e risultati d’impresa sul mercato.
Odunayo Kolawole Kayode
Edumania-An International Multidisciplinary Journal, 2025, Vol. 03, Issue 03, 145-149
Guardare ai conti e all’etica come strumenti per affrontare il presente complesso e volatile
Etica e gestione d’impresa. “Antico” – ormai – binomio che non cessa certo di essere d’interesse e della necessità di essere studiato e messo in pratica. Etica che, è necessario ricordarlo sempre, non deve essere confusa con un buonismo d’impresa dannoso per tutti. Etica che, comunque, passa per le persone che dell’impresa sono il vero motore. Per questo può essere interessante leggere “Ethical Leadership and Spiritual Intelligence in Corporate Communication: A Strategic Imperative for Sustainable Business Culture” di Odunayo Kolawole Kayode (Department of Information Technology Services, Gateway ICT Polytechnic, Nigeria) appena pubblicato.
La ricerca prende le mosse da una constatazione: esiste ormai un ambiente aziendale complesso, caratterizzato da rapidi progressi tecnologici, globalizzazione, instabilità socio-politica e una rinnovata enfasi sull’etica e sui valori umani. Volatilità, appare essere sempre di più la “parola d’ordine” di quest’epoca. Un contesto nel quale la comunicazione aziendale può svolgere un ruolo cruciale nel plasmare, ma prima ancora raccontare, l’identità organizzativa, la fiducia degli stakeholder e le pratiche aziendali sostenibili. Questione però, come si diceva, di persone al comando.
L’indagine si propone quindi di esplorare l’intersezione tra leadership etica e quella che viene indicata come “intelligenza spirituale” come strumenti fondamentali per migliorare la comunicazione aziendale nell’affrontare queste sfide contemporanee. Ma cos’è la leadership etica? Per Odunayo Kolawole Kayode è quell’approccio alla gestione d’impresa fondato sui principi di integrità, equità e responsabilità, capace di promuovere una cultura organizzativa trasparente che dà priorità al comportamento etico e al coinvolgimento. La ricerca arriva quindi a delineare una sorta di “intelligenza spirituale” che non ha nulla di trascendentale, ma consiste nella capacità di navigare in scenari morali complessi, dimostrare empatia e allineare le pratiche aziendali a valori umani più profondi. Oltre alla teoria, vengono quindi messi a fuoco tre casi aziendali – Microsoft, The Body Shop e Unilever – attraverso l’approfondimento dei comportamenti di altrettanti manager.
I risultati, viene spiegato nelle conclusioni, evidenziano come i leader che incarnano sia qualità etiche che spirituali siano meglio attrezzati per promuovere una comunicazione aperta, risolvere i conflitti, gestire la diversità e guidare un processo decisionale etico. È una preziosa e quasi impalpabile sinergia tra leadership etica e “intelligenza spirituale”, quella che contribuisce alla creazione di un sistema virtuoso tra organizzazione aziendale, comunicazione e risultati d’impresa sul mercato.
Odunayo Kolawole Kayode
Edumania-An International Multidisciplinary Journal, 2025, Vol. 03, Issue 03, 145-149