Tra programmazione e Intelligenza Artificiale
Appena pubblicato un libro che aiuta a capire gli strumenti dell’innovazione
L’innovazione che corre più dell’innovazione. È quanto – in apparenza – vivono molte organizzazioni della produzione (e in fin dei conti un po’ tutte le società moderne). Non è solo una questione di tempi con i quali la ricerca va avanti, ma anche di calendario di accettazione e applicazione dei risultati della stessa. Occorrono, come sempre, guide attente per capire. Anche nel caso della Intelligenza Artificiale che pare aver preso il posto, in brevissimo tempo, delle capacità di programmazione fino ad oggi presenti nelle organizzazioni e nelle imprese.
È da queste considerazioni che inizia il ragionamento di Francesco Maria De Collibus con il suo “La macchina che si autoprogramma. In quali mani finirà l’innovazione?”, libro appena pubblicato che, in uno spazio limitato, cerca di chiarire le relazioni (e gli effetti) di due componenti importanti dell’innovazione: l’Intelligenza Artificiale da una parte e l’informatica e programmazione dell’altra.
Oggi – è la constatazione di De Collibus – è l’Intelligenza Artificiale a divorare il software. In pochi mesi siamo passati da un’epoca in cui programmare richiedeva anni di studio a una nuova realtà in cui basta descrivere quello che vogliamo nella nostra lingua di tutti i giorni per vedere il codice scriversi da solo. Cosa potrà accadere da qui in avanti? Chi legge viene quindi accompagnato in un percorso di conoscenza di questo passaggio tecnologico con un percorso in due tappe: prima la messa a fuoco di cosa siano i computer e la programmazione, poi l’approfondimento delle caratteristiche dell’Intelligenza Artificiale. De Collibus – che è filosofo ed informatico con una lunga esperienza nelle tecnologie dell’informazione – tocca quanto avvenuto nella Silicon Valley, l’agire di colossi come GitHub Copilot e l’azione di aziende emergenti come Cursor e Replit. Obiettivo è raccontare come si sta ridefinendo non solo il mestiere del programmatore, ma che cosa significhi oggi creare tecnologia.
Il libro non fornisce soluzioni per tutte le occasioni, ma strumenti per capire meglio e reagire meglio ad una serie di domande le cui risposte devono entrare a fare parte della consapevolezza di tutto. Domande su come pensare il nostro tempo, come ragionare con strumenti totalmente nuovi, come fare ordine nella mole di informazioni e di suggestioni che ogni giorno vengono proposte.
La macchina che si autoprogramma. In quali mani finirà l’innovazione?
Francesco De Collibus
EGEA, 2025
Appena pubblicato un libro che aiuta a capire gli strumenti dell’innovazione
L’innovazione che corre più dell’innovazione. È quanto – in apparenza – vivono molte organizzazioni della produzione (e in fin dei conti un po’ tutte le società moderne). Non è solo una questione di tempi con i quali la ricerca va avanti, ma anche di calendario di accettazione e applicazione dei risultati della stessa. Occorrono, come sempre, guide attente per capire. Anche nel caso della Intelligenza Artificiale che pare aver preso il posto, in brevissimo tempo, delle capacità di programmazione fino ad oggi presenti nelle organizzazioni e nelle imprese.
È da queste considerazioni che inizia il ragionamento di Francesco Maria De Collibus con il suo “La macchina che si autoprogramma. In quali mani finirà l’innovazione?”, libro appena pubblicato che, in uno spazio limitato, cerca di chiarire le relazioni (e gli effetti) di due componenti importanti dell’innovazione: l’Intelligenza Artificiale da una parte e l’informatica e programmazione dell’altra.
Oggi – è la constatazione di De Collibus – è l’Intelligenza Artificiale a divorare il software. In pochi mesi siamo passati da un’epoca in cui programmare richiedeva anni di studio a una nuova realtà in cui basta descrivere quello che vogliamo nella nostra lingua di tutti i giorni per vedere il codice scriversi da solo. Cosa potrà accadere da qui in avanti? Chi legge viene quindi accompagnato in un percorso di conoscenza di questo passaggio tecnologico con un percorso in due tappe: prima la messa a fuoco di cosa siano i computer e la programmazione, poi l’approfondimento delle caratteristiche dell’Intelligenza Artificiale. De Collibus – che è filosofo ed informatico con una lunga esperienza nelle tecnologie dell’informazione – tocca quanto avvenuto nella Silicon Valley, l’agire di colossi come GitHub Copilot e l’azione di aziende emergenti come Cursor e Replit. Obiettivo è raccontare come si sta ridefinendo non solo il mestiere del programmatore, ma che cosa significhi oggi creare tecnologia.
Il libro non fornisce soluzioni per tutte le occasioni, ma strumenti per capire meglio e reagire meglio ad una serie di domande le cui risposte devono entrare a fare parte della consapevolezza di tutto. Domande su come pensare il nostro tempo, come ragionare con strumenti totalmente nuovi, come fare ordine nella mole di informazioni e di suggestioni che ogni giorno vengono proposte.
La macchina che si autoprogramma. In quali mani finirà l’innovazione?
Francesco De Collibus
EGEA, 2025