“Tazio Nuvolari el conductor de la emoción” in mostra a Barcellona
“Tazio Nuvolari el conductor de la emoción” è il titolo della mostra allestita da oggi al 18 ottobre presso la Casa degli italiani di Barcellona in collaborazione con la Scuderia Nuvolari Italia. “Campionissimo” dell’auto e della moto, Nuvolari ha trionfato sulle strade e sui circuiti di tre continenti nell’arco di una carriera che ha attraversato tre decenni – dagli anni Venti agli anni Quaranta – entrando nella storia delle competizioni e nell’immaginario collettivo. La mostra di Barcellona ne celebra un aspetto poco noto, quello di appassionato di fotografia, riproponendo una selezione di 300 immagini tratte da un archivio di oltre 2.500 scatti realizzati dallo stesso Nuvolari, catalogate, digitalizzate ed esposte per la prima volta a Mantova nel 2009.
Le fotografie, realizzate principalmente tra il 1936 e i primi anni della Seconda Guerra Mondiale con una macchina Zeiss Contax II 24×36 mm, rivelano l’ottima padronanza tecnica e la grande curiosità del pilota mantovano, in un percorso tra pubblico e privato: famiglia, amici, viaggi, e naturalmente il mondo delle corse, documentato però da reporter e non da protagonista. Accanto al Nuvolari fotografo, la mostra di Barcellona celebra anche il Nuvolari pilota, con fotografie che testimoniano le sue imprese sui circuiti automobilistici e motociclistici, con particolare riferimento al suo rapporto con Barcellona e la Catalogna. Il Gran Premio organizzato dalla Penya Rhin a Vilafranca nel 1923 vede infatti il debutto internazionale di Nuvolari su Chiribiri, quando, ancora sconosciuto e nonostante nessun risultato di rilievo, lascia una forte impressione sui barcellonesi. Dieci anni dopo Nuvolari torna da campione ai Gran Premi Penya Rhin a Montjuic tra 1933 e 1936, anno in cui firma una delle sue più belle vittorie con Alfa Romeo Scuderia Ferrari, gommata Pirelli Stella Bianca.
Proprio un pneumatico Stella Bianca originale degli anni Trenta è esposto al centro di questa sezione della mostra, a testimoniare, insieme ad alcuni materiali del nostro Archivio Storico, il legame tra Nuvolari e Pirelli: il pilota mantovano immortalato da Federico Patellani è scelto per la copertina del primo numero della rivista “Pirelli”, che gli dedica anche un articolo interno a firma di Orio Vergani. Lo stesso Vergani ne scrive un ricordo sulle pagine della rivista nel 1954, a un anno dalla scomparsa. Una bella fotografia tratta dai “Documenti per la storia delle Industrie Pirelli” ritrae molti anni prima la scuderia Ferrari ai Campionati Europei della Montagna, il 29 giugno 1930: in primo piano Luigi Arcangeli, Tazio Nuvolari ed Enzo Ferrari seduti su una Alfa Romeo P2, sempre gommata Stella Bianca.
Il binomio Alfa Romeo-Pirelli, istituito sin dalla nascita del “Quadrifoglio”, vede negli anni Trenta, grazie anche alla creazione della Scuderia Ferrari, una stagione di grandi vittorie messe a segno soprattutto da Nuvolari: dalla Mille Miglia (1930) alla Targa Florio (1930 e 1932), ai Gran Premi di Monaco, Francia, Italia (1932) e Germania (1935). Un connubio, quello con Ferrari, testimoniato anche da altre fotografie del nostro Archivio: come quella del pranzo della Scuderia Ferrari nel 1930, la foto di gruppo insieme al ciclista Costante Girardengo, o quella in cui Nuvolari, Ferrari e Mario Umberto Borzacchini avvicinano le loro mani in segno di fedeltà alla Scuderia Ferrari il 22 gennaio del 1933. Un “album dei ricordi” che ripercorre l’intensa storia personale e sportiva di uno dei più grandi campioni di sempre.
“Tazio Nuvolari el conductor de la emoción” è il titolo della mostra allestita da oggi al 18 ottobre presso la Casa degli italiani di Barcellona in collaborazione con la Scuderia Nuvolari Italia. “Campionissimo” dell’auto e della moto, Nuvolari ha trionfato sulle strade e sui circuiti di tre continenti nell’arco di una carriera che ha attraversato tre decenni – dagli anni Venti agli anni Quaranta – entrando nella storia delle competizioni e nell’immaginario collettivo. La mostra di Barcellona ne celebra un aspetto poco noto, quello di appassionato di fotografia, riproponendo una selezione di 300 immagini tratte da un archivio di oltre 2.500 scatti realizzati dallo stesso Nuvolari, catalogate, digitalizzate ed esposte per la prima volta a Mantova nel 2009.
Le fotografie, realizzate principalmente tra il 1936 e i primi anni della Seconda Guerra Mondiale con una macchina Zeiss Contax II 24×36 mm, rivelano l’ottima padronanza tecnica e la grande curiosità del pilota mantovano, in un percorso tra pubblico e privato: famiglia, amici, viaggi, e naturalmente il mondo delle corse, documentato però da reporter e non da protagonista. Accanto al Nuvolari fotografo, la mostra di Barcellona celebra anche il Nuvolari pilota, con fotografie che testimoniano le sue imprese sui circuiti automobilistici e motociclistici, con particolare riferimento al suo rapporto con Barcellona e la Catalogna. Il Gran Premio organizzato dalla Penya Rhin a Vilafranca nel 1923 vede infatti il debutto internazionale di Nuvolari su Chiribiri, quando, ancora sconosciuto e nonostante nessun risultato di rilievo, lascia una forte impressione sui barcellonesi. Dieci anni dopo Nuvolari torna da campione ai Gran Premi Penya Rhin a Montjuic tra 1933 e 1936, anno in cui firma una delle sue più belle vittorie con Alfa Romeo Scuderia Ferrari, gommata Pirelli Stella Bianca.
Proprio un pneumatico Stella Bianca originale degli anni Trenta è esposto al centro di questa sezione della mostra, a testimoniare, insieme ad alcuni materiali del nostro Archivio Storico, il legame tra Nuvolari e Pirelli: il pilota mantovano immortalato da Federico Patellani è scelto per la copertina del primo numero della rivista “Pirelli”, che gli dedica anche un articolo interno a firma di Orio Vergani. Lo stesso Vergani ne scrive un ricordo sulle pagine della rivista nel 1954, a un anno dalla scomparsa. Una bella fotografia tratta dai “Documenti per la storia delle Industrie Pirelli” ritrae molti anni prima la scuderia Ferrari ai Campionati Europei della Montagna, il 29 giugno 1930: in primo piano Luigi Arcangeli, Tazio Nuvolari ed Enzo Ferrari seduti su una Alfa Romeo P2, sempre gommata Stella Bianca.
Il binomio Alfa Romeo-Pirelli, istituito sin dalla nascita del “Quadrifoglio”, vede negli anni Trenta, grazie anche alla creazione della Scuderia Ferrari, una stagione di grandi vittorie messe a segno soprattutto da Nuvolari: dalla Mille Miglia (1930) alla Targa Florio (1930 e 1932), ai Gran Premi di Monaco, Francia, Italia (1932) e Germania (1935). Un connubio, quello con Ferrari, testimoniato anche da altre fotografie del nostro Archivio: come quella del pranzo della Scuderia Ferrari nel 1930, la foto di gruppo insieme al ciclista Costante Girardengo, o quella in cui Nuvolari, Ferrari e Mario Umberto Borzacchini avvicinano le loro mani in segno di fedeltà alla Scuderia Ferrari il 22 gennaio del 1933. Un “album dei ricordi” che ripercorre l’intensa storia personale e sportiva di uno dei più grandi campioni di sempre.