La Biblioteca Tecnico-Scientifica Pirelli: libri che raccontano storie di innovazione
Esplorando gli scaffali della Biblioteca Tecnico-Scientifica Pirelli si può tornare indietro nel tempo, scoprendo testi scritti alla fine dell’Ottocento, ai primi del Novecento e poi ancora lungo tutto il secolo scorso fino ad arrivare ai primi anni Duemila. Le monografie e i periodici qui raccolti documentano lo sviluppo tecnologico dell’azienda, mostrandoci anche come si formavano gli ingegneri Pirelli che studiavano questi volumi per approfondire le loro conoscenze sulla gomma, i pneumatici e i cavi elettrici. Col tempo furono gli stessi ingegneri a firmare ricerche, testi, atti di convegni e annotazioni, che divennero nel tempo pilastri per la formazione delle generazioni successive.
Come i numerosi testi scritti da Emanuele Jona, ingegnere del Politecnico di Torino, specializzatosi presso l’Istituto Montefiore di Liegi. Jona rimase a lavorare in Pirelli per 33 anni, e questa collaborazione portò l’azienda a diventare una delle più avanzate a livello europeo nel campo dell’elettrotecnica, in particolare nel settore dei cavi sottomarini, grazie anche alla nave posacavi “Città di Milano” sulla quale Jona si imbarcava personalmente per seguirne le operazioni. Tra i testi conservati in biblioteca possiamo trovare importanti trattati sull’argomento e relazioni sulle missioni navali da lui portate a compimento, come la nota sulla “Telefonia oceanica” del 1896, il discorso di apertura del congresso sullo “Sviluppo dell’elettrotecnica in Italia nell’ultimo decennio”, che si tenne nel 1906, il volume del 1913 “I cavi sottomarini dall’Italia alla Libia” o ancora “Le vie sottomarine dell’Italia” del 1919.
Continuando a scorrere tra i volumi salta subito all’occhio un’altra figura storica dell’azienda: l’ingegner Luigi Emanueli, figlio di uno dei collaboratori di Jona che seguì le orme del padre, laureandosi in ingegneria industriale elettrotecnica ed entrando in Pirelli nel 1907, dove lavorò per molti anni allo sviluppo del settore cavi. Si deve proprio a Emanueli una delle più importanti invenzioni del campo: il “Cavo Emanueli”, un cavo isolato con carta impregnata di olio fluido, in grado di eliminare in partenza le dissipazioni di energia. Tra i suoi più importanti scritti conservati nella nostra Biblioteca Tecnico-Scientifica troviamo diverse relazioni tecniche e atti di convegni internazionali, come il volume “Ricerche sperimentali sulle perdite del dielettrico” del 1913 o “Occluded gas in very high-voltage cables: some experimental results obtained in the Pirelli laboratories in Italy” del 1926. Per approfondire questa importante figura e il suo ruolo nel campo dell’elettrotecnica un testo di grande interesse è “Luigi Emanueli e lo sviluppo dei cavi ad alta tensione”, scritto da Paolo Gazzana Priaroggia, uno dei suoi più stretti collaboratori. Questi e molti altri volumi sono ancora oggi consultati da ingegneri e ricercatori che vogliano approfondire i loro studi su pneumatici, gomma, fisica, chimica e cavi elettrici. Un sapere che si tramanda di generazione in generazione, attraverso i secoli.
Esplorando gli scaffali della Biblioteca Tecnico-Scientifica Pirelli si può tornare indietro nel tempo, scoprendo testi scritti alla fine dell’Ottocento, ai primi del Novecento e poi ancora lungo tutto il secolo scorso fino ad arrivare ai primi anni Duemila. Le monografie e i periodici qui raccolti documentano lo sviluppo tecnologico dell’azienda, mostrandoci anche come si formavano gli ingegneri Pirelli che studiavano questi volumi per approfondire le loro conoscenze sulla gomma, i pneumatici e i cavi elettrici. Col tempo furono gli stessi ingegneri a firmare ricerche, testi, atti di convegni e annotazioni, che divennero nel tempo pilastri per la formazione delle generazioni successive.
Come i numerosi testi scritti da Emanuele Jona, ingegnere del Politecnico di Torino, specializzatosi presso l’Istituto Montefiore di Liegi. Jona rimase a lavorare in Pirelli per 33 anni, e questa collaborazione portò l’azienda a diventare una delle più avanzate a livello europeo nel campo dell’elettrotecnica, in particolare nel settore dei cavi sottomarini, grazie anche alla nave posacavi “Città di Milano” sulla quale Jona si imbarcava personalmente per seguirne le operazioni. Tra i testi conservati in biblioteca possiamo trovare importanti trattati sull’argomento e relazioni sulle missioni navali da lui portate a compimento, come la nota sulla “Telefonia oceanica” del 1896, il discorso di apertura del congresso sullo “Sviluppo dell’elettrotecnica in Italia nell’ultimo decennio”, che si tenne nel 1906, il volume del 1913 “I cavi sottomarini dall’Italia alla Libia” o ancora “Le vie sottomarine dell’Italia” del 1919.
Continuando a scorrere tra i volumi salta subito all’occhio un’altra figura storica dell’azienda: l’ingegner Luigi Emanueli, figlio di uno dei collaboratori di Jona che seguì le orme del padre, laureandosi in ingegneria industriale elettrotecnica ed entrando in Pirelli nel 1907, dove lavorò per molti anni allo sviluppo del settore cavi. Si deve proprio a Emanueli una delle più importanti invenzioni del campo: il “Cavo Emanueli”, un cavo isolato con carta impregnata di olio fluido, in grado di eliminare in partenza le dissipazioni di energia. Tra i suoi più importanti scritti conservati nella nostra Biblioteca Tecnico-Scientifica troviamo diverse relazioni tecniche e atti di convegni internazionali, come il volume “Ricerche sperimentali sulle perdite del dielettrico” del 1913 o “Occluded gas in very high-voltage cables: some experimental results obtained in the Pirelli laboratories in Italy” del 1926. Per approfondire questa importante figura e il suo ruolo nel campo dell’elettrotecnica un testo di grande interesse è “Luigi Emanueli e lo sviluppo dei cavi ad alta tensione”, scritto da Paolo Gazzana Priaroggia, uno dei suoi più stretti collaboratori. Questi e molti altri volumi sono ancora oggi consultati da ingegneri e ricercatori che vogliano approfondire i loro studi su pneumatici, gomma, fisica, chimica e cavi elettrici. Un sapere che si tramanda di generazione in generazione, attraverso i secoli.