Come cambiare cultura d’impresa
Il percorso verso la Società benefit analizzato tra ostacoli e opportunità
Cambiare la propria cultura del produrre. Processo importante, che tocca molte imprese. Percorso non facile, che deve essere intrapreso con consapevolezza. È quanto accade, sempre più spesso, alle imprese che diventano Società Benefit e che “Benefit Corporations: The Moral Legitimacy That Requires More Rules” – la ricerca condotta da Laura Rocca, Monica Veneziani, Andrea Caccialanza e da Claudio Teodori – cerca di affrontare e spiegare.
Lo studio, da poco pubblicato, cerca di esaminare, spiegano gli stessi autori, le ragioni per cui le aziende italiane a scopo di lucro si convertono allo status di Società Benefit e come affrontano la conseguente ibridazione che porta ad una nuova impostazione d’impresa.
L’indagine si basa su una serie di dati riferiti a 118 aziende che vengono interpretati attraverso una lente di legittimità pragmatica e morale, cioè misurando il valore delle imprese sotto più punti di vista non solo da quello concretamente produttivo. I risultati mostrano che il principale fattore scatenante sia la legittimità pragmatica: i manager cercano di rafforzare la fiducia con le categorie interne ed esterne che possono influenzare l’attività aziendale. È il bisogno di una sorta di “legittimità a livello collettivo” ciò che spinge l’impresa a cambiare non solo pelle ma anche contenuto. Questo perché, spiega la ricerca, le aziende si identificano come membri di una comunità imprenditoriale reputazionale che promuove il “bene comune”.
Se questo è il traguardo finale, gli autori dell’indagine individuano però i principali scogli che devono essere superati e, primo tra tutti, la modifica dell’atto costitutivo della società rappresenta il costo maggiore. La ricerca tocca quindi altri dubbi e preoccupazioni che si creano all’interno delle imprese che intraprendono il percorso verso la Società benefit e indica la necessità di adottare parametri severi di controllo e sanzioni più rigorose per arrivare alla fine del cammino.
La ricerca di Laura Rocca e dei suoi colleghi affronta certamente un tema complesso e delicato e contribuisce alla sua migliore conoscenza.
Benefit Corporations: The Moral Legitimacy That Requires More Rules
Laura Rocca, Monica Veneziani, Andrea Caccialanza, Claudio Teodori
Business Strategy and the Environment, 2025; 0:1–17
Il percorso verso la Società benefit analizzato tra ostacoli e opportunità
Cambiare la propria cultura del produrre. Processo importante, che tocca molte imprese. Percorso non facile, che deve essere intrapreso con consapevolezza. È quanto accade, sempre più spesso, alle imprese che diventano Società Benefit e che “Benefit Corporations: The Moral Legitimacy That Requires More Rules” – la ricerca condotta da Laura Rocca, Monica Veneziani, Andrea Caccialanza e da Claudio Teodori – cerca di affrontare e spiegare.
Lo studio, da poco pubblicato, cerca di esaminare, spiegano gli stessi autori, le ragioni per cui le aziende italiane a scopo di lucro si convertono allo status di Società Benefit e come affrontano la conseguente ibridazione che porta ad una nuova impostazione d’impresa.
L’indagine si basa su una serie di dati riferiti a 118 aziende che vengono interpretati attraverso una lente di legittimità pragmatica e morale, cioè misurando il valore delle imprese sotto più punti di vista non solo da quello concretamente produttivo. I risultati mostrano che il principale fattore scatenante sia la legittimità pragmatica: i manager cercano di rafforzare la fiducia con le categorie interne ed esterne che possono influenzare l’attività aziendale. È il bisogno di una sorta di “legittimità a livello collettivo” ciò che spinge l’impresa a cambiare non solo pelle ma anche contenuto. Questo perché, spiega la ricerca, le aziende si identificano come membri di una comunità imprenditoriale reputazionale che promuove il “bene comune”.
Se questo è il traguardo finale, gli autori dell’indagine individuano però i principali scogli che devono essere superati e, primo tra tutti, la modifica dell’atto costitutivo della società rappresenta il costo maggiore. La ricerca tocca quindi altri dubbi e preoccupazioni che si creano all’interno delle imprese che intraprendono il percorso verso la Società benefit e indica la necessità di adottare parametri severi di controllo e sanzioni più rigorose per arrivare alla fine del cammino.
La ricerca di Laura Rocca e dei suoi colleghi affronta certamente un tema complesso e delicato e contribuisce alla sua migliore conoscenza.
Benefit Corporations: The Moral Legitimacy That Requires More Rules
Laura Rocca, Monica Veneziani, Andrea Caccialanza, Claudio Teodori
Business Strategy and the Environment, 2025; 0:1–17