Lavoro e impresa, trasformare il disagio in benessere
Il tema del malessere nelle organizzazioni della produzione e le strade per uscirne
Governare l’impresa in periodi difficili e complessi. Far quadrare i conti e valorizzare le persone. Compiti all’ordine del giorno per molte organizzazioni della produzione. Compiti ineludibili che implicano non solo la correttezza dei processi produttivi ma anche l’attenzione massima al benessere e al disagio dentro l’azienda. A questo nodo di temi provano a rispondere Mauro Tomé e Paolo Umidon “Clinica del benessere organizzativo. Quali risposte al disagio sul lavoro”, libro da loro curato e da poco pubblicato.
I due partono da una serie di constatazioni: il rapporto tra individuo e organizzazione è sempre più complesso; instabilità dei mercati, precarietà e insicurezza nelle relazioni lavorative, proceduralizzazioni a volte eccessive, tagli e riduzioni imposti dalla necessita di “equilibrare i conti” generano fatiche ed equilibri precari. Il cuore delle domande che derivano da questa situazione è semplice: come fare a conciliare l’efficacia e l’efficienza con la valorizzazione delle persone?
Gli autori rispondono a queste domande presentando teorie e tecniche corredate da riferimenti a casi reali di interventi presso organizzazioni clienti. Esperienze e idee basate su una visione ambiziosa: affrontare il disagio è un’occasione non solo per prendersi cura delle persone, ma anche per contribuire a migliorare efficienza ed efficacia organizzativa. Si tratta, viene spiegato, di esercitare una sorta di “doppio sguardo” fondato sull’ascolto costante, sulla valorizzazione degli individui, dei gruppi e delle relazioni interne. Il tema viene quindi declinato secondo lo schema fornito da MODUS Società Benefit e in più passaggi. Dopo in inquadramento generale dell’argomento si passa quindi al tema delle imprese familiari tra managerializzazione e passaggio generazionale, poi a quello della necessità di sviluppare una vera cultura dell’impresa, e quindi a quello della necessità di accompagnare verso il cambiamento e l’innovazione. Successivamente vengono affrontati argomenti come la valorizzazione di ogni singolo individuo all’interno dell’organizzazione e poi la necessità di affrontare il “malessere” nelle organizzazioni in modo da arrivare a costruire il benessere all’interno delle stesse.
Il libro di Tomè e Umidon non promette la cura a tutti i mali che affliggono le organizzazioni della produzione, ma è certamente una “buina cura” per una certa parte di questi.
Clinica del benessere organizzativo. Quali risposte al disagio sul lavoro
Mauro Tomé, Paolo Umidon
Franco Angeli, 2025
Il tema del malessere nelle organizzazioni della produzione e le strade per uscirne
Governare l’impresa in periodi difficili e complessi. Far quadrare i conti e valorizzare le persone. Compiti all’ordine del giorno per molte organizzazioni della produzione. Compiti ineludibili che implicano non solo la correttezza dei processi produttivi ma anche l’attenzione massima al benessere e al disagio dentro l’azienda. A questo nodo di temi provano a rispondere Mauro Tomé e Paolo Umidon “Clinica del benessere organizzativo. Quali risposte al disagio sul lavoro”, libro da loro curato e da poco pubblicato.
I due partono da una serie di constatazioni: il rapporto tra individuo e organizzazione è sempre più complesso; instabilità dei mercati, precarietà e insicurezza nelle relazioni lavorative, proceduralizzazioni a volte eccessive, tagli e riduzioni imposti dalla necessita di “equilibrare i conti” generano fatiche ed equilibri precari. Il cuore delle domande che derivano da questa situazione è semplice: come fare a conciliare l’efficacia e l’efficienza con la valorizzazione delle persone?
Gli autori rispondono a queste domande presentando teorie e tecniche corredate da riferimenti a casi reali di interventi presso organizzazioni clienti. Esperienze e idee basate su una visione ambiziosa: affrontare il disagio è un’occasione non solo per prendersi cura delle persone, ma anche per contribuire a migliorare efficienza ed efficacia organizzativa. Si tratta, viene spiegato, di esercitare una sorta di “doppio sguardo” fondato sull’ascolto costante, sulla valorizzazione degli individui, dei gruppi e delle relazioni interne. Il tema viene quindi declinato secondo lo schema fornito da MODUS Società Benefit e in più passaggi. Dopo in inquadramento generale dell’argomento si passa quindi al tema delle imprese familiari tra managerializzazione e passaggio generazionale, poi a quello della necessità di sviluppare una vera cultura dell’impresa, e quindi a quello della necessità di accompagnare verso il cambiamento e l’innovazione. Successivamente vengono affrontati argomenti come la valorizzazione di ogni singolo individuo all’interno dell’organizzazione e poi la necessità di affrontare il “malessere” nelle organizzazioni in modo da arrivare a costruire il benessere all’interno delle stesse.
Il libro di Tomè e Umidon non promette la cura a tutti i mali che affliggono le organizzazioni della produzione, ma è certamente una “buina cura” per una certa parte di questi.
Clinica del benessere organizzativo. Quali risposte al disagio sul lavoro
Mauro Tomé, Paolo Umidon
Franco Angeli, 2025