Accedi all’Archivio online
Esplora l’Archivio online per trovare fonti e materiali. Seleziona la tipologia di supporto documentale che più ti interessa e inserisci le parole chiave della tua ricerca.
    Seleziona una delle seguenti categorie:
  • Documenti
  • Fotografie
  • Disegni e manifesti
  • Audiovisivi
  • Pubblicazioni e riviste
  • Tutti
Assistenza alla consultazione
Per richiedere la consultazione del materiale conservato nell’Archivio Storico e nelle Biblioteche della Fondazione Pirelli al fine di studi e ricerche e conoscere le modalità di utilizzo dei materiali per prestiti e mostre, compila il seguente modulo.
Riceverai una mail di conferma dell'avvenuta ricezione della richiesta e sarai ricontattato.
Percorsi Fondazione Pirelli Educational

Seleziona il grado di istruzione della scuola di appartenenza
Back
Scuola Primaria
Percorsi Fondazione Pirelli Educational
Lasciate i vostri dati per essere ricontattati dallo staff di Fondazione Pirelli Educational e concordare le date del percorso.

Dichiaro di avere preso visione dell’informativa relativa al trattamento dei miei dati personali, e autorizzo la Fondazione Pirelli al trattamento dei miei dati personali per l’invio, anche a mezzo e-mail, di comunicazioni relative ad iniziative/convegni organizzati dalla Fondazione Pirelli.

Back
Scuole secondarie di I grado
Percorsi Fondazione Pirelli Educational
Lasciate i vostri dati per essere ricontattati dallo staff di Fondazione Pirelli Educational e concordare le date del percorso.
Back
Scuole secondarie di II grado
Percorsi Fondazione Pirelli Educational
Lasciate i vostri dati per essere ricontattati dallo staff di Fondazione Pirelli Educational e concordare le date del percorso.
Back
Università
Percorsi Fondazione Pirelli Educational

Vuoi organizzare un percorso personalizzato con i tuoi studenti? Per informazioni e prenotazioni scrivi a universita@fondazionepirelli.org

Visita la Fondazione
Per informazioni sulle attività della Fondazione, visite guidate e l'accessibilità agli spazi
contattare il numero 0264423971 o compilare il form qui sotto anticipando nel campo note i dettagli nella richiesta.

Per non essere “macchine celibi”

Le relazioni tra tecnologie digitali, sviluppo e umanità

Il modello di sviluppo che ha dominato il passaggio di secolo è ormai tramontato. Come tenere insieme, allora, una società sempre più grande e frammentata, che si sbarazza dell’ordine morale tradizionale in nome della libertà personale? Si tratta di una domanda molto importante, alla quale bene o male tutti sono chiamati a rispondere con una intensità che cresce sulla base delle singole responsabilità all’interno dei sistemi sociali. A questa domanda cerca di rispondere – riuscendoci – “Macchine celibi. Meccanizzare l’umano o umanizzare il mondo?” libro scritto a quattro mani da Chiara Giaccardi (sociologa e antropologa dei media) e Mauro Magatti (sociologo).

Come fare dunque? La soluzione parrebbe essere riposta nelle tecnologie digitali che si propongono come antidoto alle spinte disgregatrici della nostra epoca, ma che allo stesso tempo si dimostrano essere un potente catalizzatore di nuovi problemi. Il risultato, osservano i due,  è paradossale perché si ottengono con il digitale la massima efficienza e il massimo caos comunicativo. E mentre le macchine intelligenti diventano sempre più simili all’uomo, l’uomo rischia di regredire a “macchina celibe”, cioè ad un “Io” isolato, performante, capace di grandi prestazioni, ma privo di legami e incapace di riconoscere l’altro. Detto in altro modo, e con le parole di Giaccardi e Magatti, “per andare avanti è necessario pensare la digitalizzazione non per uniformare e controllare, bensì per nutrire l’intelligenza vitale di persone e gruppi. La tecnologia non può guidarci da sola: serve un pensiero nuovo, che superi i limiti della ragione moderna”. Già, un “pensiero nuovo” che riporti però ad alcuni principi fondamentali dell’essere e della convivenza umana, a partire dalla riscoperta di una “politica dello spirito” capace di restituire senso, legami e futuro alle nostre società. La via d’uscita sta così nel recuperare ciò che la modernità ha emarginato: il dialogo, il pensiero, lo spirito. Perché la felicità non è celibe (e nemmeno la libertà).

Chi legge viene quindi accompagnato lungo una strada con alcune  tappe e un arrivo: prima viene chiarita quella che è la “razionalizzazione digitale”, poi si passa ad approfondire i molti aspetti che questa razionalizzazione determina (dal narcisismo all’aggressività) per arrivare quindi a delineare la via d’uscita fatta di pensiero, complessità, pluralità e dialogo.

Chiara Giaccardi e Mauro Magatti sottolineano il nostro stare come davanti ad un bivio: sta a noi scegliere la direzione per evitare di finire come Luigi Pirandello ha indicato acutamente in una frase ricordata dagli stessi autori: “Si va diventando tutti come macchine, senza più bisogno d’anima”.

Macchine celibi. Meccanizzare l’umano o umanizzare il mondo?

Chiara Giaccardi, Mauro Magatti

il Mulino, 2025

Le relazioni tra tecnologie digitali, sviluppo e umanità

Il modello di sviluppo che ha dominato il passaggio di secolo è ormai tramontato. Come tenere insieme, allora, una società sempre più grande e frammentata, che si sbarazza dell’ordine morale tradizionale in nome della libertà personale? Si tratta di una domanda molto importante, alla quale bene o male tutti sono chiamati a rispondere con una intensità che cresce sulla base delle singole responsabilità all’interno dei sistemi sociali. A questa domanda cerca di rispondere – riuscendoci – “Macchine celibi. Meccanizzare l’umano o umanizzare il mondo?” libro scritto a quattro mani da Chiara Giaccardi (sociologa e antropologa dei media) e Mauro Magatti (sociologo).

Come fare dunque? La soluzione parrebbe essere riposta nelle tecnologie digitali che si propongono come antidoto alle spinte disgregatrici della nostra epoca, ma che allo stesso tempo si dimostrano essere un potente catalizzatore di nuovi problemi. Il risultato, osservano i due,  è paradossale perché si ottengono con il digitale la massima efficienza e il massimo caos comunicativo. E mentre le macchine intelligenti diventano sempre più simili all’uomo, l’uomo rischia di regredire a “macchina celibe”, cioè ad un “Io” isolato, performante, capace di grandi prestazioni, ma privo di legami e incapace di riconoscere l’altro. Detto in altro modo, e con le parole di Giaccardi e Magatti, “per andare avanti è necessario pensare la digitalizzazione non per uniformare e controllare, bensì per nutrire l’intelligenza vitale di persone e gruppi. La tecnologia non può guidarci da sola: serve un pensiero nuovo, che superi i limiti della ragione moderna”. Già, un “pensiero nuovo” che riporti però ad alcuni principi fondamentali dell’essere e della convivenza umana, a partire dalla riscoperta di una “politica dello spirito” capace di restituire senso, legami e futuro alle nostre società. La via d’uscita sta così nel recuperare ciò che la modernità ha emarginato: il dialogo, il pensiero, lo spirito. Perché la felicità non è celibe (e nemmeno la libertà).

Chi legge viene quindi accompagnato lungo una strada con alcune  tappe e un arrivo: prima viene chiarita quella che è la “razionalizzazione digitale”, poi si passa ad approfondire i molti aspetti che questa razionalizzazione determina (dal narcisismo all’aggressività) per arrivare quindi a delineare la via d’uscita fatta di pensiero, complessità, pluralità e dialogo.

Chiara Giaccardi e Mauro Magatti sottolineano il nostro stare come davanti ad un bivio: sta a noi scegliere la direzione per evitare di finire come Luigi Pirandello ha indicato acutamente in una frase ricordata dagli stessi autori: “Si va diventando tutti come macchine, senza più bisogno d’anima”.

Macchine celibi. Meccanizzare l’umano o umanizzare il mondo?

Chiara Giaccardi, Mauro Magatti

il Mulino, 2025

CIAO, COME POSSO AIUTARTI?