Che impatto dall’attenzione all’ambiente?
La cura della sostenibilità d’impresa valutata con i principi dell’economia civile
Tenere conto dell’impatto dell’impresa sull’ambiente. Indicazione fondamentale – ormai – per pressoché tutte le realtà produttive delle economie evolute. Indicazione che, però, deve fare i conti non solo con la consapevolezza del problema, ma pure con i principi cardine della produzione e dell’economia civile. “Dare un senso all’agire delle imprese: uno sguardo civile sulla valutazione d’impatto” – ricerca di Sabrina Bonomi, associato di organizzazione aziendale – cerca di andare a fondo delle relazioni tra le preoccupazioni e i risvolti ambientali dell’agire delle organizzazioni della produzione e i dettami dell’economia civile vista come ultima frontiera della buona cultura d’impresa.
Bonomi, in particolare, indaga sulle relazioni tra tecniche e strumenti della produzione che hanno cura degli aspetti di sostenibilità ambientale e le ricadute di questi sulla società intorno all’organizzazione che li mette in campo.
La selezione di strumenti appropriati – sottolinea la ricerca – richiede abilità nell’analisi e nella gestione del valore creato rispetto ai principi dell’economia civile. Per arrivare ad indicazioni operative, Sabrina Bonomi mette a fuoco prima il paradigma dell’economia civile, poi il ruolo dell’impresa al suo interno, quindi le tecniche di valutazione dell’impatto dell’impresa introducendo MindSEC: un metodo di verifica basato sui principi dell’economia civile. L’approccio teorico viene poi “provato” con una serie di casi empirici.
Scrive Bonomi nelle conclusioni che il “metodo di valutazione di impatto basato sul paradigma dell’economia civile porta a imprenditori e manager a scegliere comportamenti virtuosi e coerenti con esso, nell’interesse del bene comune come del proprio: i vantaggi culturali, ambientali, sociali, economici e relazionali sono generati dalla capacità di coinvolgere diverse abilità e passioni, che garantiscono qualità e continuità dell’impegno preso e ne generano altri che portano a un cambiamento positivo nella comunità e nell’ambiente di cui, oggi più che mai, c’è bisogno”.
Dare un senso all’agire delle imprese: uno sguardo civile sulla valutazione d’impatto
Sabrina Bonomi
ImpresaProgetto. Electronic Journal of management, 2, 2025
La cura della sostenibilità d’impresa valutata con i principi dell’economia civile
Tenere conto dell’impatto dell’impresa sull’ambiente. Indicazione fondamentale – ormai – per pressoché tutte le realtà produttive delle economie evolute. Indicazione che, però, deve fare i conti non solo con la consapevolezza del problema, ma pure con i principi cardine della produzione e dell’economia civile. “Dare un senso all’agire delle imprese: uno sguardo civile sulla valutazione d’impatto” – ricerca di Sabrina Bonomi, associato di organizzazione aziendale – cerca di andare a fondo delle relazioni tra le preoccupazioni e i risvolti ambientali dell’agire delle organizzazioni della produzione e i dettami dell’economia civile vista come ultima frontiera della buona cultura d’impresa.
Bonomi, in particolare, indaga sulle relazioni tra tecniche e strumenti della produzione che hanno cura degli aspetti di sostenibilità ambientale e le ricadute di questi sulla società intorno all’organizzazione che li mette in campo.
La selezione di strumenti appropriati – sottolinea la ricerca – richiede abilità nell’analisi e nella gestione del valore creato rispetto ai principi dell’economia civile. Per arrivare ad indicazioni operative, Sabrina Bonomi mette a fuoco prima il paradigma dell’economia civile, poi il ruolo dell’impresa al suo interno, quindi le tecniche di valutazione dell’impatto dell’impresa introducendo MindSEC: un metodo di verifica basato sui principi dell’economia civile. L’approccio teorico viene poi “provato” con una serie di casi empirici.
Scrive Bonomi nelle conclusioni che il “metodo di valutazione di impatto basato sul paradigma dell’economia civile porta a imprenditori e manager a scegliere comportamenti virtuosi e coerenti con esso, nell’interesse del bene comune come del proprio: i vantaggi culturali, ambientali, sociali, economici e relazionali sono generati dalla capacità di coinvolgere diverse abilità e passioni, che garantiscono qualità e continuità dell’impegno preso e ne generano altri che portano a un cambiamento positivo nella comunità e nell’ambiente di cui, oggi più che mai, c’è bisogno”.
Dare un senso all’agire delle imprese: uno sguardo civile sulla valutazione d’impatto
Sabrina Bonomi
ImpresaProgetto. Electronic Journal of management, 2, 2025