Sulla Luna e oltre, verso il futuro
Negli anni Ottanta le fasi di progettazione si avvalgono in Pirelli di nuovi strumenti, grazie allo sviluppo delle tecnologie in ambito informatico. Il decennio successivo vede concretizzarsi un’importante collaborazione in ambito accademico attraverso la costituzione del CoreCom (Consorzio ricerche elaborazione commutazione ottica Milano) con il Politecnico di Milano. Il Consorzio diventa presto un punto di riferimento a livello europeo per tutte le tematiche di ricerca connesse con le comunicazioni ottiche, svolgendo attività pionieristiche anche nel campo delle reti e delle fibre ottiche speciali. L’innovazione, tuttavia, non riguarda soltanto i prodotti e i materiali. È il 1999 quando viene presentato in Bicocca il sistema di produzione automatizzata pneumatici MIRSTM (Modular Integrated Robotized System). Protetto da ventidue brevetti, consente di realizzare pneumatici di gamma alta e altissima in piccole quantità, con tempi di sviluppo molto rapidi, rendendo possibile una logistica e un servizio ai clienti del tutto innovativo. Un cambio di passo radicale rispetto ai processi produttivi tradizionali. Nel 2001, dall’intesa tra Pirelli e l’Università di Milano-Bicocca, nasce il CORIMAV (Consorzio per le Ricerche sui Materiali Avanzati), con l’obiettivo di sviluppare tecnologie all’avanguardia nel campo dei materiali, supportare attività di ricerca, promuovere la formazione di giovani.
Le attività di formazione, ricerca e sviluppo costituiscono tutt’oggi per Pirelli un asset strategico: sono oltre 2.000 le risorse impegnate nel settore R&D tra la sede di Milano ed i suoi 12 centri tecnologici dislocati nel mondo, e proseguono le collaborazioni del Gruppo con fornitori, università e gli stessi produttori di veicoli, al fine di anticipare le innovazioni tecnologiche del settore. L’obiettivo a lungo termine della Pirelli è sostituire il 100% delle materie prime di origine fossile e minerale con componenti bio-based, rinnovabili e riciclati; inoltre, l’80% dei pneumatici per il mercato del ricambio viene sviluppato tramite modelli virtuali e simulazioni, riducendo tempi e costi di progettazione e produzione. La trasformazione verso un’industria sempre più sostenibile richiede tempo, ma la direzione è chiara: ciò che oggi è ricerca, domani sarà realtà.
Questa costante tensione all’indagare, allo stare “dentro le cose” è il significato profondo del grande mosaico La ricerca scientifica, realizzato nel 1961 su disegno di Renato Guttuso e oggi conservato, non a caso, nella sala studio della Fondazione Pirelli. Gli scienziati immaginati dal pittore sono impegnati, tra microscopi e calcolatori, a osservare la Luna. Un obiettivo poi raggiunto, oltre il quale guardare per raggiungere quello che c’è dopo e ancora non si vede, ma che lo studio, la ricerca, l’intelligenza degli uomini e delle macchine, possono sempre svelare.
Negli anni Ottanta le fasi di progettazione si avvalgono in Pirelli di nuovi strumenti, grazie allo sviluppo delle tecnologie in ambito informatico. Il decennio successivo vede concretizzarsi un’importante collaborazione in ambito accademico attraverso la costituzione del CoreCom (Consorzio ricerche elaborazione commutazione ottica Milano) con il Politecnico di Milano. Il Consorzio diventa presto un punto di riferimento a livello europeo per tutte le tematiche di ricerca connesse con le comunicazioni ottiche, svolgendo attività pionieristiche anche nel campo delle reti e delle fibre ottiche speciali. L’innovazione, tuttavia, non riguarda soltanto i prodotti e i materiali. È il 1999 quando viene presentato in Bicocca il sistema di produzione automatizzata pneumatici MIRSTM (Modular Integrated Robotized System). Protetto da ventidue brevetti, consente di realizzare pneumatici di gamma alta e altissima in piccole quantità, con tempi di sviluppo molto rapidi, rendendo possibile una logistica e un servizio ai clienti del tutto innovativo. Un cambio di passo radicale rispetto ai processi produttivi tradizionali. Nel 2001, dall’intesa tra Pirelli e l’Università di Milano-Bicocca, nasce il CORIMAV (Consorzio per le Ricerche sui Materiali Avanzati), con l’obiettivo di sviluppare tecnologie all’avanguardia nel campo dei materiali, supportare attività di ricerca, promuovere la formazione di giovani.
Le attività di formazione, ricerca e sviluppo costituiscono tutt’oggi per Pirelli un asset strategico: sono oltre 2.000 le risorse impegnate nel settore R&D tra la sede di Milano ed i suoi 12 centri tecnologici dislocati nel mondo, e proseguono le collaborazioni del Gruppo con fornitori, università e gli stessi produttori di veicoli, al fine di anticipare le innovazioni tecnologiche del settore. L’obiettivo a lungo termine della Pirelli è sostituire il 100% delle materie prime di origine fossile e minerale con componenti bio-based, rinnovabili e riciclati; inoltre, l’80% dei pneumatici per il mercato del ricambio viene sviluppato tramite modelli virtuali e simulazioni, riducendo tempi e costi di progettazione e produzione. La trasformazione verso un’industria sempre più sostenibile richiede tempo, ma la direzione è chiara: ciò che oggi è ricerca, domani sarà realtà.
Questa costante tensione all’indagare, allo stare “dentro le cose” è il significato profondo del grande mosaico La ricerca scientifica, realizzato nel 1961 su disegno di Renato Guttuso e oggi conservato, non a caso, nella sala studio della Fondazione Pirelli. Gli scienziati immaginati dal pittore sono impegnati, tra microscopi e calcolatori, a osservare la Luna. Un obiettivo poi raggiunto, oltre il quale guardare per raggiungere quello che c’è dopo e ancora non si vede, ma che lo studio, la ricerca, l’intelligenza degli uomini e delle macchine, possono sempre svelare.